S. FRANCESCO    SAVERIO

 MISSIONARIO NELLE INDIE 

 Guai a me se non predico il Vangelo!

 

+ S. FRANCESCO SAVERIO,  Missionario in India e Giappone  Studente a Parigi conobbe sant’Ignazio di Loyola e fece parte del nucleo di fondazione della Compagnia di Gesù. E’ il grande missionario dell’epoca moderna. Portò il Vangelo a contatto con le grandi culture orientali. Nei suoi viaggi missionari   toccò l’India, il Giappone, e morì mentre si accingeva a diffondere il messaggio di Cristo nell’immenso continente cinese. E tutto questo in soli 10 anni…Morì a soli 46 anni…  Ai suoi compagni dell’ università di Parigi scriveva:

+ Abbiamo percorso i villaggi dei neòfiti, che pochi anni fa avevano ricevuto i sacramenti cristiani. Questa zona non è abitata dai Portoghesi, perché estremamente sterile e povera, e i cristiani indigeni, privi di sacerdoti, non sanno nient’altro se non che sono cristiani. NON C’È NESSUNO CHE CELEBRI LE SACRE FUNZIONI, nessuno che insegni loro il Credo, il Padre nostro, l’Ave e i Comandamenti della legge divina. Da quando arrivai qui NON MI SONO FERMATO UN ISTANTE; percorro con assiduità i villaggi, amministro il battesimo ai bambini che non l’hanno ancora ricevuto. I FANCIULLI POI NON MI LASCIANO NÉ DIRE L’UFFICIO DIVINO, NÉ PRENDERE CIBO, NÉ RIPOSARE fino a che non ho loro  insegnato qualche preghiera; allora ho cominciato a capire che a loro appartiene il regno dei cieli.Perciò, non potendo senza empietà respingere una domanda così giusta, a cominciare dalla confessione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, INSEGNAVO LORO IL SIMBOLO APOSTOLICO, IL PADRE NOSTRO E L’AVE MARIA. Mi sono accorto che sono molto intelligenti e, se ci fosse qualcuno a istruirli nella legge cristiana, non dubito che diventerebbero ottimi cristiani. Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani SOLAMENTE PERCHÉ MANCA CHI LI FACCIA CRISTIANI. Molto spesso mi viene in mente di PERCORRERE LE UNIVERSITÀ D’EUROPA, SPECIALMENTE QUELLA DI PARIGI, e di METTERMI A GRIDARE QUA E LÀ COME UN PAZZO E SCUOTERE COLORO CHE HANNO PIÙ SCIENZA CHE CARITÀ                Oh! se costoro, come si occupano di lettere, così si dessero pensiero anche di questo, onde poter RENDERE CONTO A DIO DELLA SCIENZA E DEI TALENTI RICEVUTI! In verità moltissimi di costoro, turbati a questo pensiero, dandosi alla meditazione delle cose divine, si disporrebbero ad ascoltare quanto il Signore dice al loro cuore e, MESSE DA PARTE LE LORO BRAME E GLI AFFARI UMANI, SI METTEREBBERO TOTALMENTE A DISPOSIZIONE DELLA VOLONTÀ DI DIO. GRIDEREBBERO CERTO DAL PROFONDO DEL LORO CUORE: «SIGNORE, ECCOMI; CHE COSA VUOI CHE IO FACCIA?» (AT 9, 6). MANDAMI DOVE VUOI, MAGARI ANCHE IN INDIA…

UNA DOMENICA DI DON ORIONE …IN BRASILE

“È DALL’8 SETTEMBRE CHE PREDICO IN PORTOGHESE;  ieri che era domenica, ho predicato più volte; ho detto due Messe, dove giunsi alle dodici e mezzo, in un paese ove NON C’È SACERDOTE. TUTTA LA GENTE STAVA ASPETTANDOMI  e, quando mi videro comparire, si misero a SVENTOLARE I FAZZOLETTI PER LA GIOIA.  Erano là ad aspettare da tutta la mattina, povera gente!   E la loro chiesa è uno squallore E MI VENNE DA PIANGERE, e sull’altare ho giurato ancora una volta al Signore di essere un buon sacerdote, vedendo tutta la fede di quel popolo abbandonato.  La chiesa era “cheia” (piena), e hanno cantato, ed io a quei canti PIANGEVO DI AMORE A DIO E ALLE ANIME, e di dolore nel vedere quel popolo senza sacerdote che BATTEZZASSE I LORO BAMBINI, che confortasse i loro malati, che benedicesse LE TOMBE dei loro morti! HO FATTO IL VANGELO, HO FATTO I BATTESIMI, HO FATTO LE PUBBLICAZIONI DI MATRIMONIO, HO ACCOLTO I LORO FANCIULLI, E VISTO I LORO MALATI! Mi hanno detto SE ALMENO PER I SANTI E PER I MORTI POTRANNO AVERE UNA MESSA! Spero, o io o alcuno di noi, di andarvi. Cari miei figli, qui la nostra messe delle spighe d’oro abbonda ogni dì più, e il campo del lavoro, il campo della carità, delle anime, si allarga, ma le braccia sono poche!  FATE PRESTO A FORMARVI, FATE PRESTO A CRESCERE, FATE PRESTO A VENIRE” (Mar de Espanha, 17 Ott. 1921) RIRISONANZE: 

+ Cari amici,  dove  trovavano questi due SANTI la forza e l’entusiasmo per voler annunciare il Vangelo cosi? E noi e le nostre comunità,  come siamo messi in questo senso?   BUON CAMMINO DI AVVENTO CON MARIA …IMMACOLATA!       

  donalesiani@gmail.comwww.sanbiagiofano.it         

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