“MANE NOBISCUM DOMINE”

L’ EUCARISTIA   

SCUOLA  DI  PACE  E  AMORE

CARI AMICI,   NELLA QUARTA PARTE DELLA LETTERA “MANE NOBISCUM DOMINE” , S. G. PAOLO II CI DICE QUALCOSA DI …NUOVO!!! Diciamo la verità: Quando pensiamo all’Eucaristia LA SENTIAMO  come  qualcosa di bello, Ma spesso resta nell’ambito della nostra INTIMITÀ CON IL SIGNORE. AL  massimo,  ci fa riflettere sul DOVERE  di fare  COMUNIONE anche con I FRATELLI. Ma ciò che mi pare una novità importante è che L ‘EUCARISTIA possa e debba diventare PROGETTO DI VITA E DI IMPEGNO SOCIALE…

  • L’EUCARESTIA COME PROGETTO… Per tale missione l’Eucaristia non fornisce solo LA FORZA INTERIORE, MA ANCHE IL PROGETTO. Essa è un modo di essere, che da Gesù passa nel cristiano e, mira ad irradiarsi NELLA SOCIETÀ E NELLA CULTURA. Perciò è necessario che ogni fedele assimili, I VALORI che l’Eucaristia  esprime,   I PROPOSITI DI VITA CHE SUSCITA.

  •   A) RENDERE GRAZIE Un elemento di questo  PROGETTO è  rendimento di GRAZIE. In Gesù, nel suo sacrificio, nel suo «sì» incondizionato alla volontà del Padre, C’È IL «SÌ», IL «GRAZIE» E L’«AMEN»  dell’umanità intera. La Chiesa è chiamata a RICORDARE AGLI UOMINI QUESTA GRANDE VERITÀ  nella nostra cultura secolarizzata, che respira l’oblio di dio e coltiva la vana autosufficienza dell’uomo.

  • B) CULTURA DEL DIALOGOL’Eucaristia» promuove una CULTURA DEL DIALOGO. Chi impara a dire «GRAZIE», alla maniera del Cristo crocifisso, potrà essere un MARTIRE, MA NON SARÀ MAI UN AGUZZINO. 

  • C) SCUOLA DI AMORE E DI PACE, L’Eucaristia è anche PROGETTO DI SOLIDARIETÀ… Il cristiano che partecipa all’Eucaristia apprende da essa a farsi PROMOTORE DI COMUNIONE, DI PACE, DI SOLIDARIETÀ, in tutte le circostanze della vita. L’EUCARISTIA COME UNA GRANDE SCUOLA DI PACE, dove si formano uomini e donne che, si fanno TESSITORI DI DIALOGO E DI COMUNIONE.

  •  DON ORIONE  TUTTO QUESTO lo ha  messo in pratica.  E  chiede anche a noi di essere CONTEMPLATIVI  E ATTIVI: SERVIRE NEGLI UOMINI IL FIGLIO DELL’UOMO…GODIAMOCI QUESTA SUA PAGINA DI GRANDE RESPIRO …
  • APRIAMO A MOLTE GENTI UN MONDO NUOVO E DIVINO, pieghiamoci con caritatevole dolcezza alla comprensione dei piccoli, dei poveri, degli umili. Vogliamo essere bollenti di FEDE E DI CARITÀ.   Vogliamo essere santi VIVI PER GLI ALTRI, MORTI A NOI.  Ogni nostra parola dev’essere un SOFFIO DI CIELI APERTI: tutti vi devono sentire la fiamma che arde il nostro cuore …LA NOSTRA DEVOZIONE NON DEVE LASCIAR FREDDI PERCHÉ DEV’ESSERE VERAMENTE TUTTA VIVA E PIENA DI CRISTO. SERVIRE NEGLI UOMINI IL FIGLIO DELL’UOMO.  

  • DOBBIAMO ESSERE SANTI, ma farci tali santi che la nostra santità non appartenga solo al culto dei fedeli, né stia SOLO NELLA CHIESA, MA GETTI NELLA SOCIETÀ tanto splendore di luce, tanta vita di AMORE DI DIO E DEGLI UOMINI, da essere,  I SANTI DEL POPOLO E DELLA SALUTE SOCIALE.  Dobbiamo essere: SPIRITI CONTEMPLATIVI E ATTIVI… «SERVI DI CRISTO E DEI POVERI».  AMARE IN TUTTI CRISTO;   SALVARE SEMPRE, SALVARE TUTTI, a costo di ogni sacrificio.  GRANDI ANIME E CUORI GRANDI, FORTI E LIBERE COSCIENZE CRISTIANE   Portiamo con noi e dentro di noi il divino tesoro di quella Carità che è Dio, E PUR DOVENDO ANDARE TRA LA GENTE, serbiamo in CUORE QUEL CELESTE SILENZIO che nessun rumore del mondo può rompere e la cella inviolata dell’umile conoscimento di noi medesimi, DOVE L’ANIMA PARLA CON GLI ANGELI E CON CRISTO SIGNORE. Intorno a noi non mancheranno GLI SCANDALI, né le calunnie e persecuzioni. MA, O FIGLI MIEI, non dobbiamo avere il tempo di «volgere il capo INDIETRO», tanto la nostra MISSIONE DI CARITÀ CI SPINGE E C’INCALZA, TANTO L’AMORE DEL PROSSIMO ci arde, tanto il DIVINO FUOCO DI CRISTO CI CONSUMA. (SCR.068PG)

  • RISONANZE PERSONALI: PAGINA DA BRIVIDO… come Ci sentiamo solo a leggerla?———————————————————————————————————————donalesiani@gmail.com

One comment

  1. Abbiamo smesso di pensare alla santità come a una cosa possibile per tutti, l’abbiamo relegata talmente in alto da farla risultare inaccessibile. Ognuno nel suo stato di vita è chiamato a questa scelta se veramente si dice di Cristo. Ogni stato di vita ha i suoi gradi di santità ma se questo fosse una scelta vera, produrrebbe un cambiamento tale nel mondo che, non ci sarebbero più divorzi, aborti, omicidi, furti e ogni sorta di desiderio contrario alle liggi di Dio. Si c’è un eclissi di Dio perché abbiamo smesso di desiderare la santità e la santità è Dio. L’Eucaristia è decentralizzata, come i Tabernacoli, e quel Pane non ha la forza di salvarci non perché sia meno potente di un tempo ma proprio perché non afferriamo più la Potenza che racchiude. Bisogna riscoprire il Dono! Il mondo può cambiare se noi cambiamo e se noi cambiamo il mondo sarà migliore perché Cristo ha vinto il mondo e ce ne ha affidato il messaggio.

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