LA  D I S A B I L I T À !?!     LA VENTUNESIMA REGIONE ITALIANA     Paola Severini Melograni* martedì 30 aprile 2024   Il 10% della popolazione vive una forma di disabilità.

  • Gli studenti con disabilità che frequentano le scuole italiane sono mila, il 4,1% degli iscritti – Da sabato scorso tre redazioni: sono tempestate da lettere colme di indignazione perché qualcuno ha dichiarato pubblicamente, che sarebbe auspicabile ripristinare nelle scuole le… CLASSI SEPARATE

  • LE “CLASSI DEGLI ASINI”...Qualcuno si è chiesto se fossero tornati i barbari; semplicemente io credo che i suddetti barbari abbiano necessità di ricevere una istruzione in merito.

  • La 21.ma regione italiana si chiama “DISABILITÀ”, Il 10% degli abitanti del nostro Paese VIVE UNA FORMA DI DISABILITÀ; di questi, 3 milioni sono considerati gravi. Per loro la scuola rappresenta la più importante occasione di socializzazione. Le famiglie italiane, che sono composte da circa 7 milioni di EROI INVISIBILI in attesa di diritti  sono i protagonisti di questa battaglia quotidiana.

  • MA SE UN DOLORE COSTANTE NON BASTASSE per rendere queste donne, le madri, e questi uomini, i padri, prigionieri della propria condizione, ora avviene che qualcuno si esercita nel tiranneggiarli proponendo un RITORNO INDIETRO nei diritti che, andando di questo passo, ci farebbe tornare alla… RUPE TARPEA.

  • SENECA IN “DE IRA” scriveva: «Soffochiamo i feti mostruosi e pure i nostri figli se nati minorati e anormali, li anneghiamo. Ma non è ira, è ragione separare gli esseri inutili da quelli sani».

  • LA CHIESA CATTOLICA OGGI accorda alle persone con disabilità la possibilità di godere dei sacramenti, tutti. Ed è stato un lungo percorso che ci emoziona e commuove ogni volta che lo viviamo insieme con loro.

  •  La Grande Rivoluzione, è incentrata sulla CONCEZIONE DELLA DIVERSITÀ COME RICCHEZZA, tante diversità che necessitano di divenire patrimonio comune..
  • IN ITALIA questo avvenne  a partire dalla scuola nel 1977 e dobbiamo essere orgogliosi di ricordare come il nostro Paese fu il primo ad abolire le scuole speciali  ...    

  • Queste poche righe vogliono dire GRAZIE, GRAZIE alle famiglie, GRAZIE agli insegnanti, grazie ai politici illuminati (ebbene sì, ci sono, esistono!), grazie agli uomini di cultura,  grazie ai primi veri insegnanti:    le bambine e i bambini con disabilità, i cui nomi andrebbero scolpiti nella pietra, come sono scolpiti nel cuore delle famiglie italiane. Direttore angelipress.com

  • RISONANZE: Si, questo “GRAZIE” merita davvero di essere ripetuto tante volte…e voi che ne dite, amici? dv 3338890862 SITO: donvincenzoalesiani.it ……………………………………………………………………………………..

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