UCRAINA: IL PICCOLO DIMITRIY

DAVANTI    ALL’ALTARE         

PREGA PER LA PACE

  • L’ESEMPIO DEL PICCOLO  Dimitriy, in ginocchio davanti all’altare. Così lottano i piccoli malati dell’istituto legato alla Don Gnocchi, nel cuore dell’Ucraina… Si chiama Dimitriy, ha 6 anni e sabato all’alba, quando ha sentito urlare ancora una volta la sirena antiaerea, ha lasciato la stanza dove dorme con gli altri bambini della Casa della Misericordia di Chortkiv, per correre nella cappella a pregare.
  • GLI ASSISTENTI LO HANNO TROVATO IN GINOCCHIO davanti all’altare, accanto a lui un amichetto che, preoccupatosi, lo ha seguito. CHIEDEVA ALLA MADONNA LA GRAZIA DELLA PACE. Fin qui nulla di strano se si considera che la cittadina della regione di Ternopyl, nel cuore dell’Ucraina, a un’ottantina di chilometri dalla frontiere con Romania e Moldavia, è al centro della tenaglia delle forze militari russe e da un momento all’altro potrebbe essere bombardata: il terrore accompagna giorno e notte gli abitanti, chiusi in casa per il coprifuoco. Molti sono fuggiti verso l’Occidente, altri, i più giovani, hanno imbracciato le armi e sono andati oltre i fiume Seret per difendere la città da un possibile assedio.
  • «IL FATTO E’ CHE DIMITRIY, uno dei 70 tra i bambini disabili e le loro famiglie che ospitiamo nella “Dim Myloserdia”, è sempre stato il più scavezzacollo, era irascibile, irruento e faceva dispetti a tutti, educatori compresi» racconta Tetyana Dubyna, presidente dell’istituto…Ma da sabato, quando gli allarmi aerei si sono fatti sempre più insistenti durante la notte, Dimitriy ha cambiato il suo comportamento.
  • «È DIVENTATO PIU’ BUONO, un angioletto, è più comprensivo con tutti – spiega Tetyana – e crede che l’unico modo per fermare la guerra sia quello di affidarsi al Signore, ci mette coraggio: ecco, per noi questo è già un primo miracolo che ci da la forza per affrontare la terribile condizione in cui viviamo: la guerra è arrivata qui, nel luogo dei più fragili, dopo i sacrifici e le limitazioni che abbiamo dovuto sopportare a causa della pandemia».
  • NELLA CASA DELLA MISERICORDIA sono ricoverati bambini cerebrolesi, autistici, con sindrome di Down, piccoli orfani. A Chortkiv, 28mila abitanti, mancano i generi di prima necessità, l’energia elettrica e i telefoni funzionano a intermittenza, i negozi sono quasi tutti chiusi e le strade deserte. Nell’istituto guidato dalla signora Dubyna fa freddo, scarseggiano le scorte d’acqua e di cibo, mancano le coperte. Ma la Caritas diocesana e il vescovo Hryhak si stanno mobilitando, insieme alla Fondazione Don Gnocchi, per raccogliere ciò che è necessario. Intanto, tutto è pronto per un’eventuale evacuazione: i bambini e i loro educatori si trasferiranno nelle cantine delle ex carceri sovietiche, accanto all’Episcopio…
  • In attesa del miracolo più grande, LA FINE DELLA GUERRA, nella Dim Myloserdia si guarda all’esempio del piccolo Dimitriy, si recita il rosario e si spera che QUELLE MALEDETTE SIRENE non gridino più.
  • MARIA, REGINA DELLA PACE, PREGA PER QUESTI BAMBINI INNOCENTI E PER TUTTI NOI, POVERI PECCATORI !!!
  • ————————————————————————————————————donalesiani@gmail.com

One comment

  1. Come si può addestrare indifferenti Ah questo orrore!!!!
    Che merito abbiamo noi ad avere un letto caldo, un tetto sulla testa, e del cibo di cui spesso ci lamentiamo perché troppo cotto, troppo crudo, troppo salato, troppo insipido. TROPPO…! Appunto, troppo! C’è chi non ha NIENTE…
    E ..come ci si può addormentare indifferenti, dando tutto per scontato… Quando c’è chi dorme per strada , al freddo con la paura delle bombe e di perdere i propri cari e la stessa propria vita da un momento all’altro.
    Tutto questo avviene mentre qui ci preoccupiamo “come e dove trascorrere il giorno di Pasqua”; quali manicaretti mettere sulla tavola, mentre c’è gente che MUORE DI FAME.
    Ci preoccupiamo anche di “quale fioretto” programmare per la Quaresima.
    Rinunce da poco, sembrano schiaffi alla vera sofferenza.

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