«NON SI PUÒ MORIRE DI LAVORO» 

 LETTERA DI ZUPPI ALLE ISTITUZIONI                                                     CARISSIMA, CARISSIMO, la vedo operare negli uffici, nelle aule di università o nelle corsie dove si cura, in qualche ufficio dove non la nota nessuno. TANTA PARTE DEL SUO LAVORO non si vede, ma questa lettera è per lei. Non ci conosciamo, ma il suo servizio è vicino alla mia vita e a quella delle persone che mi sono care e per questo ho pensato di scriverle.  Istintivamente Le darei del tu, ma preferisco cominciare dal Lei per grande rispetto          

  • UNA MISTICA FRANCESE MADELEINE DELBRÊL, donna molto impegnata nel sociale, a proposito delle persone come lei diceva che sono IL FILO CHE TIENE INSIEME IL VESTITO:  la capacità del sarto è proprio quella di non farlo vedere, ma il filo è necessario perché i pezzi di stoffa si reggano insieme. Così è il suo lavoro, prezioso per la nostra casa comune. Davvero.

  • LA QUALITÀ DELLA MIA VITA dipende anche da lei: per questo la ringrazio, perché il suo lavoro, tante volte ignorato, richiede generosità e competenza..

  • MI PIACEREBBE CHIAMARE il suo impegno non “lavoro” ma “SERVIZIO”. Grazie alla passione e alle lotte di tante persone, anche di chi ci ha preceduto, oggi godiamo di molte protezioni che costituiscono ciò che chiamiamo welfare, il modo in cui la vita non si fa troppo dura da vivere.

  • NON POSSIAMO PIÙ ACCETTARE, che il luogo di lavoro, che è per la vita, DIVENTI INVECE UN LUOGO DI MORTE. Penso a chi non è più tornato a casa …questo mi addolora e non smetto di chiedere condizioni di lavoro sicure per tutti.

  • VORREI CHE I LAVORATORI fossero sempre messi in regola. Ogni lavoro è un servizio alla casa comune. Spesso quelli giudicati “umili” servono di più. Tutti servono! Ogni lavoro deve essere fatto con umiltà. Più fa bene agli altri, il lavoro,  più fa bene a noi.

  • GLI UOMINI E LE DONNE che hanno scritto la COSTITUZIONE avevano sofferto molto. Hanno perciò voluto lasciarci, un progetto per costruire una società più umana per riuscire a evitare LE SOFFERENZE DA LORO VISSUTE. Mi sento chiamato a questo come cristiano, credo si possa realizzare con l’aiuto di Cristo, e impegnarci a fare unità seguendo il progetto indicato dalla Costituzione.

  • OGNI GENERAZIONE È CHIAMATA a riappropriarsi dei valori e delle virtù costituzionali. Al centro della Costituzione c’è la persona, un “noi”. Non dimentichiamo che siamo chiamati a portare insieme i pesi della vita. NON CI SI PUÒ SALVARE DA SOLI! Oggi urge essere seri perché dobbiamo lasciare qualcosa a chi verrà dopo, soprattutto l’esempio, il gusto di fare bene il proprio lavoro.

  • CONCLUDO COL DIRLE CHE scrivo a lei ma scrivo in fondo a me stesso e soprattutto a chi ha responsabilità perché abbiamo bisogno di tutti… Non dobbiamo avere paura di accogliere, dare fiducia, ascoltare con L’ORECCHIO DEL CUORE. Mi piace pensare che tutti ce la mettiamo tutta.

  • DON PRIMO MAZZOLARI, che amava Dio e le persone, scrisse: “CI IMPEGNIAMO NOI E NON GLI ALTRI. Il mondo si muove se noi ci muoviamo, muta se noi mutiamo, si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura. LA PRIMAVERA comincia con il primo fiore, la notte con la PRIMA STELLA, il fiume con la PRIMA GOCCIA D’ACQUA”.

  • RINNOVIAMO IL PATTO sancito dalla nostra costituzione, compartecipiamo a questo impegno accanto a tutti gli altri, e per me che sono cristiano aggiungo un motivo in più: CHI CERCA IL CIELO INCONTRA LA TERRA, CHI FA LE COSE PER DIO LE FA PER TUTTI E SENZA INTERESSI. Il mio auspicio è che siamo tutti compagni di viaggio in questa bellissima strada che è la vita, e che le pandemie, le vicende tristi della nostra storia contemporanea, possano diventare motivo per realizzare quello che ognuno in realtà cerca: un mondo unito dove siamo fratelli tutti. Grazie di tutto … Matteo Zuppi

  • RISONANZE: SENTO DI DIRE UN BEL GRAZIE A UN CARD. CHE SI PRESENTA COME FRATELLO TRA FRATELLI…  C’E’ DA DIRE SOLTANTO UN …GRAZIE E UN… FINALMENTE!!!  CHE NE DITE VOI, AMICI? DV——————————————————————————————————————-donalesiani@gmail.com

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