NEL VANGELO parli di un ragazzo “misterioso”: eri tu?

+++Dietro a Gesù veniva un ragazzo, coperto soltanto con un lenzuolo. Le guardie cercarono di prenderlo,  ma egli lasciò cadere il lenzuolo e scappò via nudo. (Mc 14,1.51.52)

  • Pietro era di casa nella tua famiglia? Raccontaci…Pietro liberato dal carcere andò verso la casa di Maria, madre di Giovanni detto anche Marco. Là si erano riuniti molti cristiani per pregare. Pietro bussò alla porta d’ingresso, e una ragazza che si chiamava Rode venne ad aprirgli. Essa riconobbe subito la voce di Pietro e per la gioia non pensò neppure di aprire la porta ma tornò indietro e riferì che Pietro era là fuori. Pietro continuava a bussare alla porta. Quando finalmente gli aprirono, videro che era proprio lui e rimasero sbalorditi.  (At. 12,12ss)

  • Eri molto giovane quando sei partito con Barnaba e Paolo

Bàrnaba e Saulo andarono nella città di Selèucia e si imbarcarono per Cipro. Arrivarono nella città di Salamina e si misero ad annunziare la parola di Dio nelle sinagoghe degli Ebrei. Avevano con loro anche Giovanni Marco che li aiutava. (Atti 13,5s)

  • Poi hai mollato tutto e sei tornato a casa…Perché?Paolo e i compagni lasciarono la città di Pafo e giunsero a Perge. Qui Giovanni si separò da loro per ritornare a Gerusalemme. (At.13,13)

  • Incostanza giovanile? Hai previsto le conseguenze?Paolo disse a Bàrnaba: «Ritorniamo a visitare i fratelli. Bàrnaba voleva prendere con sé anche Giovanni Marco.  Paolo invece era contrario, perché nel viaggio precedente si era staccato da loro e non li aveva più aiutati nella loro missione. Il disaccordo fu tale che alla fine si separarono: Bàrnaba prese con sé Marco e si imbarcò verso l’isola di Cipro; Paolo invece scelse Sila e partì. (At. 15,39s)

  • Ma poi come hai fatto a ritrovare la stima di Paolo? Fino a raccomandarti…Ti saluta Epafra, che è in prigione con me. Anche Marco, Aristarco, Dema e Luca, miei compagni di lavoro, ti salutano. (Filemone 24)    Aristarco, che è in prigione con me, e Marco, il cugino di Bàrnaba, vi mandano i loro saluti. Riguardo a Marco ricordatevi: se viene da voi, fategli buona accoglienza. (Col 4,10)

  • Addirittura in carcere ti vuole accanto: ha bisogno di te

Vieni presto da me. Porta con te anche Marco, perché mi sarà utile nel ministero.  (2Tim 4)

    Ti sei messo a servizio di Pietro: ti sentiva come figlio?

La comunità cristiana che abita in questa Babilonia vi saluta.   Anche Marco, mio figlio, vi saluta. Salutatevi a vicenda con un bacio fraterno. (1Pt 5,12ss)

  • Lui raccontava di Gesù e tu scrivevi…?Grazie al “tuo” vangelo, sei diventato caro anche a noi oggi: Ecco perché ci è caro San Marco: egli ci riporta il profilo di Cristo, visto da San Pietro. (Benedetto XVI)

Ps. Lasciatelo dire: ci sei anche simpatico,  perché sei stato un ragazzo normale. Entusiasta e  incostante come molti. E come spesso capita, anche tu  hai fatto bisticciare gli adulti, per colpa tua.  Ma poi ti sei deciso a crescere. Questo ci consola. E ci impegna: crescere si può.  Si deve. AIUTACI.

  • CRESCEREper aiutare a crescere

Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in  maniera degna della vocazione che avete ricevuto… Questo affinché non siamo  più come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi  vento di dottrina….  Al contrario, vivendo secondo  la verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui,  che è il capo, Cristo (Ef. 4,1ss)

  • Crescere significa essere disposti a sacrificarci?

Quanto a me, fratelli, da poco ero stato costretto a separarmi da voi, e già avevo un gran desiderio di rivedervi. Ero lontano materialmente ma non col cuore. Non riuscivo a sopportare quella situazione. Allora decisi di rimanere io solo ad Atene, e di mandare da voi Timoteo, nostro fratello nella fede. (1Ts.3,1s)

 I SANTI NON SONO “CADUTI DAL CIELO”

Anche tra santi ci sono contrasti, discordie…E questo a me appare molto consolante, perché vediamo che i santi non sono “caduti dal cielo”. Sono uomini come noi… La santità non consiste nel non aver mai sbagliato ma nella disponibilità a ricominciare.  E così Paolo, che era stato piuttosto aspro e amaro nei confronti di Marco, alla fine si ritrova con lui. Non è quindi il non aver mai sbagliato,     ma la capacità di riconciliazione e di perdono che ci fa santi.

(Benedetto XVI)

 CHE NE DITE, AMICI? DV 3338890862 SITO. www.donvincenzoalesiani.it ………………………………………………………………………

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *