DOMENICA 31 LUGLIO: SIAMO RICCHI SOLO DI CIÒ   CHE SAPPIAMO CONDIVIDERE

  • POI DISSE LORO UNA PARABOLA: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!”. Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita”».

  • LA CAMPAGNA DI UN UOMO RICCO AVEVA DATO UN RACCOLTO ABBONDANTE: una benedizione, eppure tutto è corroso da un tarlo micidiale. Ascolti la parabola e vedi che il fondale di quella storia è vuoto. L’uomo ricco è solo, chiuso nel suo io, ossessionato dalla logica dell’accumulo, con un solo aggettivo nel suo vocabolario:MIO”, I MIEI raccolti, i miei magazzini, i miei beni, la mia vita, anima

  • NESSUN ALTRO PERSONAGGIO che in scena, nessun nome, nessun volto, nessuno nella casa, nessuno alla porta, nessuno nel cuore. Vita vuota, dalla quale ANCHE DIO È ASSENTE, sostituito dall’idolo dell’accumulo. Perché il ricco non ha mai abbastanza. Investe in magazzini e granai. Non sa giocare al tavolo delle relazioni umane, sola garanzia di felicità. Ecco l’innesco del dramma: LA TOTALE SOLITUDINE.

  • L’ACCUMULO È LA SUA IDOLATRIA. E gli idoli divorano i loro devoti. Ingannandoli: “Anima mia hai molti beni, per molti anni, divertiti e goditi la vita”. È forse questo, l’errore che rovina tutto? Il voler godere la vita? No. Anche per il Vangelo è scontato che la vita umana sia, un’incessante ricerca di felicità. MA LA FELICITÀ NON PUÒ ESSERE SOLITARIA, ED HA SEMPRE A CHE FARE CON IL DONO.

  • L’UOMO RICCO non ha allenato i muscoli del dono e delle relazioni: STOLTO, QUESTA NOTTE STESSA… Stolto, Perché il cuore solitario si ammala; isolato, muore. QUESTA NOTTE TI SARÀ RICHIESTA INDIETRO LA TUA VITA

  • ESSERE VIVO DOMANI non è un diritto, È UN MIRACOLO. Rivedere il sole e i volti cari al mattino, non è né ovvio né dovuto, È UN REGALO. E che domani i miliardi di cellule del mio corpo siano ancora tutte tra loro connesse, coordinate e solidali è un improbabile prodigio. E QUELLO CHE HAI ACCUMULATO DI CHI SARÀ?

  • LA DOMANDA ULTIMA, LA SOLA CHE RIMANE quando non rimane più niente, suona così: dopo che tu sei passato, dietro di te, nel tuo mondo, è rimasta più vita o meno vita? La parabola ricorda le semplici, sovversive leggi evangeliche dell’economia, quelle che rovesciano le regole del gioco, e che si possono ridurre a due soltanto: NON ACCUMULARE; 2. SE HAI, HAI PER CONDIVIDERE.

  • DAVANTI A DIO NOI SIAMO RICCHI SOLO DI CIÒ CHE ABBIAMO CONDIVISO; siamo ricchi di uno, molti bicchieri di acqua fresca dati; di uno, di CENTO PASSI COMPIUTI con chi aveva paura di restare solo; SIAMO RICCHI DI UN CUORE CHE HA PERDONATO PER 7 VOLTE, PER 70 VOLTE SETTE…. (P. HERMES )

  • RICORDIAMOCELO, amici… BUONA DOMENICA COSI !———————————————————donalesiani@gmail.com

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