S A N T I   G I O V A N I…

CHE HANNO FATTO      DEL VANGELO            IL CENTRO DELLA       PROPRIA ESISTENZA

  • CARI AMICI, mi pare bello in questo mese di Maggio,  oltre ai CINQUE SABATI DEDICATI ALLA MADONNA, rivisitare alcune figure di SANTI GIOVANI…Hanno tanto da dirci soprattutto oggi.  BUON MESE di Maggio con MARIA E I SANTI GIOVANI!!!
  • Le loro storie dimostrano che “TUTTI SIAMO CHIAMATI AD ESSERE SANTI” vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova». Tra di essi molti giovani, che si sono trovati a vivere la propria fede in situazioni difficili, spesso nel segno della malattia.   La testimonianza resa nella sofferenza, altro non è che il culmine di un cammino partito da lontano e coltivato giorno dopo giorno.  Ognuno di loro ha vissuto il Vangelo nella propria quotidianità: chi nello sport, chi nella musica, chi in oratorio, chi nella consacrazione. A unirli, è la scelta di mostrare al mondo il cuore autentico della vita… essi hanno permesso a Dio di plasmare in loro «quel mistero personale che può riflettere GESÙ CRISTO nel mondo di oggi».

CARLO  ACUTIS…

E LA SUA AUTOSTRADA VERSO IL CIELO

  • Una vita breve, trascorsa fra la passione per le tecnologie e il forte desiderio di assistere coloro che più ne avevano bisogno. La storia di Carlo Acutis, adolescente milanese morto a soli 15 anni per una grave forma di leucemia, non è troppo diversa da quella di molti altri ragazzi della sua età. Scuola, libri, uscite con gli amici, ma anche qualcosa di speciale:  UNO STRAORDINARIO TALENTO PER L’INFORMATICA, per i segreti della rete normalmente accessibili per chi impiega anni di studio.
  • C’era qualcosa di speciale in Carlo UN’AMICIZIA SALDA, FORTE CON GESÙ. Un legame speciale che lo accompagnava nelle sue giornate, intrise della gioia e l’allegria caratteristiche della sua età. Sentimenti che riversava anche nei suoi impegni civili, nel volontariato presso i senzatetto e, allo stesso tempo, nel rapporto con i suoi amici e nella sua sconfinata creatività tecnologica. Grazie al suo talento, riusciva a sviluppare programmi, montaggi video, giornali scolastici ottenendo risultati eccezionali per un ragazzo così giovane. Ma c’era anche qualcos’altro, di ben più importante.
  • ERA L’EUCARISTIA LA SUA TAPPA FONDAMENTALE,  momento in cui, poteva sentirsi vicino a Gesù. La comunione era per lui, “UN’AUTOSTRADA VERSO IL CIELO”.  Carlo non ha sconfitto il suo male, ma nemmeno il male ha sconfitto lui.   “C’È CHI STA PEGGIO DI ME”, ripeteva ai medici, che gli chiedevano se stesse soffrendo, forte del principio incrollabile, che aveva sempre accompagnato la sua vita: “LA NOSTRA META DEVE ESSERE L’INFINITO.   L’infinito è la nostra patria. DA SEMPRE SIAMO ATTESI IN CIELO”. 15 ottobre 2006 Carlo percorse quell’autostrada, lasciando dietro di sé un vuoto difficile da colmare, se non con l’amore che la sua vita, breve e straordinaria, aveva contribuito a insegnare.
  • L’AUTOSTRADA   PER  IL  CIELO… “Voleva che le persone capissero      l’importanza dell’Eucarestia”
  • +++LA MAMMA DI CARLO: “Riceviamo testimonianze di persone che si sono convertite o riavvicinate alla fede dopo tanti anni … È qualcosa di straordinario. Vedo i frutti di ciò che ha fatto, pur avendo vissuto soltanto 15 anni”. Lo racconta Antonia Salzano, la mamma di Carlo Acutis dichiarato venerabile da Papa Francesco: “Se facevamo un viaggio, la sua preoccupazione era trovare una chiesa vicino all’albergo” Riceviamo email da ogni angolo del pianeta. La decisione del Papa è stata motivo di consolazione per tutti coloro che, giovani o educatori, si rifanno a Carlo come modello per evangelizzare.                                           
  •  Come è nato in Carlo questo trasporto per l’Eucarestia?  Ha iniziato a fare la Comunione a 7 anni. Da allora, non ha mai mancato all’appuntamento quotidiano con LA MESSA e un pochino di ADORAZIONE EUCARISTIA PRIMA O DOPO LA CELEBRAZIONE.  Questo amore per l’Eucarestia, che lui chiamava “LA MIA AUTOSTRADA PER IL CIELO”, lo ha portato ad essere presente nella vita parrocchiale. Carlo diceva che si fanno file chilometriche per assistere a un concerto o a una partita di calcio, MA DAVANTI AI TABERNACOLI C’È IL VUOTO.    CARLO CI TENEVA CHE LE PERSONE CAPISSERO QUESTO DONO IMMENSO. DIO È CON NOI, E QUESTO DEVE ESSERE MOTIVO DI FELICITÀ E SPERANZA PER TUTTI”
  • RISONANZE PERSONALI:  che meraviglia di giovane… che ha saputo conciliare mirabilmente INTERNET ED EUCARISTIA !???  CHE NE DITE?———————————————————————————————————–donalesiani@gmail.com   – donvincenzoalesiani.it – 333.8890.862

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