• LUCA, IL CARO MEDICO…    Lo  chiama così S. Paolo
  • Viene spontaneo pensare che delle sue cure si  avvalesse lui e il gruppetto dei suoi stretti collaboratori. Un po’ il medico di famiglia. Umanamente delicato, scientificamente preparato, accompagnò Paolo nei suoi viaggi e gli rimase accanto fino alla fine.   
  •  I SUOI SCRITTI CON QUALE SCOPO? Obiettivo ultimo: aiutare noi a ritrovare la solidità  della nostra fede.
  •  PAOLO TI PRESE CON SE e ti coinvolgeva nelle decisioni? Durante la notte apparve a Paolo una visione: gli stava  davanti un Macedone e lo supplicava: “Passa in Macedonia e  aiutaci!”. Dopo che ebbe avuto questa visione, subito cercammo di  partire per la Macedonia, ritenendo che Dio ci aveva chiamati ad  annunziarvi la parola del Signore. (At.16,10)
  • DOVE  ANDAVATE A CERCARE LA GENTE? Salpati da Troade, facemmo vela verso Samotracia e il giorno  dopo verso Neapoli e di qui a Filippi… Restammo in questa città alcuni  giorni; il sabato uscimmo fuori della porta lungo il fiume, dove  ritenevamo che si facesse la preghiera, e sedutici rivolgevamo la  parola alle donne colà riunite.
  • LIDIA: DONNA MANAGER o anche sorella premurosa? C’era ad ascoltare anche una donna  di nome Lidia, commerciante di porpora, una  credente in Dio, e il Signore le aprì il cuore per aderire alle parole di  Paolo. Dopo esser stata battezzata insieme alla sua famiglia, ci  invitò: “Se avete giudicato ch’io sia fedele al Signore, venite ad abitare nella mia casa”. E CI COSTRINSE AD ACCETTARE.
  • RACCONTACI DELLA VOSTRA ESPERIENZA AD ATENE. Quelli che scortavano Paolo lo accompagnarono fino ad Atene e se ne ripartirono con l’ordine per Sila e Timòteo di raggiungerlo al più presto. Mentre Paolo li attendeva ad Atene,FREMEVA nel suo spirito al  vedere la città piena di idoli. …Allora Paolo, alzatosi in mezzo all’Areòpago, disse:
  • “CITTADINI ATENIESI, vedo che in tutto siete molto timorati degli dei. Passando infatti e osservando i monumenti del vostro culto, ho  trovato anche un’ara con l’iscrizione: AL DIO IGNOTO. Quello che voi  adorate senza conoscere, io ve lo annunzio.
  • QUALE FU LA REAZIONE di fronte al cuore dell’annuncio cristiano? Dopo esser passato sopra ai tempi dell’ignoranza, ora Dio ordina a tutti gli uomini di tutti i  luoghi di ravvedersi,  poiché egli ha stabilito un giorno nel quale  dovrà giudicare la terra con giustizia per mezzo di un uomo che egli  ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti”. Quando sentirono parlare di risurrezione di morti, alcuni lo  deridevano, altri dissero: “TI SENTIREMO SU QUESTO  UN’ALTRA VOLTA ”.  Così Paolo uscì da quella riunione.
  • DOVE TROVAVATE LA FORZA per andare avanti? Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il  pane e Paolo conversava con loro; e poiché doveva partire il giorno  dopo, prolungò la conversazione fino a mezzanotte…. SPEZZO’ IL PANE e ne  mangiò e dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì. Intanto avevano ricondotto il ragazzo vivo, e si sentirono molto  consolati.  
  • MA I CRISTIANI VOLEVANO BENE A PAOLO? Detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. Tutti  scoppiarono in un gran pianto e gettandosi AL COLLO DI PAOLO LO BACIAVANO, addolorati soprattutto perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla  nave.
  • RICORDI  UNA SCENA PARTICOLARMENTE TOCCANTE? Quando furon passati quei giorni, uscimmo e ci mettemmo in viaggio, accompagnati da tutti loro  con le mogli e i figli sin fuori della città. INGINOCCHIATI SULLA SPIAGGIA, PREGAMMO poi ci salutammo a vicenda;  noi salimmo sulla nave ed essi  tornarono alle loro case.
  • MA NEI VIAGGI FACEVI IL…DIARIO DI BORDO? Appena ci fummo separati da loro, salpammo e per la via  diretta giungemmo a Cos, il giorno seguente a Rodi e di qui a  Pàtara. Giunti in vista di Cipro, ce la  lasciammo a sinistra…giungemmo a Tiro, dove la nave doveva scaricare. Avendo ritrovati i discepoli,  rimanemmo colà una settimana. (At 21,1ss)
  • NEL VIAGGIO VERSO ROMA, CHE COSA SUCCESSE? Appena cominciò a soffiare un leggero scirocco, levarono le ancore e costeggiavano da vicino Creta. Ma dopo non molto tempo si scatenò contro  l’isola un vento d’uragano, detto “Euroaquilone”. La nave fu  travolta nel turbine. Non potendo più resistere al vento, abbandonati in sua balìa andavamo alla deriva. (At 27,13ss)
  • OGNI SPERANZA PERDUTA…E PAOLO CHE FACEVA? La tempesta continuava a  infuriare, ogni speranza di salvarci sembrava ormai perduta. Giunse la 14.ma notte da quando andavamo alla  deriva nell’Adriatico, PAOLO ESORTAVA TUTTI a tutti a prendere cibo: “Oggi è il 14.mo giorno che passate digiuni. Vi esorto a prender cibo; è  necessario per la vostra salvezza. Neanche un capello del vostro capo andrà perduto”. Ciò detto, PRESE IL PANE, RESE GRAZIE,  a Dio davanti a  tutti, lo spezzò e cominciò a mangiare. Tutti si sentirono rianimati, e  anch’essi presero cibo. Eravamo complessivamente sulla nave  276 persone. (At.27,27ss) Quando si furono rifocillati, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare.
  • E SU QUALE ISOLA SIETE ANDATI A SBATTERE ? Una volta in salvo, venimmo a sapere che l’isola si  chiamava Malta. Gli indigeni ci trattarono con rara  umanità; ci accolsero tutti attorno a un gran fuoco, che  avevano acceso perché era sopraggiunta la pioggia ed era freddo.
  • E FINALMENTE PASSATO L’INVERNO…SIETE PARTITI  Dopo tre mesi salpammo su una nave di Alessandria che aveva  svernato nell’isola. Approdammo a  SIRACUSA, dove rimanemmo tre giorni  e di qui, costeggiando,  giungemmo a REGGIO. Il giorno seguente si levò lo scirocco e così  l’indomani arrivammo a POZZUOLI. 14 Qui trovammo alcuni fratelli, i  quali ci invitarono a restare con loro una settimana.
  • PARTIMMO QUINDI ALLA VOLTA DI ROMA. I fratelli di là, avendo avuto notizie di noi, ci  vennero incontro fino al Foro di Appio e alle Tre Taverne. Paolo, al  vederli, rese grazie a Dio e prese coraggio. Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per suo conto  con un soldato di guardia. …
  • E TU SEI RIMASTO CON PAOLO fino all’ultimo? “Cerca di venire presto da me, perché Dema mi ha abbandonato  avendo preferito il secolo presente ed è partito per Tessalonica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. SOLO LUCA E’ CON ME!
  • POI HAI DECISO DI SCRIVERE… A CHE SCOPO? Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli  AVVENIMENTI SUCCESSI TRA DI NOI  come ce li hanno trasmessi  coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero  ministri della parola, così ho deciso anch’io di fare RICERCHE ACCURATE  su ogni circostanza FIN DAGLI INIZI e di scriverne per te un resoconto  ordinato, illustre Teòfilo, perché ti possa rendere conto della SOLIDITA’ DEGLI INSEGNAMENTI CHE HAI RICEVUTO. (Lc 1,1-4)
  • E DON ORIONE CHE PENSAVA? “Il nostro sommo studio deve essere MEDITARE LA VITA DI GESU’ CRISTO. Noi  dobbiamo dalle scienze salire al Dio e Signore delle Scienze: DOBBIAMO PERVENIRE AL VANGELO

 

  • DAVANTI ALLO SPECCHIO                       Cosa ti  colpisce  della figura di Luca? Sapevi della sua esperienza con Paolo?
  •  Pensi che queste conoscenze possano aiutarci nell’ approfondire la fede?
  • I cristiani oggi cosa dovrebbero fare di  più in questo campo?

donalesiani@gmail.com————————————————————————————————————————————————————————————————–

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