«SI È SEMPRE FATTO COSÌ»:      ECCO LA MORTE DELLA CHIESA                 Alberto  Ravagnani 

  • «SI È SEMPRE FATTO COSÌ»: ecco la morte della Chiesa, della parrocchia, dell’oratorio. Ogni volta che si rifugia in questa logica la Chiesa si ammala, non riuscendo più a risultare ATTRAENTE PER I GIOVANI. Lo dice anche Il PAPA: «La Chiesa deve crescere continuamente, così rimarrà giovane». Questo significa percorrere un cammino di conversione e rinnovamento; un cammino in cui evangelizza sé stessa per riuscire a evangelizzare gli altri.

  • DOMANI IN MOLTE ZONE DI ITALIA gli oratori inaugurano le attività estive a servizio dei più piccoli. Attività preziose per le famiglie, tanto attese dai bambini. Attività che, però,  devono  sempre rinnovarsi.  

  • LA LOGICA DEL “SI É SEMPRE FATTO COSÌ” NON VALE. Da una parte si tratterà di continuare a offrire ai bambini e alle loro famiglie lo stesso servizio con passione e competenza, ma dall’altro sarà fondamentale andare incontro ai NUOVI BISOGNI DEI RAGAZZI, in particolare degli adolescenti. Oggi ancora tanti ragazzi delle superiori scelgono di dedicare tempo ed energie ai bambini dell’oratorio Impegnandosi come animatori, ma sono sempre di più quelli che scelgono di non farlo. Se d’estate in certe zone d’Italia la maggior parte dei BAMBINI frequenta le attività dell’oratorio, la maggior parte degli ADOLESCENTI preferisce fare altro.

  • SIA CHIARO: CI SI PUÒ SALVARE anche senza l’oratorio. Tuttavia è innegabile che vivere una forte esperienza di fraternità e servizio durante l’adolescenza possa rappresentare una svolta capace di orientare la vita intera.

  • DOPO IL COVID molti adolescenti si sono ritirati dagli oratori. Fare l’animatore all’oratorio è bellissimo, ma molto impegnativo.La mia impressione è che non tutti gli adolescenti di oggi siano disposti a questo impegno. Non faccio una colpa ai ragazzi, mi sforzo di comprendere le loro ragioni

  • IN QUANTO PRETE ED EDUCATORE, il mio compito è capire cosa fare CON LORO E PER LORO. Sì, anche se loro non vogliono fare gli animatori del “mio” oratorio estivo. Sarebbe troppo semplice liquidare la questione dicendo che non possiamo farci niente e che dobbiamo essere grati per gli adolescenti che hanno scelto di occuparsi dei più piccoli.

  • SE LA MAGGIOR PARTE degli adolescenti stanno fuori dagli oratori dobbiamo trovare dei modi per raggiungerli o inventarci una proposta estiva in grado di coinvolgerli.

  • RAGAZZI TRISTI che tendono a isolarsi;

  • RAGAZZI SOLI che cercano di compensare in maniera disordinata le loro MANCANZE AFFETTIVE;

  • RAGAZZI ARRABBIATI che gridano il loro disagio a un mondo adulto troppo sordo per ascoltarli.

  • RAGAZZI che non possono contare su adulti affidabili

  • RAGAZZI per i quali, risulta troppo gravoso occuparsi di altri se NESSUNO si occupa prima di loro. CHE FARE?

  • LA FANTASIA PASTORALE delle nostre comunità non ha limiti, sicuramente troveremo idee nuove per questo nuovo tipo di esigenze giovanili. CREDO CHE SIA IMPORTANTE OFFRIRE AI RAGAZZI la possibilità di frequentare l’oratorio estivo pur senza svolgere il servizio di animatori.

  • UN LUOGO CHE DIVENTI PER LORO UNA CASA Adulti credibili come PADRI e MADRI. AMICI che si compromettano con loro come FRATELLI E SORELLE.        Una possibilità di sperimentare relazioni nuove e QUELLA CON… DIO. Certo, non è l’oratorio estivo come si è sempre fatto. Ma il TENTATIVO di proporre la vita cristiana  di SEMPRE ai ragazzi di  OGGI…Questo è quello che conta.

  •  …UN TENTATIVO, SOLTANTOe che ne dite, voi, amici?    DV 3338890862 sito: www.donvincenzoalesiani.it- ————————————————————————————————————

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