Cari amici, questa mattina al risveglio mente e cuore sono stati inondati dal dolce pensiero di TRE GRANDI PERSONAGGI VISSUTI SECOLI FA MA ANCORA MAESTRI DI VITA PER NOI… UNA MADRE, MONICA che ha pianto e pregato per il figlio AGOSTINO che faceva fatica a convertirsi… ma rassicurata da un santo pastore S. AMBROGIO: “NON PUO’ ANDAR PERDUTO UN FIGLIO DI TANTE LACRIME” E così avvenne… OGNI ANNO ASPETTO questi giorni di fine Agosto per godermi pagine immortali di S. Agostino cominciando da questa delle Confessioni: un figlio convertito in dolce colloquio spirituale con la sua mamma…
PARLAVAMO SOLI
ERA ORMAI VICINO IL GIORNO IN CUI ELLA SAREBBE USCITA DA QUESTA VITA… Per tua disposizione misteriosa e provvidenziale, avvenne una volta che io e lei ce ne stessimo soli, appoggiati al davanzale di una finestra che dava sul giardino interno della casa che ci ospitava, là presso Ostia, dove noi, lontani dal frastuono della gente, dopo la fatica del lungo viaggio, ci stavamo preparando ad imbarcarci. PARLAVAMO SOLI CON GRANDE DOLCEZZA E, DIMENTICHI DEL PASSATO, ci protendevamo verso il futuro, cercando di conoscere la condizione eterna dei santi, quella vita cioè che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrò in cuore d’uomo (cfr. 1 Cor 2, 9). CE NE STAVAMO CON LA BOCCA ANELANTE VERSO L’ACQUA CHE EMANA DALLA TUA SORGENTE, da quella sorgente di vita che si trova presso di te. Tuttavia, Signore, tu sai che in quel giorno, mentre così parlavamo e, tra una parola e l’altra, questo mondo con tutti i suoi piaceri perdeva ai nostri occhi ogni suo richiamo, MIA MADRE MI DISSE: «FIGLIO, QUANTO A ME NON TROVO ORMAI PIÙ ALCUNA ATTRATTIVA PER QUESTA VITA. NON SO CHE COSA IO STIA A FARE ANCORA QUAGGIÙ E PERCHÉ MI TROVI QUI. QUESTO MONDO NON È PIÙ OGGETTO DI DESIDERI PER ME. C’ERA UN SOLO MOTIVO PER CUI DESIDERAVO RIMANERE ANCORA UN POCO IN QUESTA VITA: VEDERTI CRISTIANO CATTOLICO, PRIMA DI MORIRE. DIO MI HA ESAUDITO OLTRE OGNI MIA ASPETTATIVA, MI HA CONCESSO DI VEDERTI AL SUO SERVIZIO E AFFRANCATO DALLE ASPIRAZIONI DI FELICITÀ TERRENE. CHE STO A FARE QUI?». Non ricordo bene che cosa io le abbia risposto in proposito. Intanto nel giro di cinque giorni o poco più si mise a letto con la febbre. … vedendoci sconvolti per il dolore, disse: «SEPPELLIRETE QUI VOSTRA MADRE». Io tacevo con un nodo alla gola e cercavo di trattenere le lacrime. Mio fratello, invece, disse qualche parola per esprimere che desiderava vederla chiudere gli occhi in patria e non in terra straniera. ..Quindi rivolgendosi a me disse: «SENTI CHE COSA DICE?». E POCO DOPO A TUTTI E DUE: «SEPPELLIRETE QUESTO CORPO, DISSE, DOVE MEGLIO VI PIACERÀ; NON VOGLIO CHE VE NE DIATE PENA. SOLTANTO DI QUESTO VI PREGO, CHE DOVUNQUE VI TROVERETE, VI RICORDIATE DI ME ALL’ALTARE DEL SIGNORE». Quando ebbe espresso, come poté, questo desiderio, tacque. Intanto il male si aggrava ed essa continuava a soffrire. IN CAPO A NOVE GIORNI DELLA SUA MALATTIA, L’ANNO 56.MO DELLA SUA VITA, E 33.MO DELLA MIA, QUELL’ANIMA BENEDETTA E SANTA SE NE PARTÌ DA QUESTA TERRA.
- + Che ve ne pare? Non è splendida questa PAGINA? COSA SUGGERISCE?
- A UNA MAMMA preoccupata per i figli… ?
- A UN GIOVANE a un giovane ancora fuori strada?
- E A UN VERO PASTORE DI ANIME ?
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Rm12,1-2
Santa Monica è un esempio di questa lettura delle lodi, essa offrì preghiere e lacrime, proprio come fece Gesù e, fu esaudita. Il suo sacrificio fiorì nella sua santità e in quella del figlio. Penso che la santità non sia a solo beneficio di una persona ma Dio che dice: Siate santi perché Io Sono santo; chiama tutti a questa santità. Santità che vuol dire offrire la nostra vita a Dio perché Lui compia in noi la Sua Volontà. Quando un’anima decide di servirlo, questa anima non potrà vacillare: Dio è con lei con la luce del suo volto; questo dice il responsorio odierno. Santa Monica è la donna che il libro dei Proverbi elogia, questa è come una città che ha fondamenta salde, non vacilla ma, non pensiamo unicamente a una madre carnale, che è dedita alla sua famiglia e al suo benessere materiale, pensiamo a una madre spirituale che spende la sua vita per il bene dei figli che il Signore le dona di generare, poiché ci sono figli del seno e figli dello Spirito. È bello il frutto del seno per una donna, ma ancora migliore è quando viene concesso di generare nello spirito. Santa Monica è stata una e l’altra, perché ha generato nella carne, ma anche nello spirito e questo le è stato concesso perché si è sacrificata, ha dato sé stessa per la salvezza dell’anima del figlio. Si certo è madre di sant’Agostino, e per questo pensiamo sia più meritevole e santa, ma Dio non fa differenza di uomini e quando tu sei chiamata/o ad essere madre spiritualmente ti è dato di generare, molte volte nel silenzio e nel nascondimento, perché non c’è nessun vanto umano, ma una lode a Dio che, si degna di gradire il sacrificio della nostra vita in favore dei fratelli. La Chiesa è questa donna che il passo dei Proverbi elogia, la Chiesa non è un’entità astratta o una gerarchia che stà al di sopra di tutto e tutti, la Chiesa è una Madre, la Chiesa ha un anima di Madre, Essa è Colei che genera nello Spirito, ma ha bisogno di anime come quella di santa Monica che, ha sacrificato sé stessa per la salvezza del figlio. La Chiesa ha molti figli, ma questi figli hanno bisogno di donarsi per far si che la Madre abbia molti figli. Abbiamo l’amore e il desiderio di essere nella Chiesa anime che si sacrificano per il bene dei fratelli? Santa Monica può essere paragonata alla Chiesa che piange e supplica per la conversione dei figli lontani, siamo noi coscienti che è un nostro compito questo sacrificio? Siamo coscienti che il mondo si salva anche attraverso il nostro dono, anche del più nascosto e piccolo sacrificio, ma fatto e offerto a Colui che tutto può? Santa Monica ci sia di vero esempio e interceda presso il Signore per fare di noi madri che vengono esaudite in ciò che offrono e in ciò che pregano.