IO  PER  COSA  VIVO ? Prefazione del Card. Matteo M. Zuppi, al  libro di PAPA FRANCESCO   TI RACCONTO IL VANGELO”.

  • «IO, PER COSA VIVO?». La domanda di papa Francesco: per cosa viviamo? A cosa diamo importanza? Dove abbiamo messo il  cuore? E la domanda si completa con: PER CHI VIVO?

  • COME UN EDUCATORE PREMUROSO, FRANCESCO domanda quello che possiamo dare. E quello che ci porta a dare il massimo e anche il meglio di noi è l’amore. Non capiamo la Parola di Dio senza “sentire” tutto l’amore che ci trasmette e ci chiede. Amare è la vocazione cui siamo chiamati.

  • SIAMO FIGLI DI DIO, NON SERVI, MA AMICI. Il Papa lo ripete con dolce insistenza e la consapevolezza paterna di chi non si scandalizza per la nostra debolezza e le contraddizioni del cuore umano: «Se vivo per le cose del mondo, torno alla polvere. Se vivo solo per portare a casa un pò di soldi, fare un po’ di carriera, vivo di polvere». Cosa c’è di umano nel vivere per i soldi, nel riempire le tasche (quelle che poi sappiamo non ci sono nel sudario!) e nello svuotare il cuore?

  • TUTTO QUI? Sì. Il nostro cuore è malato. La nostra società è malata. Lo vediamo da tanti segnali: l’inverno demografico è la prova che siamo chiusi all’imprevedibile che ogni NUOVA NASCITA DI UN BIMBO O UNA BIMBA arreca; la chiusura verso chi proviene da altre zone del mondo ci dice che non abbiamo capito che il mondo è per davvero «IL VILLAGGIO GLOBALE»

  • I CONSUMI ASTRONOMICI DI ANTIDEPRESSIVI che si registrano in Italia ci parlano di un Paese stanco, disilluso, ripiegato su di sé. Dove trovare quel colpo d’ala che ci può far rinascere, come persone e come comunità? Papa Francesco ha sempre unito lo spirituale alla storia. Cosa diventa  il cristianesimo quando resta disincarnato?

  • LA MEDICINA PER LA NOSTRA INFERMITÀ SPIRITUALE ha un nome, GESÙ: «SOLO GESÙ, che conosce e ama il nostro cuore, può guarirlo». Perché il nostro cuore è ferito dal nostro egoismo, dalle nostre piccinerie, chiusure e autolesionismi. Sì, «il peccato è come un velo scuro che copre il nostro viso e ci impedisce di vedere chiaramente noi stessi e il mondo; il perdono del Signore toglie questa coltre di ombra e di tenebra e ci ridona nuova luce».

  • ABBIAMO BISOGNO DI QUESTA LUCE come abbiamo bisogno dell’aria per respirare. E questa luce ci viene incontro nella PAROLA DI DIO: è il racconto della vita di Gesù, che troviamo nel Vangelo, l’attestazione bella e gioiosa che Dio non è una divinità lontana né un idolo insensibile. IL DIO CRISTIANO si è manifestato in UN BIMBO che è nato in una stalla, IN UN UOMO che predicava la pace e la misericordia, IN UN CROCIFISSO che si è arreso alla malvagità umana.

  • RISONANZE:  chi più chi meno… SIAMO TUTTI MALATI…ammettiamolo…            MA LA “MEDICINA” C’È… si chiama GESU’… PRENDIAMOLA… Prima o dopo i…pasti ma… TUTTI I GIORNI… E, PERCHE’ NO?… ANCHE  TUTTE LE NOTTI…  E’ UN OTTIMO… “SONNIFERO”!   ———————————————————————————————————————————————————————————————————————————————————-——————————-DV 3338890862  SITO: www.donvincenzoalesiani.it

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