L I N O   B A N FI                                    UN  PRETE  MI  INDICÒ  LA  VOCAZIONE: « FAR  RIDERE »

  • Il popolare attore pugliese racconta di un       sacerdote significativo nella sua vita.  “Mi aiutò  a fare chiarezza sul mio futuro”                               L’amicizia con Papa Francesco:                                              “SIAMO DUE NONNI”

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  • «SE AVESSI SEGUITO le aspettative dei miei genitori, oggi forse sarei un prete». Inizia con una battuta, il racconto sui sacerdoti significativi nella sua vita, Lino Banfi, attore comico pugliese, noto ormai da diversi anni come il “nonno d’Italia”, complice una fortunata serie televisiva («Un medico in famiglia») in cui ha interpretato il personaggio di NONNO LIBERO.

  • «IN FAMIGLIA ERO L’UNICO dei figli a cui piaceva studiare e le possibilità di andare a scuola, parliamo di 80 anni fa, non erano molte. Entrare in Seminario era una modalità per poter studiare. E in quell’epoca avere un figlio sacerdote era un onore per la famiglia. Ecco che allora per Pasqualino Zagaria (vero nome dell’attore pugliese) all’età di 8/9 anni si aprirono le porte del Seminario.

  • «MI PIACEVA STUDIARE e nei 5 anni di Seminario ho potuto apprendere elementi di filosofia e teologia. Ma che quella non fosse la strada del giovane Pasqualino se ne accorse un suo amico di qualche anno più grande, don Francesco Fuzio. «Era più grande di me e avevamo instaurato un bel rapporto di amicizia. Fu lui a dirmi che la mia vera vocazione era un’altra:  QUELLA DI FAR RIDERE LA GENTE».

  • «AI TEMPI DEL SEMINARIO era tradizione mettere in scena rappresentazioni a Natale e nella Settimana Santa.      Anch’io partecipavo… Nonostante seguissi le battute del copione, vedevo che il pubblico rideva. Anche quando ho INTERPRETATO LA FIGURA DI GIUDA»

  • FU PROPRIO D. FUZIO, a parlare apertamente con Lino Banfi. «“Non è quella del sacerdozio la tua vocazione, ma di FAR RIDERE LA GENTE”, mi disse, aggiungendo “E poi non hai proprio la faccia da prete”. E aveva visto giusto….

  • UN INCONTRO IMPORTANTE, UN SACERDOTE capace di «dare una svolta alla mia vita. Ho avuto la fortuna di incontrare altri sacerdoti che hanno saputo consigliarmi al meglio». «Quando ho iniziato a fare televisione in uno dei nostri incontri mi disse… “visto che avevo ragione sulla tua vera vocazione?”.

  • IN FAMIGLIA LA FEDE è sempre stata presente. «I miei figli sono stati battezzati e ricevuto Comunione e Cresima. Ma se ne è occupata maggiormente mia moglie Lucia.       Ero presente alle cerimonie, ma confesso che oggi evito di entrare in chiesa quando c’è gente, perché mi riconoscono e la mia presenza rischia di essere un elemento di disturbo.   E non voglio creare distrazioni in momenti così importanti». 

  •     E ALLORA, dice sorridendo Lino Banfi, «rispetto al mio rapporto con Dio FACCIO I COMPITI A CASA”, cercando momenti di riflessione e di preghiera». Anche su questo punto «l’incontro con i sacerdoti nella mia vita è stato importante … «A 87 anni compiuti  posso dire che i sacerdoti hanno fatto la differenza per me.  Mi hanno aiutato a capirmi e a capire tante cose.  Figure che non dobbiamo perdere nella nostra società».

  • I MIEI INCONTRI CON PAPA FRANCESCO: per farlo ridere faccio il giullare” «L’ultima volta che ci siamo incontrati, gli ho chiesto di fare una fotografia nella quale lo tengo a braccetto. E gli ho detto: con questa foto voglio far ARRABBIARE i miei colleghi attori che non hanno mai fatto una fotografia     TENENDO SOTTO BRACCIO IL PAPA»

  • LINO BANFI RACCONTA CON GRANDE NATURALEZZA questo straordinario rapporto personale tra lui e papa Francesco. Ne parla come se raccontasse di un vecchio amico. ANCHE IL PAPA non ha mai mancato di dimostrare affetto verso il “NONNO D’ITALIAstandogli vicino nel momento più buio della su vita: LA MORTE DELLA MOGLIE LUCIA il febbraio scorso»In occasione dei funerali, il Pontefice ha voluto essere presente inviando una AFFETTUOSA LETTERA all’attore: «Raccogli l’eredità di fede e di bontà di tua moglie Lucia continuando a testimoniare la bellezza del vincolo di amore che vi ha tenuti uniti.

  • FINORA «HO INCONTRATO IL PAPA sette/otto volte. Telefono ai suoi segretari chiedendo di vederlo per parlargli di qualche iniziativa e qualche tempo dopo ricevo la telefonata di invito», spiega Banfi. «Parliamo di tutto, anche dei  GRANDI DISASTRI che lo preoccupano, ma in realtà cerco in  questi incontri di…FARLO RIDERE.    È proprio il mio obiettivo:  ESSERE IL GIULLARE che lo diverte e per qualche momento gli fa dimenticare …I PROBLEMI».

  • «UNA VOLTA PARLANDO DELLA PREGHIERA gli dissi che io utilizzo il METODO “ONLAINO”, giocando sul termine “ONLINE e inserendovi il mio nome». In questi incontri I DUE COETANEIentrambi quest’anno raggiungono gli 87 anniparlano davvero di tutto, incluse anche questioni personali o dubbi che Banfi sente di voler sottoporre al Pontefice.

  • «CERTO SONO PASSATO DAL PARLARE con un amico prete direttamente CON IL PAPA. Oggettivamente un grande salto», riconosce l’attore pugliese sorridendo e non volendo perdere IL GUSTO DELLA BATTURA. Ma quel rapporto che lo lega all’inquilino di Casa Santa Marta, è improntato davvero al rispetto e affetto profondo per Francesco. UNA AMICIZIA TRA “NONNI”, perché lo stesso Banfi ha voluto definire PAPA FRANCESCO     «IL NONNO DEL MONDO, L’ABUELO DEL MUNDO».

+++RISONANZE… MA CHE BELLA PAGINA... diciamo la verità …tra mille problemi e tragedie di questi giorni…     un racconto così fa …RESPIRARE UN PO anche noi.     GRAZIE, PAPA FRANCESCO, GRAZIE BANFI.   NONNI DEL MONDO. Ce ne fossero…Così! Che ne dite, amici? DV 3338890862  SITO: www.donvincenzoalesiani.it ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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