COSTI  TROPPO  ALTI…      NIENTE…  BAMBINI?                 PER IL 70% DEGLI ITALIANI la spesa per mantenere i figli è una ragione per non averne.

  • LA PLASMON, LANCIA IL PROGETTO   «ADAMO 2050»
  •  «AIUTI». Gli italiani per fare più figli chiedono «AIUTI».». È questa la parola che ricorre più spesso se si domanda alle persone di associare un termine alle misure per rilanciare la natalità. Le ragioni della scelta di non avere figli nel nostro Paese sono due: il costo del mantenimento della prole, e la difficoltà a conciliare cura della famiglia con il lavoro
  • SONO AMARE CONFERME le indicazioni dI un’indagine dI Daniele Marini, sociologo dell’Università di Padova. MANTENERE UN FIGLIO IN ITALIA costa 650 euro al mese e la denatalità ha ragioni economiche o lavorative. È figlia di un contesto incapace di vedere nei bambini che nascono un valore per tutta la comunità, e non un fatto privato.

  • IL DESIDERIO DI MATERNITÀ In Italia non è cambiato: «Le donne dicono che vorrebbero due figli e poi non li fanno o ne fanno uno, lo fanno tardi, a volte non ne fanno nessuno Per questo la maternità va accompagnata con una serie di servizi, fino almeno al primo anno di vita del bambino. Dobbiamo Tornare a dare valore sociale alla maternità».

  • I TERMINI DELL’EMERGENZA NATALITÀ sono drammatici. Nel 2022 sono nati circa 400mila bambini, il 25% in meno rispetto a dieci anni fa, e se il trend calante proseguisse senza modifiche, nel 2050 non solo ci troveremmo con un lavoratore attivo per ogni pensionato, «un rapporto insostenibile». Non solo: paradossalmente, nel 2050 potrebbero non nascere più bambini. Un futuro appresentato in modo sconvolgente da un cortometraggio realizzato da Dude per PLASMON nel quale si descrive la triste giornata di Adamo, l’ultimo bambino nato in Italia.

  • «LA NASCITA DI UN FIGLIO È LA SECONDA causa di povertà in Italia ma è anche una straordinaria manifestazione di bellezza – ha detto Gigi De Palo, presidente della Fondazione per la natalità e del Forum delle Famiglie, al lavoro per preparare i prossimi Stati Generali della Natalità. L’impegno delle imprese contro il declino demografico è positivo, dobbiamo fare squadra per METTERE I GIOVANI nelle condizioni di realizzare i loro sogni».

  • TRA CHI HA GIÀ FIGLI, il 34,3% ne desidera altri, Quanto a chi non è genitore, il 40% manifesta il sogno di un bambino, e chissà se riuscirà mai a realizzarlo. Il contesto non aiuta: quando si chiede alle persone come vedono il futuro, il termine più votato È “INCERTO”, mentre il “pessimismo” è la condizione più frequente. Eppure, avere figli è associato a parole come “GIOIA”, “SODDISFAZIONE”, “SPERANZA”. PIÙ CHE UNA FOTOGRAFIA SEMBRA UNA RICHIESTA D’AIUTO.  O MEGLIO: DI… AIUTI.

  • RISONANZE: godiamoci la semplice bellezza dei due bambini della foto… che ve ne pare amici? DV 3338890862 SITO: donvincenzoalesiani.it —————————————————————————————————————————–

One comment

  1. LETTERA DI UN PADRE A UN FIGLIO

    Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi… abbi pazienza, ricorda il tempo che ho trascorso ad insegnartelo.

    Se quando parlo con te RIPETO SEMPRE LE STESSE COSE, non mi interrompere… ascoltami,
    quando eri piccolo dovevo raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.

    Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e NON FARMI VERGOGNARE… ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi fare il bagno.

    Quando vedi la mia ignoranza per le NUOVE TECNOLOGIE, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc;
    quando ad un certo punto NON RIESCO A RICORDARE o perdo il filo del discorso… dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire: la cosa più importante non è quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.

    Quando le MIE GAMBE STANCHE non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.

    Quando dico che vorrei essere morto… non arrabbiarti, un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire che alla mia età non si vive, si sopravvive.

    Un giorno scoprirai che NONOSTANTE I MIEI ERRORI HO SEMPRE VOLUTO IL MEGLIO PER TE che ho tentato di spianarti la strada.
    Dammi un po’ DEL TUO TEMPO, dammi un po’ DELLA TUA PAZIENZA, DAMMI UNA SPALLA SU CUI POGGIARE LA TESTA allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te.

    AIUTAMI A CAMMINARE, aiutami A FINIRE I MIEI9 GIORNI CON AMORE E PAZIENZA, in cambio io ti darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.

    TI AMO FIGLIO MIO.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *