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- IN RUSSIA C’È CHI… PER NON UCCIDERE RESISTE, CANTA, MUORE O … VA IN ESILIO Raffaella Chiodo Karpinsky martedì 22 novembre 2022
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CANTANTI, ARTISTI, INTELLETTUALI: sono molte le prese di posizione che dall’interno della Federazione, sfidano il regime e chiedono la pace. Anche con atti estremi…
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«NON SPARATE! Il titolo della canzone simbolo del tour di il 26 febbraio ha dato il suo ULTIMO CONCERTO IN RUSSIA mentre per le strade delle città in molti manifestavano contro la guerra e andavano incontro ad arresti di massa.
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POI, LA DECISIONE SPEGNERE LE LUCI DEL SUO SITO e lasciarvi solo il brano contro la guerra e abbandonare il Paese. Una canzone con parole e musica durissima, quanto la violenza che ha insanguinato la città in cui l’esercito russo ha colpito senza pietà
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«GUARDAMI: ARRENDITI O RIMANI UOMO E MUORI. Mia moglie aspetta un bambino, aspetta me e scarpe da ginnastica. La primavera è nel calendario, invece ci sono trincee e missili ad alta precisione a lungo raggio. È mezzanotte a Mariupol. Ho incubi ogni notte. Aspetto le razioni e mi congelo”. Vorrei abbracciarti … Siamo arrivati. Dove siamo venuti? Perché siamo venuti? Cercherò una risposta per il resto della mia vita».
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TANTI SONO I GIOVANISSIMI che alla deriva dittatoriale del proprio Paese non hanno resistito e hanno cercato ogni modo per andarsene. È la storia delle centinaia di migliaia di persone che dal 24 febbraio in poi hanno visto svanire sogni di una vita, lo studio, il lavoro, la famiglia, il fidanzato o la fidanzata, gli amici più cari, i nonni che potrebbero non vedere mai più. Nessuno sa quanto la guerra durerà, e quando la Russia potrà riaccogliere le persone che non accettano questa guerra.
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È DURA, MA RASSEGNARSI È IMPOSSIBILE, per chi ha una coscienza. Così accade che ogni giorno, non solo fra le mura di casa, ma in occasione di concerti o altri eventi – si pensi al tennista Andrej Rublev, che dopo aver battuto il connazionale D. Medvedev ha scritto sulla telecamera: «PEACE, PEACE, PEACE IS ALL WE NEED»
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ARTISTI OSANO ESPRIMERSI CONTRO LA GUERRA. Uno di questi è il popolare cantante Leonid Agutin oppure Denis Skopin, il professore dell’Università di San Pietroburgo della Facoltà di Arti e Scienze libere licenziato per avere partecipato a una manifestazione contro la mobilitazione decisa da Putin.
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AGLI STUDENTI RIUNITI DAVANTI ALL’UNIVERSITÀ per salutarlo ha detto: «una protesta pacifica non può essere immorale». Voci che continuano a resistere pagando un prezzo altissimo per la loro scelta. Altri non ce la fanno e si arrendono all’angoscia, a una situazione che fa disperare e di cui non vedono fine.
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SONO DIVERSI I GIOVANI che in questo periodo si sono TOLTI LA VITA. Tra questi Rostislav Karelin, ragazzo di 21 anni nato a Kiev e trasferitosi con la madre in Russia quando aveva 10 anni.. Un altro giovane, il rapperIvan Petunin 27 anni, non ha retto a questo orrore della guerra. Si è tolto la vita dopo aver postato un video in cui spiega il perché della sua decisione: «NON POSSO CARICARE IL PESO DELL’OMICIDIO SULLA MIA ANIMA. NON SONO PRONTO A UCCIDERE PER NESSUN IDEALE».
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GIOVANI VITE DICONO: a far morire è chi vuole spegnere il desiderio di un mondo in cui Russia ed Europa possano vivere in pace
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RISONANZE: mi esce spontaneo dal cuore un sincero “GRAZIE, RAGAZZI” …CON VOI LA SPERANZA VIVE ANCORA... Che ne dite, amici? dv 3338890862 – sito: www.donvincenzoalesiani.it
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