v IL SILENZIO DI UN CIELO azzurro e nuvole bianche ha dato il benvenuto A PAPA FRANCESCO al suo arrivo a Ulan Bator, capitale del Paese delle steppe.  Sceso al Cengis Khan  Airport, UNA DONNA ha offerto una tazza di YOGURT  al Primo Pontefice a mettere piede in Mongolia

v NON CI SONO DISCORSI, solo la Guardia d’Onore con i militari nella divisa con i colori della bandiera nazionale. Non ci sono folle  nella strada che porta il Papa dall’aeroporto alla capitale. L’auto con papa Francesco si dirige a sud della città, nel distretto di Khan Uul, tra le principali aree industriali della regione.  LO RIVEDREMO domani mattina,  davanti al Palazzo di Stato dove terrà  l’incontro con le autorità civili. «È andare a un popolo PICCOLO in una terra GRANDE  ha detto papa Francesco sul volo verso Ulan Bator  UN POPOLO PICCOLO MA DI GRANDE CULTURA. Ci farà bene capire questo silenzio così grande … Ci aiuta a capire cosa significa non con l’intelligenza ma con i sensi LA MONGOLIA». Poi ha fatto riferimento a “Nelle steppe dell’Asia centrale” di Aleksandr  Borodin: « farà bene ascoltare la musica di Borodin capace di descrivere  la vastità della MONGOLIA» 

 PRIMA DI ENTRARE IN MONGOLIA, al presidente della Cina, Xi Jinping, papa Francesco ha inviato UN SALUTO di augurio «nel momento in cui attraverso lo spazio aereo del suo Paese in rotta verso la Mongolia. Assicurandole le mie preghiere per il benessere della nazione – si legge – invoco su tutti voi le benedizioni divine di unità e pace».

  •  FRANCESCO È ANDATO INCONTRO AI GIORNALISTI camminando con il suo bastone e ha salutato uno per uno i 66 GIORNALISTI DEL VOLO PER ULAN BATOR. Con la corrispondente dell’emittente della Conferenza episcopale spagnola Eva Fernandezche le ha mostrato una borraccia crivellata di pallottole di un soldato ucraino – ha commentato quanto sia difficile la diplomazia in tempo di guerra. «A volte – ha ripreso papa Francesco – c’è bisogno anche di avere un po’ di senso dell’umorismo». Con il collega dell’Ansa ha commentato la notizia della morte degli operai sul lavoro avvenuta  nei pressi di Torino: «Una calamità e un’ingiustizia che avvengono sempre per mancanza di cura  ha affermato I LAVORATORI SONO SACRI». Alla collega francese ha anticipato che sta scrivendo una lettera su S. Teresa del Bambin Gesù che uscirà il prossimo 15 ottobre.

RISONANZE: ho solo una domanda che mi “cresce dentro”:   MA DOVE TROVA TANTA FORZA COSI, NONOSTANTE I SUOI LIMITI FISICI?   CHE NE DITE, AMICI? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

 

 

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