“Hai spezzato… le mie catene”

SIAMO LIBERI O SCHIAVI ?

UN GIOVANE DOMANDA

Caro Don Orione,  Sono le  6 del mattino di  una domenica nebbiosa e triste. Sono appena rientrato da una delle mie  notti da sballo. Provo a scriverti due righe. Con i crampi allo stomaco e la morte nel cuore. Vedi, Don Orione, io non sono nelle condizioni di quei poveri  ragazzi che tu hai salvato nel terremoto della Marsica, dando loro  una casa, un pane, un mestiere, una sistemazione nella vita. Io sono già sistemato. Fin troppo. Ho solo  30 anni  e già rivesto ruoli  di responsabilità in ditta. Non mi mancano  prestanza fisica e intelligenza pratica. E soprattutto  una famiglia  benestante alle spalle. Tutto ciò mi  permette un alto  tenore  di vita. E  notti “brave” che puoi immaginare e di cui mi vergogno… Ma sotto la mia apparenza brillante,  nascondo un dramma che mi sta uccidendo. Da tempo faccio uso di  sostanze stupefacenti. Solo così riesco a stare all’altezza delle situazioni. Forte. Sempre sorridente. Ma dentro sono a pezzi. E la solitudine mi divora. Non mi mancano certo le ragazze. Ma  non sono sicuro se amano  me o … la mia fuoriserie!  Credo in Dio ma non sono praticante. I miei impegni lavorativi non me lo permettono. Almeno così mi giustifico. Lui solo però  conosce le  mie lacrime segrete. Rimandate in gola con  una dose di cocaina… Don Orione, cosa posso fare per uscire da questo tunnel di morte? Per  spezzare queste catene vellutate? Ho paura di non farcela. E di cominciare a  cercare insensate soluzioni finali… Stamattina, per la prima volta,  tornando a casa dopo un’altra notte balorda, ho fermato  la macchina su un  ponte dell’autostrada. Per pochi secondi,  ho  guardato giù nel vuoto!  Attratto e terrorizzato…Mi perdoni e preghi per me – Roberto, stanco di recitare.

  • DON ORIONE RISPONDE 

Caro Roberto Ti ringrazio per avermi confidato il tuo segreto. Il Signore sa quante volte, sostenuto dalla sua grazia,  ho potuto “raccogliere pericolanti debolezze e miserie e porle sull’altare…”    E oggi  metto te, nella santa Messa. Ma permettimi anche una parola, sincera e forte. Da vero amico e padre nel Signore. Ne ho incontrati tanti di ragazzi come te,  che avevano preso  una brutta strada.  Con l’aiuto del Signore, molti hanno cambiato vita. Ma occorre volerlo. Seriamente. E veniamo a noi. Visto che sei intelligente, ho pensato di sottoporre alla tua attenzione alcune frasi  di una lettera di S. Paolo ai cristiani della Galazia. Che erano partiti bene, accogliendo con gioia  il  vangelo. Ma poi, in poco tempo, trascinati da cattivi maestri, si erano allontanati dalla retta via. E’ un poco la tua storia, non ti pare?  Quando si è liberi? Quando si può disporre di molti soldi per i propri comodi o quando si è in grado di disporre della propria vita per farne dono agli altri? E’ libero solo chi sa amare  e servire. E’  il segreto della gioia pulita. Senza sballi e  volta stomaco. Se non ti offendi, ti aiuterò con qualche domanda …

  • ATTINGENDO ALLA SORGENTE  

Ti pare giusto abbandonare i valori cristiani per seguire l’andazzo del “così fan tutti”? Mi meraviglio di voi! Dio vi ha chiamati a ricevere la sua grazia donatavi per mezzo di Cristo, e voi gli voltate così presto le spalle per ascoltare un altro messaggio di salvezza. In realtà, un altro non c’è. Ricerco forse l’approvazione degli uomini o quella di Dio? Cerco forse la popolarità? Se cercassi di piacere agli uomini non sarei servitore di Cristo.(Gal. 1,6ss)

  • Hai qualche persona prudente con cui confrontarti? O vuoi essere un cristiano “fai da te”? Andai di nuovo a Gerusalemme in  compagnia di Barnaba, portando con me anche Tito. Esposi loro il vangelo che io  predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più  ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso  invano… (2,2s)
  • Ma quanto spendi in una notte “brava”? Ma e i poveri? Quelli che hanno autorità riconobbero che Dio aveva affidato a me l’incarico di annunziare la parola di Cristo tra i non Ebrei e trovandosi d’accordo con noi, strinsero fraternamente la mano a me e a Bàrnaba..  Ci raccomandarono soltanto di ricordarci dei poveri della chiesa di Gerusalemme. E questo ho sempre cercato di farlo.(2,6ss)
  • Hai 30 anni: non è ora di una fede adulta ? Sono stato crocifisso con Cristo.  Non sono più io che vivo: è Cristo che vive in me. La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me.  (2,19ss)
  • Eri un bravo ragazzo…come hai potuto farti incantare così dal denaro e dal  successo ? O stolti Galati, chi vi ha incantati? Eppure Cristo e la sua morte in croce vi sono stati annunziati con la massima chiarezza!  Eravate partiti bene; chi vi ha fatto inciampare sulla via della verità?  Siete proprio così sciocchi?  Avete dunque fatto invano tante esperienze?
  • Non capisci che certi “amici” non cercano il tuo vero bene? Cosa posso fare per te? Ora invece sono diventato vostro nemico perché vi ho detto la verità?  Quegli altri invece sono pieni di premure per voi, ma le loro intenzioni non sono buone. Figli miei, per voi io soffro di nuovo i dolori del parto, finché non sarà chiaro che Cristo è in mezzo a voi.  In questo momento vorrei essere tra voi e potervi parlare con un tono di voce diverso. Non so più che fare per voi! (4,16s)
  • Ma che tipo di libertà è la tua? Non è ora di imparare ad amare  e servire il prossimo?  Cristo ci ha liberati per farci vivere effettivamente nella libertà. State dunque saldi in questa libertà e non ritornate ad essere schiavi.  Fratelli, Dio vi ha chiamati alla libertà! Ma non servitevi della libertà per i vostri comodi. Anzi, lasciatevi guidare dall’amore di Dio e fatevi servi gli uni degli altri.  (5,1ss)
  • Sei a un bivio della tua vita: vuoi lasciarti guidare dall’egoismo o dallo Spirito di Gesù?  Ascoltatemi: lasciatevi guidare dallo Spirito e così non seguirete i desideri del vostro egoismo.  L’egoismo ha desideri contrari a quelli dello Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari a quelli dell’egoismo. Tutti possiamo vedere quali sono i risultati dell’egoismo umano: immoralità, corruzione e vizio, litigi, ubriachezze, orge e altre cose di questo genere. Lo Spirito invece produce: amore, gioia, pace, comprensione, cordialità, bontà, fedeltà,  mansuetudine, dominio di sé. Lasciamoci guidare dallo Spirito. (5,16ss )
  • Perché continuare a giocare con la vita? Non è ora di cominciare a fare un pò di bene? Se qualcuno pensa di essere importante, mentre invece non è nulla, inganna se stesso. Ciascuno rifletta sul suo modo di vivere …Non fatevi illusioni: con Dio non si scherza! Ognuno di noi raccoglie quel che ha seminato. Chi vive nell’egoismo, raccoglie morte. Chi vive nello Spirito di Dio, raccoglie vita eterna. Non stanchiamoci di fare il bene perché, a suo tempo, avremo un buon raccolto. Così dunque, finché ne abbiamo l’occasione, facciamo del bene a tutti, ma soprattutto ai nostri fratelli nella fede. (6,1ss)
  • Dove trovare la forza? Io la trovavo in un grande crocifisso che “riempiva” la mia cameretta. Io invece voglio vantarmi soltanto di questo: della croce del nostro Signore Gesù Cristo, poiché egli è morto in croce, il mondo è morto per me e io sono morto per il mondo. Essere una nuova creatura è ciò che importa.  Dio doni pace e misericordia a quelli che seguono questa norma, a loro e a tutto il vero popolo di Dio. (6,14s)
  • LA MIA ESPERIENZA Accogliendo un orfano, promisi di fargli da madre. Ma lui doveva cambiare condotta. …Però tu, venendo qui, mi devi fare una promessa. Senti, caro Baldassarre, per venire qui tu devi cambiare condotta. Io non voglio fare di te, né un prete né un frate, ma un bravo giovane, onesto, virtuoso, fervoroso nella vita dello spirito cristiano. Ogni miglior avvenire ti sarà serbato, se tu, che oggi cominci a comprendere, ti metterai con  generosità di animo per questa via, e lascerai che,  come ti ho accolto e riparato un giorno dai geli e dalle nevi nelle prime baracche di piazza Torlonia, così ti guidi e di difenda ora da altri venti e da altre tempeste, o caro mio Baldassarre!  Guardati attorno, o caro Baldassarre: non vedi che non hai più nessuno? Ma la Divina Provvidenza e Don Orione ci sono ancora per te, e ci saranno sempre, se tu lo vuoi. Tu dovrai lottare per diventare buono, ma io ti aiuterò come se fossi tua madre, e Dio ti aiuterà! Scr. 42,138
  • A un altro giovane chiesi di lasciare certe compagnie… Don Orione non vorrà mai avvelenare le piaghe, ma le vuole lenire con l’olio del buon samaritano.  Tu non puoi andare avanti così …Hai bisogno di pregare, di confessarti e di comunicarti almeno ogni mese per mantenerti umile e onesto e preservarti dallo spirito mondano e licenzioso. Ancora ti raccomando di lasciare certi posti e di separarti da alcuni tuoi compagni la cui compagnia non è affatto conveniente per te, per le ragioni che tu comprendi. È una risoluzione che devi fare, una risoluzione forte… tu devi voltar pagina: Iddio sarà con te e ti aprirà innanzi un orizzonte di felicità e di benedizioni. Scr. 47,218
  • L’Eucaristia può strappare i giovani dalla droga Quale metodo terapeutico o medicina potevo loro proporre? Nessuna pastiglia dona la gioia di vivere e la pace nel cuore! Ho proposto loro ciò che mi ha ridato fiducia e speranza tante volte: la Misericordia di Dio e la preghiera eucaristica …L’Eucaristia non si capisce con la testa, ma si sperimenta nel cuore. Se fiducioso ti inginocchi dinanzi a Lui, senti che la sua umanità presente nell’ostia consacrata risveglia l’immagine di Dio in te che torna a risplendere!  I giovani con i quali vivo da ventidue anni sono stati per me, religiosa, la testimonianza viva che l’Eucaristia è veramente presenza viva del Risorto, e che anche la nostra vita morta, entrando nella sua, risorge (Sr. Elvira Petrozzi)

  • «SE LO VUOI TU, GESÙ,  LO VOGLIO ANCH’IO» A Sassello, il 29 ottobre 1971 nasce Chiara Badano.  Chiara di nome e di fatto, intelligente e volitiva, vivace, viene educata dalla mamma a parlare con Gesù e a dirgli «sempre sì».  Chiara è una ragazzina normale: è docile alla grazia e al disegno di Dio su di lei, che le si svelerà a poco a poco. Dai suoi quaderni  delle elementari traspare la gioia nello scoprire la vita: è una bambina felice. Nel giorno della prima Comunione riceve in dono il libro dei Vangeli. Sarà per lei un «magnifico libro» affermerà: «Come per me è facile imparare l’alfabeto, così deve esserlo anche vivere il Vangelo!». Entra come Gen nel Movimento dei Focolari e vi coinvolge i genitori. Da allora la sua vita sarà tutta nella ricerca di «mettere Dio al primo posto». Prosegue gli studi fino al Liceo classico, quando a 17 anni, all’improvviso un lancinante spasimo alla spalla svela un osteosarcoma, dando inizio a un calvario che durerà circa tre anni. Appresa la diagnosi, Chiara subito rimane assorta in silenzio, ma dopo soli 25 minuti dalle sue labbra esce il sì alla volontà di Dio. Ripeterà spesso: «SE LO VUOI TU, GESÙ, LO VOGLIO ANCH’IO». Non perde il suo luminoso sorriso; affronta cure dolorose e trascina nello stesso Amore chi l’avvicina. Rifiutata la morfina perché le toglie lucidità, dona tutto per la Chiesa …, Ripete:Non ho più niente, ma ho ancora il cuore e con quello posso sempre amare”.   La cameretta, in ospedale a Torino e a casa, è luogo di incontro, di apostolato: è la sua chiesa. Alla mamma che le chiede se soffre molto risponde: «Gesù mi smacchia con la varechina anche i puntini neri e la varechina brucia. Così quando arriverò in Paradiso sarò bianca come la neve».  IL il male avanza: «SE LO VUOI TU, GESÙ, LO VOGLIO ANCH’IO». Chiara si prepara all’incontro: «E’ LO SPOSO CHE VIENE A TROVARMI», e sceglie l’abito da sposa, i canti e le preghiere per la “sua” Messa dove «nessuno dovrà piangere!». E lo «Sposo» viene a prenderla all’alba del 7 ottobre 1990. E’ il giorno della Vergine del Rosario. Queste le sue ultime parole:  Mamma, sii felice, perché io lo sono. Ciao”.  

PARLIAMONE TRA NOI…

  1. Ti piace il ritmo e lo stile di vita che ci sta imponendo la società contemporanea?  Quali sono i vantaggi?  E quali le… perdite?
  2.  Ci sentiamo schiavi o liberi? Perché un giovane a cui non manca niente, si sente così male da rischiare di farla finita?
  3. Secondo te, cosa è la libertà e chi è veramente libero?                 

donalesiani@gmail.com

One comment

  1. PRIMO MAZZOLARI

    “Signore, non ne posso più:
    la mia resistenza è agli estremi,
    la mia fede viene meno
    sotto le prove che incalzano.
    Non comprendo più niente.
    Ma per sostenere in pace
    e rimanere vicino a chi soffre
    non è necessario comprendere.

    Non mi abbandonare, Signore,
    tu che mi conosci e sai tutto di me
    e di questo mio povero cuore di carne.

    Tienimi su il cuore,
    e aiutami a superare l’angoscia
    che spesso il male mi dà.

    Rinsaldami la certezza
    che niente va perduto
    del nostro patire perché è tuo
    e ti appartiene
    meglio di qualsiasi cosa nostra.

    Aiutami a credere
    che la tua misericordia
    sta universalmente preparando
    una giornata più buona a tutti.”

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