SANDRA  SABATTINI

la fidanzata Beata

  • «NON È MIA QUESTA VITA che sta evolvendosi ritmata da un regolare respiro che non è mio, allietata da una serena giornata che non è mia. Non c’è nulla a questo mondo che sia tuo. Sandra, renditene conto! È tutto un dono su cui il “Donatore” può intervenire quando e come vuole. Abbi cura del regalo fattoti, rendilo più bello e pieno per quando sarà l’ora».
  • QUELLA DI SANDRA SABATTINI è un esempio di santità straordinariamente quotidiana. «SCELGO TE E BASTA» un’altra delle fulminanti frasi della giovane riminese, che abbracciando Dio, non si è però chiusa in se stessa bensì si è aperta al mondo, a cominciare da povertà, indigenza, fragilità, società malata.
  • NATA A RICCIONE IL 19 AGOSTO 1961, Sandra a 12 anni incontra Oreste Benzi e la comunità “Papa Giovanni XXIII; due anni dopo partecipa ad un soggiorno per adolescenti sulle Dolomiti con disabili gravi, dal quale ritorna con le idee chiare: «Ci siamo spezzati le ossa, ma quella è gente che io non abbandonerò mai».
  • SI SPENDE NEL SERVIZIO PER I DISABILI e per i tossicodipendenti... Nel 1980 si iscrive alla facoltà di medicina all’Università di Bologna: uno dei suoi sogni è di essere medico missionario in Africa. Fidanzata con Guido Rossi dall’agosto 1979, anch’egli membro della Papa Giovanni, vivono una relazione improntata ad un amore tenero e casto, ALLA LUCE DELLA PAROLA.
  • «OGGI C’È UN’ INFLAZIONE DI BUONI CRISTIANI, mentre il mondo HA BISOGNO DI SANTI». Protesa verso una “scelta radicale” di vita, nell’estate del 1981 inizia la condivisione con i ragazzi tossicodipendenti nel centro di ascolto attraverso i colloqui, e all’interno delle comunità di recupero. Amante della corsa e del canto, Sandra si assume tanti impegni, tutti vissuti nella chiarezza dell’unica scelta: «SIGNORE…SCELGO TE E BASTA». La presenza viva di Gesù è il fondamento della sua vita, dalla preghiera alla fraternità e la condivisione con i poveri.
  • IL 29 APRILE 1984 SANDRA VIENE INVESTITA da un’auto mentre si reca a un evento dell’associazione. Muore all’ospedale Bellaria di Bologna il 2 maggio. «La figura di Sandra può essere segnalata come icona attraente della SANTITÀ DELLA PORTA ACCANTO, la santità di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio”
  • A SANDRA È BASTATA UNA VITA ORDINARIA, tessuta di fede viva, sostenuta da preghiera intensa, spesa nel fedele compimento del proprio dovere, punteggiata da piccoli gesti di amore in una appassionata amicizia CON CRISTO “POVERO E SERVO“, in un servizio infaticabile a favore dei poveri. UNA VOLTA INCONTRATO GESÙ, lei non ha più potuto fare a meno di AMARLO, di puntare su di LUI, di vivere per LUI, nella CHIESA».
  • RISONANZE: IL DIARIO DI SANDRA La giovane riminese ha lasciato degli scritti in alcuni fogli, su pezzetti di carta, nei diari scolastici. A 17 anni scrive: «Dire: sì, Signore, scelgo i più poveri, ora è troppo facile, se poi tutto resta come prima. NO, ORA DICO: SCELGO TE E BASTA». «LA SUA VITA PROFUMA DI VANGELO e noi abbiamo scelto definitivamente IL SIGNORE?…E la nostra vita quotidiana PROFUMA DI VANGELO?—————————————————————-donalesiani@gmail.com

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