CARO PIETRO ORLANDI                             IL DIRITTO ALLA VERITÀ…                    

 NON È DIRITTO ALL’ILLAZIONE                                        

    Maurizio Patriciello venerdì 14 aprile 2023

 

  • PIETRO, L’ORRIBILE TRAGEDIA che ha segnato in modo indelebile la tua esistenza e della tua famiglia è diventata anche nostra. Emanuela Orlandi appartiene A TUTTI. Sarebbe davvero ora che la verità sulla sua scomparsa venisse a galla.
  • UNA PERSONA SCOMPARSA NON MUORE MAI. Continua a vivere e a trafiggere il cuore di chi l’amava. Ho seguito, da parroco di una periferia napoletana, tutte le novità che, di volta in volta, sembravano gettare uno spiraglio di luce sulla vicenda. Di volta in volta sono rimasto deluso dai risultati. Non sono un giurista. Sono un pastore, cui spetta il compito di sminuzzare le notizie che a tanta gente semplice arrivano in modo confuso e frammentario.
  • LA RICERCA DELLA VERITÀ è un diritto di tutti. La verità, però, ha mille nemici che portano nome di menzogne, calunnie, depistaggi, interessi economici. Nessuno è così ingenuo da non sapere che mentre tu, la tua famiglia, gli italiani, altri, cavalcano l’onda per motivi ignobili.
  • DA 2.000 ANNI LA CHIESA DI CRISTO si ritrova a combattere nemici esterni e interni. Ti scrivo per dirti che la notizia dell’apertura di un’indagine sul caso Orlandi da parte del Vaticano mi ha fatto gioire.  Vogliamo la verità. Chi sa parli.  Ha il dovere di parlare.Il Vangelo non ci ha nascosto nemmeno la vigliaccheria di S. Pietro intimorito da una servetta. La Chiesa non è nostra, è di Dio.
  • SE ANCHE UOMINI DI CHIESA dovessero essere implicati nella scomparsa della cara Emanuela, è giusto che virilmente cristianamente confessino, chiedano perdono. E paghino per il loro spaventoso reato. LA GIOIA, PERÒ, HA LASCIATO PRESTO SPAZIO allo sconcerto, a una sofferenza quasi fisica. A una sorta di delusione. Emanuela mi è cara, la tua famiglia mi è cara…
  • GIOVANNI PAOLO  II mi è caro. Il suo pontificato ha segnato la mia vita di uomo, di prete, di parroco. Lui è stato per me, e per milioni di persone, il faro che ha illuminato il nostro cammino.La stella polare cui guardare. Insinuazioni, no, non so che farmene.
  • MI HA FATTO MALE sentirti dire di aver ascoltato che “Wojtyla ogni tanto la sera usciva con due monsignori polacchi” aggiungendo,“che non andava certo a benedire le case”.
  • CHE USCISSE DI SERA GIOVANNI PAOLO II non mi meraviglia affatto. Che continui a farlo Papa Francesco, ancora di meno. Il Papa non è prigioniero in Vaticano. Se, però, non sai dove andasse, DEVI TACERE. Il diritto alla verità non dà a nessuno, nemmeno a te, IL DIRITTO ALL’ILLAZIONE AMBIGUA, soprattutto quando tocchi un gigante dell’umanità, riconosciuto santo dalla Chiesa. La mia sofferenza, Pietro, non è paragonabile alla tua, ma sappi che le tue parole mi hanno FATTO TANTO MALE E NON SOLO A ME.
  • ALLORA? ALLORA, PIETRO, DEVI ANDARCI PIANO con le parole senza fondamento. Sono MACIGNI che possono ferire a morte anche gli innocenti.  Non ti sto chiedendo di tacere quello che sai. Anche su di te incombe, oltre al diritto, il DOVERE DI PARLARE. Ti chiedo in ginocchio, di pesare e misurare le parole. Sempre, ma soprattutto quando tocchi FIGURE DELLA CHIESA che hanno fatto della loro vita un dono a Dio e all’umanità. EMANUELA E’ NOSTRA. S. Giovanni Paolo II è nostro. Abbiamo, come te, sete di verità.
  • PERCIO’ PIETRO, se sai dove andasse Giovanni Paolo II la sera, dillo. Chiaramente. Se non lo sai, NON HAI NESSUN DIRITTO di INSINUARE DUBBI. Di ferirmi, di ferirci scandalosamente il cuore. DIO TI BENEDICA, fratello carissimo.
  •  RISONANZE: un grazie di cuore a D. Patriciello per le precisazioni su eventi tanto  delicati  della nostra storia…  Che ne dite, amici?  DV 3338890862  SITO: www.donvincenzoalesiani.it. ……………………………………………………………………………………………………………………………………..

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