20 – 25 MAGGIO: LECTIO DIVINA CON LA LETTERA AGLI EBREI

Cari amicinel mese di Maria che “custodiva nel cuore” la parola di Dio, “VILLA S. BIAGIO”  propone un’esperienza di lectio divina sulla “lettera agli Ebrei” , testo fondamentale per comprendere la Liturgia cristiana.   Aperto a tutti,  il corso è particolarmente indicato per preti, religiosi,  diaconi permanenti e operatori pastorali

20 – 25 Maggio 2012 :

 Non si vergogna di chiamarci fratelli”

LECTIO DIVINA SULLA LETTERA AGLI EBREI

Il corso inizia la domenica 20 (ore 19) e termina col pranzo di venerdì 25.

  GUARDATEVI DI NON RIFIUTARE COLUI CHE PARLA

 (Eb 12,22)
 

  • AIUTIAMOCI A ESSERE PERSEVERANTI NEL BENE: Manteniamo  senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele  colui che ha promesso. 24 Cerchiamo anche di stimolarci a vicenda nella carità e nelle  opere buone,  senza disertare le nostre riunioni, come alcuni hanno  l’abitudine di fare, ma invece esortandoci a vicenda; tanto più che  potete vedere come il giorno si avvicina.
  • NON SCORAGGIAMOCI: Perciò  rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia infiacchite  e   raddrizzate le vie storte per i  vostri  passi , perché il piede zoppicante  non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
  •  UNA CERTEZZA SU CUI RIPOSARE: Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e sempre!
  • PERSEVERARE NELL’AMORE FRATERNO E NELL’OBBEDIENZA A CHI E’ IN AUTORITA’: Non dimenticate l’ospitalità;  Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola  di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede.   Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano  su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano  questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi. 
  • DIO VUOLE LA NOSTRA PACE…E’ IL DIO DELLA PACE… Il Dio della pace che ha fatto tornare dai morti il Pastore grande  delle pecore,  in virtù del sangue di un’alleanza eterna , il Signore  nostro Gesù, 21 vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate  compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per  mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. 22 Vi raccomando, fratelli, accogliete questa parola di esortazione;  proprio per questo molto brevemente vi ho scritto. 23 Sappiate che il  nostro fratello Timòteo è stato messo in libertà; se arriva presto, vi  vedrò insieme con lui. 24 Salutate tutti i vostri capi e tutti i santi. Vi  salutano quelli d’Italia. La grazia sia con tutti voi.

 

PIETRO, MI AMI TU?

  • La scuola della fede non è una marcia trionfale,  ma un cammino cosparso di sofferenze e di amore, di prove e di fedeltà da rinnovare ogni giorno.  Pietro che aveva promesso fedeltà assoluta, conosce l’amarezza e l’umiliazione del rinnegamento:  anche Pietro deve imparare a essere debole e bisognoso di perdono. Quando finalmente gli cade la maschera e capisce la verità del suo cuore debole di peccatore credente, scoppia in un liberatorio pianto di pentimento. Egli è ormai pronto per la sua missione. Alla terza volta Gesù dice a Simone soltanto: “Fileîs-me?”, “mi vuoi bene?”. Simone comprende che a Gesù basta il suo povero amore, l’unico di cui è capace. Verrebbe da dire che Gesù si è adeguato a Pietro,  piuttosto che Pietro a Gesù!  Sappiamo che Gesù si adegua a questa nostra debolezza. Noi lo seguiamo, con la nostra povera capacità di amore. Gesù è buono e ci accetta. (Benedetto XVI)

 

  • DON ORIONE:  Mi faccia amare il Signore

Don Sterpi le avrà parlato che si è messo un piede nel centro del Chaco…Ho pensato che se V. E. fosse stato qui mi avrebbe dato la benedizione,e ho pensato a tutte quelle anime e a Gesù Cristo e che  mia madre mi diceva  che, in mancanza di cavalli, trottano gli asini, e noi siamo proprio gli asinelli della Divina Provvidenza, o, almeno, desideriamo esserlo.Se sapessi di star qui, le chiederei di andare io al Chaco, per morirci cioè per consumarmi e vivere da vero missionario, affidato al Signore. Eccellenza, mi permetta di pregarla di lasciarmi qui più che può, e, se Dio la ispirasse,  di lasciarmi qui per sempre… mi lasci qui sempre, o mi interni e mi getti dove meglio crederà in Domino,ché sarò sempre felicissimo in Domino. Voglio amare i poveri, gli orfani, la classe povera, gli operai, i comunisti: vorrei morire per questi miei fratelli, e vorrei essere dimenticato da tutti, vivere e morire dimenticato da tutti, sotto i piedi di tutti, e solo amare Gesù, la santa Chiesa e tutti.  E perdermi nel Signore  io, indegnissimo che ho tanto peccato, che sono stato tanto cattivo col Signore e con la Madonna, e non ho tesoreggiato i doni del Signore!. Mi aiuti, caro Padre visitatore, mi aiuti!  Mi faccia amare il Signore, mi faccia riparare”

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  • UN IMPEGNO: RIMANERE FEDELI ALL’AMORE DI UN TEMPO-  Siamo  diventati infatti partecipi di Cristo, a condizione di mantenere salda  sino alla fine la fiducia che abbiamo avuta da principio
  • GESU PUO’ CAPIRCI E VUOLE CHE CI ACCOSTIAMO A LUI : Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha  attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la  professione della nostra fede. 15 Infatti non abbiamo un sommo  sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato  lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il  peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della  grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al  momento opportuno.

LA MESSA DIDON ORIONE…      

  •  E vorrei farmi cibo spirituale per i miei fratelli che hanno fame e sete di verità e di Dio; e vorrei vestire di Dio gli ignudi, dare la luce di Dio ai ciechi e ai bramosi di maggiore luce, aprire i cuori alle innumerevoli miserie umane e farmi servo dei servi distribuendo la mia vita ai più indigenti e derelitti; Amare sempre e dare la vita cantando l’Amore!  Spogliarmi di tutto! diventare un uomo buono tra i miei fratelli; abbassare, stendere sempre le mani e il cuore e raccogliere pericolanti debolezze e miserie e porle sull’altare, perché in Dio diventino le forze di Dio e grandezza di Dio. Gesù è morto con le braccia aperte.  Avere una grande pietà per tutti! La carità ha fame d’azione: La carità non può essere oziosa.

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  • ATTENTI A NON ANDARE FUORI STRADA… Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore  impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori  strada. …
  •  CORONATO DI GLORIA…PER LA MORTE CHE HA SOFFERTO: Però quel Gesù, che  fu fatto di poco  inferiore agli angeli, lo vediamo ora coronato di gloria e di onore a  causa della morte che ha sofferto, perché per la grazia di Dio egli  provasse la morte a vantaggio di tutti. Ed era ben giusto che colui per il quale e dal quale sono tutte le cose, volendo portare molti figli alla gloria, rendesse perfetto mediante la sofferenza il capo che li ha guidati alla salvezza.
  • NON SI VERGOGNA DI CHIAMARCI FRATELLI: Infatti colui che santifica e coloro che sono santificati provengono tutti da una stessa origine; per questo non si vergogna di chiamarli fratelli, dicendo: annunzierò il tuo nome ai miei fratelli”
  • SI E’ MESSO NEI NOSTRI PANNI… PER CAPIRCI : Poiché i figli hanno in comune il sangue e la carne, anch’egli ne è divenuto partecipe, per ridurre all’impotenza mediante la morte colui che  della morte ha il potere, cioè il diavolo,

  •  E LIBERARCI DAL PESO DELLA MORTE…E liberare così quelli che per timore della morte erano soggetti a schiavitù per tutta la vita. Proprio per essere stato messo alla prova ed aver sofferto personalmente,  è in grado di venire in aiuto a quelli che subiscono la prova”
  • GRAZIE, SIGNORE GESU! VORREMMO AMARTI COME D. ORIONE CHE TI PREGAVA COSI’…

Ti amo, Gesù, ti amo e ti amo!

Apro un libro di pensieri serafici ma il libro mi si chiude tra le mani,

 fino a che non abbia gettato tutto il mio povero cuore nel Tuo:

Signore Gesù, Ti amo, Ti amo e Ti amo!

  Oggi ero molto afflitto, o mio Dio, e mi pareva proprio di non potere più tirare avanti,

– adesso invece i dolori non mi turbano più, e sono contento di patire.

 O Signore, amore soavissimo e vita mia, fa che da ogni ferita di spina,

che mi trafigge l’anima, esca la gran voce del mio amore:

Ti amo, o Gesù mio, Ti amo e Ti amo !  

A Te, che vegli, apro il mio cuore: a Te espongo pensieri ed affetti; ascolto la voce Tua, studio il Tuo volere, mentre Ti guardo e Ti amo, Ti amo e Ti amo !

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  • GRANDEZZA DEL FIGLIO DI DIO INCARNATO Eb. 1,1ss  Dio, che aveva già parlatonei tempi antichi molte volte e in  diversi modi ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in  questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha  costituito erede di tutte le cose e per mezzo del quale ha fatto anche il  mondo.  Questo Figlio, che è irradiazione della sua gloria e impronta  della sua sostanza e sostiene tutto con la potenza della sua parola,  dopo aver compiuto la purificazione dei peccati si è assiso alla destra  della maestà nell’alto dei cieli…

IL FIGLIO SUPERIORE AGLI ANGELI… 

 …Infatti a quale degli angeli Dio ha mai detto:  Tu sei mio figlio; oggi ti ho generato?  E ancora:  Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio?  A quale degli angeli poi ha mai detto: Siedi alla mia destra, finché io non abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi  piedi? 14 Non sono essi tutti spiriti incaricati di un ministero, inviati per  servire coloro che devono ereditare la salvezza?

  • STIAMO ATTENTI A NON ANDARE…FUORI STRADA: Eb 2:1 Proprio per questo bisogna che ci applichiamo con maggiore  impegno a quelle cose che abbiamo udito,per non andare fuori  strada.

 

  • DON ORIONE  l’ha commentata così:                                 

….Sentite: oggi ho riletta la lettera dell’Apostolo San Paolo agli Ebrei, lettera che ben può chiamarsi la lettera della Fede. Figlio della Divina Provvidenza,  vuol dire figlio della Fede… Coraggio, o miei Figliuoli, ché l’avvenire è di Cristo e di chi vive di Fede, di Fede operosa nella verità e nella carità. Ed ora finisco, e voglio finire cantando la Fede.  Nel nome della Divina Provvidenza, ho aperto le braccia e il cuore a sani e ad ammalati, di ogni età, di ogni religione, di ogni nazionalità: a tutti avrei voluto dare, col pane del corpo, il divino balsamo della Fede, ma specialmente ai nostri fratelli più sofferenti e abbandonati.  Tante volte ho sentito Gesù Cristo vicino a me, tante volte l’ho come intravisto, Gesù, nei più reietti e più infelici.

  • SMETTE DI SCRIVERE PERCHE’ E’ …FINITO L’INCHIOSTRONon ai ricchi, ma ai poveri e ai più poveri e al popolo, mi ha mandato il Signore.   A questo ci chiama il Signore, o miei figli: chiama noi della Divina Provvidenza; saremo noi uomini di poca Fede? E’ quasi l’una di notte: Deo gratias!, non ho più inchiostro. Pregate per me tutti; saluterò tutti questi cari nostri per voi. Aff.mo vostro Don Luigi Orione  Lett. II,88

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INTRODUZIONE:

  1.   BENEDETTO XVI: Siate ascoltatori assidui della Parola, perché ogni sapienza di vita nasce dalla Parola del Signore!… Siate scrutatori della Parola, attraverso la lectio divina, poiché la vita consacrata nasce dall’ascolto della Parola di Dio ed accoglie il Vangelo come sua norma di vita”.
  2. CHE COSA E’ SUCCESSO?  Il “vangelo”  della nostra vita…  Sulla strada dei nostri interrogativi e delle nostre inquietudini,  talvolta delle nostre cocenti delusioni, il divino Viandante continua a farsi nostro compagno per introdurci, con l’interpretazione delle Scritture, alla comprensione dei misteri di Dio. Quando l’incontro diventa pieno, alla luce della Parola subentra quella che scaturisce dal «Pane di vita», con cui Cristo adempie in modo sommo la sua promessa di «stare con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo» (cfr Mt 28,20). (MANE NOBISCUM D N. 2.)
  3. COME CI TROVIAMO?  NMI: DUC IN ALTUM!  “Questa parola risuona oggi per noi, e ci invita a fare memoria grata del passato, a vivere con passione il presente, ad aprirci con fiducia al futuro:   
  4. UNA CERTEZZA:   « Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre! » (Eb 13,8).
  5. UN ‘ATTENZIONE: Guardatevi di non rifiutare Colui che parla.(Eb 12,22)

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INFO e PRENOTAZIONI:  0721.823.175  d.alesiani@virgilio.it     http://www.sanbiagiofano.

PREGHIERA PER L’ASCENSIONE

Celebrare la tua ascensione, Signore,
significa per me volgere il mio sguardo alla terra.
Ora inizia il tempo del mio impegno,
lo spazio della mia responsabilità di cristiano.
Tu, Signore, non mi lasci solo.
Mi hai promesso di camminare con me
Mi chiedi solo una cosa: amare te nel volto delle persone che ho accanto.
Dammi la forza della fede, togli dal mio cuore le paure,
fa’ che non mi fermino le difficoltà  e non permettere mai che mi deprimano gli insuccessi.
Ma sempre e dovunque, concedimi di essere canale trasparente della tua grazia,
riflesso scintillante del tuo grande amore. Amen.

(Don Angelo Saporiti)

2 comments

  1. Il Padre ama suo Figlio,Egli ama il Padre ed cosi felice di amare i suoi fratelli,da portare il suo messaggio di gioia agli altri suoi amici.

  2. Ci sono momenti nei quali parole come quel “mantenere salda fino alla fine..” “senza vacillare”..quel “perseverare”.. così come desidero farle mie così mi sembrano alta montagna e mi fanno paura . Paura accentuata forse da esperienze di vita o dal ritrovarmi a fissare i miei limiti e la pericolosità di salite e burroni invece che la Sua Mano su di me…e spaventano perchè la tentazione esiste, esiste la scelta .
    Che bello allora accorgermi che in questi giorni alcuni passi di questa lettera agli Ebrei mi hanno Rinforzato nella Fiducia : un Gesù che si è messo nei nostri panni, che sa compatire le nostre infermità, che ha sofferto personalmente, un DIO FEDELE! Sì,ci sono momenti in cui la fedeltà dell’altro, di chi ci stà accanto, la fedeltà dell’ Amicizia ci sostiene , quasi cammina al posto nostro e ci fà arrivare là dove non credevamo riuscire. E se la fedeltà dell’altro ci sostiene così tanto, a maggior ragione LUI ci aiuterà ad arrivare “fino alla fine”.
    Aiutaci, Signore , a credere e ad affidarci alla TUA Fedeltà

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