S. GIUSEPPE  CI   INSEGNA  IL  SILENZIO

  • PAPA FRANCESCO: IMPARIAMO DA GIUSEPPE  che nei Vangeli NON PARLA MAI, MA FA… Impariamo a coltivare il silenzio e GUARIRE LA NOSTRA LINGUA, perché non ferisca più i fratelli. Impariamo ad UNIRE AL SILENZIO L’AZIONE.
  • IL SUO SILENZIO LASCIA SPAZIO A GESÙ,  E’ importante, “pensare al silenzio in quest’epoca”   I VANGELI non ci riportano nessuna parola di Giuseppe, per “lasciare spazio alla Parola fatta carne, a Gesù”,
  • RECUPERARE LA DIMENSIONE CONTEMPLATIVA “il silenzio di Giuseppe non è mutismo; è un silenzio pieno di ASCOLTO, un silenzio OPEROSO, un silenzio che fa emergere la sua INTERIORITÀ”. Gesù, nella casa di Nazaret, è cresciuto a questa “SCUOLA” cercando sempre “spazi di silenzio nelle sue giornate”, e invitando i suoi discepoli a fare la stessa esperienza.
  • COME SAREBBE BELLO SE OGNUNO DI NOI, sull’esempio di S. Giuseppe, riuscisse a recuperare questa dimensione contemplativa della vita. Ma tutti noi sappiamo per esperienza che non è facile: IL SILENZIO UN PO’ CI SPAVENTA, perché ci chiede di entrare dentro noi stessi e incontrare la parte più vera di noi.
  • SENZA QUESTO ALLENAMENTO, IL NOSTRO PARLARE SI AMMALA Non è facile riconoscere questa Voce, confusa insieme alle mille voci di preoccupazioni, desideri, speranze che ci abitano; le nostre parole possono diventare adulazione, bugia, maldicenza, calunnia.
  •  GESÙ: CHI CALUNNIA IL PROSSIMO È OMICIDA          Se il Libro del Siracide ricorda chene uccide più la lingua che la spada”,  Gesù lo ha detto chiaramente: “chi parla male del fratello, chi calunnia il prossimo, è omicida”. Questo è il motivo per cui dobbiamo imparare da Giuseppe a coltivare il silenzio: quello spazio di interiorità nelle nostre giornate in cui diamo la possibilità allo Spirito di rigenerarci, consolarci, correggerci
  •  GIUSEPPE HA UNITO AL SILENZIO L’AZIONE   mettendo in pratica l’ammonimento di Gesù: Non chi dice Signore, Signore entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli”. Il suo consiglio finale è “parlare giusto, mordersi un po’ la lingua qualche volta, invece di dire stupidaggini”.
  •  LA PREGHIERA: S. Giuseppe, uomo del silenzio, tu che nel Vangelo non hai pronunciato nessuna parola, insegnaci a digiunare dalle parole vane, a riscoprire il valore delle parole che incoraggiano, consolano, sostengono. Fatti vicino a coloro che soffrono a causa delle parole che feriscono, come le calunnie e le maldicenze, e aiutaci a unire sempre alle parole i fatti. Amen.”
  • RISONANZE…E IMPEGNI DI VITA MENO CHIACCHIERE E PIU’ FATTI…UN PO’ MENO “CELLULARI -TUTTO FARE” E UN PO’ PIU’ DI … ATTENZIONE  CORDIALE  A CHI CI STA VICINO E/O… STA MALE…———–CHE NE DITE, AMICI?————————————————————————donalesiani@gmail.com

One comment

  1. DAVID MARIA TUROLDO

    “Questo è un mondo senza misura e senza gloria,
    perché si è perso il dono e l’uso della CONTEMPLAZIONE…
    civiltà del frastuono.
    Tempo SENZA PREGHIERA
    SENZA SILENZIO
    e quindi SENZA ASCOLTO…
    E il diluvio delle nostre parole soffoca l’appassionato suono della sua Parola.”

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