FRATELLI  TUTTI    ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO   sulla fraternità e l’amicizia sociale

CAPITOLO QUINTO – LA MIGLIORE POLITICA

154ss.- 158 LA POLITICA È IMPORTANTE  MA … COM’È,  OGGI?                                                                    Per rendere possibile lo sviluppo di una comunità mondiale, capace di realizzare la fraternità a partire da popoli e nazioni che vivano l’amicizia sociale, è necessaria la migliore politica, posta al servizio del bene comune. Purtroppo, la politica oggi spesso assume forme che ostacolano il cammino verso un mondo diverso.                                                                         + UNA POLITICA POPOLARE O…POPULISTA?    Il disprezzo per i deboli può nascondersi in forme populistiche, che li usano per i loro fini, o in forme liberali al servizio degli interessi economici dei potenti. In entrambi i casi si riscontra la difficoltà a pensare un mondo aperto dove ci sia posto per tutti, che comprenda in sé i più deboli e rispetti le diverse culture.                        

+ MA NON CI SARÀ UN MALINTESO?              Esiste infatti un malinteso. Ci Sono leader popolari capaci di interpretare il sentire di un popolo. Il servizio che prestano, aggregando e guidando, può essere la base per un progetto duraturo di trasformazione e di crescita, che implica anche la capacità di cedere il posto ad altri nella ricerca del bene comune.  Ma esso degenera in INSANO POPULISMO quando si muta nell’abilità di qualcuno di attrarre consenso allo scopo di strumentalizzare politicamente la cultura del popolo, al servizio del proprio progetto personale e della propria permanenza al potere.                                                       160165. I gruppi populisti chiusi deformano la parola “popolo”,        Un popolo vivo, dinamico e con un futuro è quello che rimane costantemente aperto a nuove sintesi assumendo in sé ciò che è diverso.                                                                                                        + POLITICA PER FAR PROGREDIRE O GARANTIRSI…VOTI?                   Un’altra espressione degenerata di un’autorità è la ricerca dell’interesse immediato. Si risponde a esigenze popolari allo scopo di garantirsi voti o appoggio, ma senza progredire in un impegno costante che offra alle persone risorse per il loro sviluppo                                                                                       +  QUAL E’ IL PRIMO GRANDE TEMA?                     Il grande tema è il lavoro. Ciò che è veramente popolare è assicurare a tutti la possibilità di far germogliare i semi che Dio ha posto in ciascuno, le sue capacità, la sua iniziativa, le sue forze. Questo è il miglior aiuto per un povero, la via migliore verso un’esistenza dignitosa.                       Perciò insisto sul fatto che «aiutare i poveri con il denaro dev’essere sempre un rimedio provvisorio per fare fronte a delle emergenze. Il vero obiettivo dovrebbe sempre essere di consentire loro una VITA DEGNA MEDIANTE IL LAVORO». Infatti, «non esiste peggiore povertà di quella che priva del lavoro e della dignità del lavoro».In una società realmente progredita, IL LAVORO È UNA DIMENSIONE IRRINUNCIABILE DELLA VITA SOCIALE, perché non solo è un modo di guadagnarsi il pane, ma anche un mezzo per la crescita personale, per esprimere sé stessi,  per sentirsi corresponsabili nel miglioramento del mondo.                                                    + COME SI ESPRIME LA VERA CARITÀ?… La vera carità se deve esprimersi nell’incontro DA PERSONA A PERSONA, è anche in grado di giungere a un fratello e a una sorella lontani attraverso le varie risorse che le istituzioni di una società organizzata, libera e creativa sono capaci di generare.      ANCHE IL BUON SAMARITANO ha avuto bisogno che ci fosse UNA LOCANDA che gli permettesse di risolvere quello che LUI DA SOLO in quel momento non era in condizione di assicurare.                             E’ necessario far crescere non solo una SPIRITUALITÀ DELLA FRATERNITÀ MA ANCHE UN’ORGANIZZAZIONE  MONDIALE PIÙ EFFICIENTE, per aiutare a risolvere i problemi impellenti degli abbandonati che soffrono e muoiono nei Paesi poveri.

+166 – 168. BISOGNA CAMBIARE IL CUORE… E’ POSSIBILE ?    Tutto ciò potrebbe avere poca consistenza, se perdiamo la capacità di riconoscere il bisogno di un CAMBIAMENTO NEI CUORI UMANI, NELLE ABITUDINI E NEGLI STILI DI VITA. La questione è la fragilità umana, la tendenza costante all’egoismo, che fa parte di ciò che la tradizione cristiana chiama “CONCUPISCENZA”: l’inclinazione dell’essere umano a chiudersi NEL PROPRIO IO,    NEL PROPRIO GRUPPO, NEI PROPRI INTERESSI MESCHINI   Questa concupiscenza esiste da che l’uomo è uomo. PERÒ È POSSIBILE DOMINARLA CON L’AIUTO DI DIO.            + E QUALI POSSONO ESSERE I RIMEDI?           L’impegno educativo, lo sviluppo di abitudini solidali, la profondità spirituale sono realtà necessarie per dare qualità ai rapporti umani, in modo tale che sia la società stessa a reagire di fronte alle proprie ingiustizie, alle aberrazioni, agli abusi dei poteri economici                             

+ IL MERCATO DA SOLO NON RISOLVE TUTTO. La speculazione finanziaria con il guadagno facile …continua a fare strage.                 La fragilità dei sistemi mondiali di fronte alla pandemia ha evidenziato che non tutto si risolve con la libertà di mercato e che,  «DOBBIAMO RIMETTERE LA DIGNITÀ UMANA AL CENTRO ».                                       + 169. I MOVIMENTI POPOLARI CHE RUOLO POSSONO AVERE?                     I movimenti popolari che aggregano disoccupati, lavoratori precari e informali e tanti altri. In realtà, essi danno vita a varie forme di economia popolare e di produzione comunitaria. …è bene far sì «che questi movimenti, queste esperienze di solidarietà che crescono dal basso,  confluiscano, siano più coordinati, s’incontrino»CON ESSI SARÀ POSSIBILE UNO SVILUPPO UMANO INTEGRALE, che richiede di superare «quell’idea delle politiche sociali concepite come una politica verso i poveri, ma mai con i poveri, mai dei poveri  Benché diano fastidio, bisogna avere il coraggio di riconoscere che senza di loro «la democrazia si atrofizza, va disincarnandosi perché lascia fuori il popolo nella sua lotta quotidiana per la dignità, nella costruzione del suo Destino».                                                                              + 173 – 176. È NECESSARIA UNA RIFORMA?          Ricordo che è necessaria una riforma «SIA DELL’ORGANIZZAZIONE DELLE NAZIONI UNITE CHE DELL’ARCHITETTURA ECONOMICA E FINANZIARIA INTERNAZIONALE, affinché si possa dare reale concretezza al concetto di FAMIGLIA DI NAZIONI».  Bisogna assicurare l’infaticabile ricorso al negoziato, ai buoni uffici e all’arbitrato, come proposto dalla Carta delle Nazioni Unite»

+ LA POLITICA … UNA BRUTTA PAROLA?               Per molti la politica oggi è una brutta parola, e non si può ignorare che dietro questo fatto ci sono spesso gli errori, la corruzione, l’inefficienza di alcuni politici. E tuttavia, può funzionare il mondo senza politica? Può trovare una via efficace verso la fraternità universale e la pace sociale senza una buona politica?                     177186  E ALLORA DI QUALE POLITICA ABBIAMO BISOGNO? «Abbiamo bisogno di «una sana politica, capace di riformare le istituzioni.Davanti a tante FORME DI POLITICA MESCHINE e tese all’interesse immediato, ricordo che «la grandezza politica si mostra quando, in momenti difficili, SI OPERA SULLA BASE DI GRANDI PRINCIPI E PENSANDO AL BENE COMUNE A LUNGO TERMINE. Pensare a quelli che verranno LA TERRA «È UN PRESTITO CHE OGNI GENERAZIONE RICEVE E DEVE TRASMETTERE ALLA GENERAZIONE SUCCESSIVA».   

+ C’È ANCHE L’MORE…POLITICO?                             Riconoscere ogni essere umano come un fratello o una sorella e ricercare un’amicizia sociale che includa tutti non sono mere utopie.. Qualunque impegno in tale direzione diventa un esercizio alto della carità. Perché un individuo può aiutare una persona bisognosa, ma quando si unisce ad altri per dare vita a processi sociali di fraternità e di giustizia per tutti, entra nel «CAMPO DELLA PIÙ VASTA CARITÀ, DELLA CARITÀ POLITICA».                                 Si tratta di progredire verso un ordine sociale e politico la cui anima sia la carità sociale.                                                                         + INVITO A RIVALUTARE LA POLITICA, che «è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune».  Questa carità politica presuppone di aver maturato un senso sociale che supera ogni mentalità individualistica: Ognuno è pienamente persona quando appartiene a un popolo, e al tempo stesso non c’è vero popolo senza rispetto per il volto di ogni persona. Popolo e persona sono termini correlativi.       + IN CAMMINO VERSO LA CIVILTA’ DELL’AMORE?   A partire dall’«amore sociale» è possibile progredire verso una civiltà dell’amore alla quale tutti possiamo sentirci chiamati. La carità può costruire un mondo nuovo… L’amore sociale è una «forza capace di suscitare nuove vie per affrontare i problemi del mondo d’oggi e per rinnovare profondamente dall’interno strutture, organizzazioni sociali, ordinamenti giuridici».              CHE TIPOTIVITÀ SVOLGE L’AMORE POLITICO                    Ne consegue che è «un atto di carità altrettanto indispensabile l’impegno finalizzato ad organizzare e strutturare la società in modo che il prossimo non abbia a trovarsi nella miseria».             È carità stare vicino a una persona che soffre, ed è pure carità tutto ciò che si fa, per modificare le condizioni sociali che provocano la sua sofferenza.  SE QUALCUNO AIUTA UN ANZIANO AD ATTRAVERSARE UN FIUME – questo è squisita carità                                                              IL POLITICO GLI COSTRUISCE UN PONTE, e anche questo è carità. SE QUALCUNO AIUTA un altro dandogli da mangiare, IL POLITICO CREA PER LUI UN POSTO DI LAVORO, ed esercita una forma altissima di carità che nobilita la sua azione politica. Questa carità, cuore dello spirito della politica, è sempre un AMORE PREFERENZIALE PER GLI ULTIMI, che sta dietro ogni azione compiuta in loro favore». 

187189 QUALE COMPITO PRIMARIO HANNO I POLITICI?       I politici sono chiamati a prendersi «cura della fragilità, della fragilità dei popoli e delle persone. Prendersi cura della fragilità dice forza e tenerezza, dice lotta e fecondità in mezzo a un modello funzionalista e privatista che conduce inesorabilmente alla “cultura dello scarto”.   IL politico è un realizzatore, è un costruttore con grandi obiettivi, con sguardo ampio, realistico e pragmatico, anche al di là del proprio Paese. Perciò la politica mondiale non può tralasciare di porre tra i suoi obiettivi principali quello di ELIMINARE EFFETTIVAMENTE LA FAME. Infatti, «quando la speculazione finanziaria condiziona il prezzo degli alimenti trattandoli come una merce qualsiasi, milioni di persone soffrono e muoiono di fame. Dall’altra parte si scartano tonnellate di alimenti. Ciò costituisce un vero scandalo.   LA FAME È CRIMINALE, L’ALIMENTAZIONE È UN DIRITTO INALIENABILE». Mentre ci immergiamo in discussioni ideologiche   lasciamo che ancora oggi ci siano fratelli e sorelle che MUOIONO DI FAME E DI SETE, senza un tetto o senza accesso alle cure per la loro salute. Insieme a questi bisogni elementari non soddisfatti, la tratta di persone è un’altra vergogna per l’umanità che la politica internazionale non dovrebbe continuare a tollerare, al di là dei discorsi…. È il minimo indispensabile.                 90 -192  COSA VIVERE E INSEGNARE?                Mentre vediamo che ogni genere di intolleranza fondamentalista danneggia le relazioni tra persone, gruppi e popoli, impegniamoci a vivere e insegnare il valore del rispetto, l’amore capace di accogliere ogni differenza, la priorità della dignità di ogni essere umano rispetto a qualunque sua idea, sentimento, e persino ai suoi peccati. Mentre nella società attuale proliferano i fanatismi, …                         UN BUON POLITICO fa il primo passo perché risuonino le diverse voci. In tale contesto, desidero ricordare che, con il Grande Imam Ahmad Al-Tayyeb, abbiamo chiesto «agli artefici della politica internazionale e dell’economia mondiale, di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace».   

194-197  CHE C’ENTRA LA POLITICA CON LA …TENEREZZA?           Anche nella politica c’è spazio per amare con tenerezza. «Cos’è la tenerezza? È l’amore che si fa vicino e concreto. È un movimento che parte dal cuore e arriva agli occhi, alle orecchie, alle mani. […] La tenerezza è la strada che hanno percorso gli uomini e le donne più coraggiosi e forti». In mezzo all’attività politica, «i più piccoli, i più deboli, i più poveri debbono intenerirci:                      hanno “diritto” di prenderci l’anima e il cuore. Sì, essi sono nostri fratelli e come tali dobbiamo amarli e trattarli».  Questo ci aiuta a riconoscere che non sempre si tratta di ottenere grandi risultati, che a volte non sono possibili. Nell’attività politica bisogna ricordare che «al di là di qualsiasi apparenza, ciascuno è immensamente sacro e merita il nostro affetto e la nostra dedizione. Perciò, se riesco ad aiutare una sola persona a vivere meglio, questo è già sufficiente a giustificare il dono della mia vita.            

+ QUALI  ALLA FINE LE GRANDI DOMANDE ? Perché, dopo alcuni anni, riflettendo sul proprio passato, la domanda non sarà: “Quanti mi hanno approvato, quanti mi hanno votato, quanti hanno avuto un’immagine positiva di me?”. Le domande, forse dolorose, saranno: “Quanto amore ho messo nel mio lavoro? In che cosa ho fatto progredire il popolo? Che impronta ho lasciato nella vita della società? Quali legami reali ho costruito? Quali forze positive ho liberato? Quanta pace sociale ho seminato?”.

CONSONANZE     ORIONINE

– FEDE CARO FEDE, TU DEVI VOLTARE PAGINA   Ancora ti raccomando di lasciare certi posti e di separarti da alcuni tuoi compagni la cui compagnia non è affatto conveniente per te.  Non essere un giovane mondano, vittima della corruzione. Fede, caro Fede, tu devi voltar pagina: devi ritornare quel bravo figlio che eri un giorno: Vedi come ti parlo.   Una santa libertà e franchezza mi sembra la miglior prova dell’amore santo verso un uomo   Tu sei già uomo oramai, ma per me tu sei come un fanciullo carissimo, e questo titolo mi permette di parlarti liberamente, come in realtà faccio. Quando tu trovassi le mie lettere troppo severe, potrai gettarle nel fuoco. Ma se senti in esse la voce di chi ti ama,  ascoltala, caro Fede.                                                                   – PIUTTOSTO VA A FARE IL FACCHINO AL PORTO…    Devi pregare, non devi più essere  un nottambulo, devi romperla con certe amicizie e compagnie, devi ritornare cristiano e combattere virilmente le tue male tendenze.  Poi bisogna levarti dall’ozio, assolutamente. Piuttosto va a fare il facchino al Porto, ma  togliti dall’ozio, che è il padre del vizio.    Vedi che in te, caro Federico, ora non é neanche l’amore che ti seduce,  ma l’attrattiva dei sensi.    Il tuo cuore va diventando muto ai sentimenti migliori della vita per correr dietro a fantasmi tutti sensuali..                                                                          IL TUO STATO NON MI IMPEDISCE DI AMARTI                                            Ma non vedi dove vai a finire?   Perché non mi scrivi e non mi apri il tuo cuore?  Il tuo stato non mi impedisce di amarti e di pregare per te… Ti rinnovo l’espressione di tutto il mio  interessamento  al tuo bene e al  migliore tuo avvenire.      Io ti abbraccio, caro Federico, nel Signore,  e ti conforto   e molto spero.     V0 47P218

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *