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FESTA DELL’IMMACOLATA 2021… COL CUORE DI MARIA!
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CUORE IN ASCOLTO Lc 2,49 Ed egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?”. Ma essi non compresero le sue parole.
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CUORE DISPONIBILE Lc 1,38 Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.
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CUORE CONTEMPLATIVO Lc51 Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore.
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CUORE GRATO Lc 1,46“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva
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CUORE OBBEDIENTE Lc 2,22 Quando venne il tempo della purificazione secondo la Legge di Mose, portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore
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CUORE SOLLECITO Lc 1,39 In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussulto nel grembo.
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CUORE TRAFITTO DAL DOLORE Lc 2,34 “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di addizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. A te una spada trafiggerà l’anima
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CUORE FEDELE AI PIEDI DELLA CROCE Gv 19,25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala.
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CUORE DI MADRE VERSO TUTTI 19,26 Gesù vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”. E il discepolo la prese nella sua casa
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CUORE PIENO DI SPIRITO SANTO Atti 1,14; 2,4 Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù… ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo….
+++++++++++++ DANTE ALIGHIERI – PARADISO C. XXXIII
«VERGINE MADRE, FIGLIA DEL TUO FIGLIO,
UMILE E ALTA PIÙ CHE CREATURA,
TERMINE FISSO D’ETERNO CONSIGLIO,
TU SE’ COLEI CHE L’UMANA NATURA
NOBILITASTI SÌ, CHE ‘L SUO FATTORE
NON DISDEGNÒ DI FARSI SUA FATTURA.
NEL VENTRE TUO SI RACCESE L’AMORE
PER LO CUI CALDO NE L’ETERNA PACE
COSÌ È GERMINATO QUESTO FIORE.
QUI SE’ A NOI MERIDÏANA FACE
DI CARITATE, E GIUSO, INTRA I MORTALI,
SE’ DI SPERANZA FONTANA VIVACE.
DONNA, SE’ TANTO GRANDE E TANTO VALI,
CHE QUAL VUOL GRAZIA ED A TE NON RICORRE,
SUA DISÏANZA VUOL VOLAR SANZ’ALI.
LA TUA BENIGNITÀ NON PUR SOCCORRE
A CHI DOMANDA, MA MOLTE FÏATE
LIBERAMENTE AL DIMANDAR PRECORRE.
IN TE MISERICORDIA, IN TE PIETATE,
IN TE MANIFICENZA, IN TE S’ADUNA
QUANTUNQUE IN CREATURA È DI BONTATE».
LA MADRE – Ungaretti
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E IL CUORE QUANDO D’UN ULTIMO BATTITO Avrà fatto cadere il muro d’ombra, Per condurmi, Madre, sino al Signore, Come una volta MI DARAI LA MANO. IN GINOCCHIO, DECISA, Sarai una statua di fronte all’Eterno, Come già ti vedeva Quando eri ancora in vita. Alzerai tremante le vecchie braccia, come quando spirasti dicendo: MIO DIO, ECCOMI. E SOLO QUANDO M’AVRÀ PERDONATO, Ti verrà desiderio di guardarmi. Ricorderai d’avermi atteso tanto E AVRAI NEGLI OCCHI UN RAPIDO SOSPIRO.
N’AVE MARIA (Trilussa)
- QUAND’ERO RAGAZZINO, mamma mia me diceva: “Ricordati fijolo, quando te senti veramente solo TU PROVA A RECITÀ N’ AVE MARIA l’anima tua da sola spicca er volo e se solleva, come pe’ maggia”.
- ORMAI SO’ VECCHIO, er tempo m’è volato; da un pezzo s’è addormita la vecchietta, MA QUER CONSIJO nun l’ho mai scordato. Come me sento veramente solo, io prego la Madonna benedetta E L’ANIMA DA SOLA PIJA ER VOLO!
D O N O R I O N E
AL SANTUARIO DELLA “GUARDIA”
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Sono un povero pellegrino che cerco luce e amore e vengo al Santuario col rosario in mano. Vengo a cercarle luce e amore di Dio e delle anime! Vengo a Lei per non perdermi, dopo esser passato tra profondità, abissi, oscurità di spirito… Vengo a Lei e sento sopra di me un’alta pace: vedo il suo manto distendersi su tutte le tempeste e una serenità inoffuscabile mi avvolge e penetra. E in questa luce inebriante mi spoglio dell’uomo vecchio e amo .
- VERGINE DEL SILENZIO,
che ascolti la parola e la conservi, donna del futuro, aprici il cammino. Silenzio di chi vigila, silenzio di chi attende, silenzio di chi scopre una presenza.
- Silenzio di chi dialoga, silenzio di chi accoglie, silenzio di chi vive in comunione. Silenzio di chi è povero, silenzio di chi è semplice, silenzio di chi ama ringraziare.
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PARLI@MONE: quale aspetto del cuore di Maria ci colpisce di più e vorremmo imitare? ___________donalesiani@gmail.com
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Questo è uno scritto pubblicato nel 2005 all’interno de “Il poema della croce” , ma soprattutto in quanto la poetessa durante la sua vita è stata allontanata dai figli per disturbi psichici e… L’IMMAGINE DELLA MADONNA che presenta
è quella di una madre che soffre,
un topos che si accompagna alla nuova idea che la croce interrompe il contatto tenero tra madre e figlio
perché Maria è, come dice Dante, figlia del Suo figlio, perciò Gesù l’abbraccia come padre in eterno.
Ecco dunque la poesia di A. MERINI:
“La Madre,
quella che come me
mangiò la terra del manicomio credendola pastura divina,
quella che si legò ai piedi del figlio
per essere trascinata con lui sulla croce e ne venne sciolta
perché continuasse a vivere nel suo dolore.
Maria venne lasciata libera di vedere
la disfatta di tutto il suo grande pensiero.
Ed ecco che Dio dalla croce guarda la madre,
ed è la prima volta che così crocifisso
non la può stringere al cuore,
perché Maria spesso si rifugiava in quelle braccia,
e lui la baciava sui capelli e la chiamava «giovane»
e la considerava ragazza.
Maria, figlia di Gesù
Maria non invecchiò mai,
rimase col tempo della croce
nei suoi lunghi capelli che le coprivano il volto.
«lo credo, Madre,
che qualsiasi senso del cuore
sia dentro il tuo sguardo.
Non ti ha mai levato di dosso quel mantello di luce,
Maria, con cui Dio ti ha coperta
per non far vedere
che le tue spalle TREMAVANO D’AMORE.
Ma io, Maria, credo in te,
e credendo in te
credo in Lui.”