PADRE, NONNO, E…PRETE !?!

  • BRUNO RAFFARA  è prete dal 2020 per la diocesi di Angers.    UN CAMMINO  SINGOLARE.
  • LA MANO DI DIO NELLA PROVA DELLA VEDOVANZA? Come può germinare una vocazione sacerdotale quando si è stati mariti e padri? A queste domande Bruno Raffara, 57 anni, ha messo del tempo a rispondere. «VEDEVO DELLE COSE, MA SOLO OGGI RIESCO A FARE I COLLEGAMENTI», confida con un sorriso. Dei segni? «Ognuno è libero di crederci o meno», attenua l’interlocutore, il quale preferisce parlare di “INDIZΔ. E ce ne sono parecchi, nella vita di padre Bruno, ordinato per la diocesi di Angers il 28 giugno 2020

  • CLAIRE E BRUNO AVEVANO QUASI 20 ANNI, quando si incontrarono, nel 1984, durante una riunione di VOLONTARI A LOURDES. CONDIVIDEVANO LA MEDESIMA FEDE, che li avrebbe sostenuti fino alla fine: si sarebbero sposati il 26 luglio 1986. Claire insegnante, Bruno professore di economia. 

  • NEL 1999 LA FAMIGLIA ARRIVÒ A SAUMUR, ma a poco a poco si stava manifestando LA MALATTIA DI CLAIRE. Amici, comunità religiose… la coppia era molto sostenuta: «Ho saputo dopo che molte persone avevano pregato per lei». Il vescovo di Angers,  passò a trovarla una settimana prima del transito e disse di essere rimasto «SEGNATO DALLA VISITA».  

  • CLAIRE SI SPENSE IL 25 GENNAIO 2002. La coppia aveva tre figli di 13, 11 e 7 anni. Il dolore fu immenso, ma Bruno doveva GESTIRE LA QUOTIDIANITA’ con i bambini.

  • BEN PRESTO, CONSTATÒ UN NUOVO STATO INTERIORE: Mi sono sentito come spossessato della mia vocazione. Non dovevo più occuparmi di CLAIRE, CHE ERA IN CIELO.   Di colpo avevo le mani vuote. Il padre di famiglia si rivolse al Signore: «E ADESSO CHE FACCIO?». Naturalmente la RESPONSABILITA’ DEI BAMBINI RESTAVA… «UN’EVIDENZA». 

  • UNA CHIAMATA DEL VESCOVO…  Nove mesi dopo la morte di Claire  cominciò a maturare l’idea del sacerdozio. Poco tempo dopo, alla fine di una Messa,  IL VESCOVO chiese a Bruno: «NON HA PENSATO – GLI BUTTÒ LÌ – DI METTERSI AL SERVIZIO DELLA CHIESA»?. Impegnato in parrocchia, il padre di famiglia disse di esserlo già.

  • Il Vescovo parlava del DIACONATO. Nel botta e risposta Bruno ribatté di pensare allora al sacerdozio. In quel momento la questione di un eventuale nuovo matrimonio era ancora aperta. Il Vescovo concluse: «QUANDO SARÀ SICURO DI NON ESSERE CHIAMATO A RISPOSARSI, TORNI A TROVARMI», e gli consigliò di farsi accompagnare per il discernimento. Cominciò allora una lunga serie di… “DIO-INCIDENZE” 

  • Un’estate, durante una festa della famiglia, Bruno  incappò in un passo del Libro di Samuele: «Mi susciterò UN SACERDOTE FEDELE che agirà secondo il mio cuore ». «COME NON VEDERCI UN… SEGNO?»

  • Gli anni passarono e i figli crebbero. Nel cuore di Bruno il DISCERNIMENTO si affinava dolcemente. Nel dicembre 2013 chiese di poter incontrare il VESCOVO di Angers, giunto in diocesi qualche anno prima. Quest’ultimo gli disse: «Se non fosse venuto lei, SAREI STATO IO A PARLARGLIENE». 

  • L’11 FEBBRAIO, FESTA DI NOTRE-DAME DE LOURDES, gli fu proposto di entrare IN SEMINARIO a settembre. L’ultima figlia di Bruno e Claire era però ancora al liceo. E poi come fare per conciliare seminario e lavoro? Ognuno ci pensava da parte sua:  TUTTI I NODI SI SONO SCIOLTI IN… 8 GIORNI. Ho visto il capo-dipartimento il 18 febbraio, festa di santa Bernadette. Ho ottenuto un congedo in aspettativa.

  • NEL SETTEMBRE 2015, BRUNO DIVENNE SEMINARISTA: All’inizio i figli faticavano all’idea di vedere il padre diventare «un personaggio pubblico». Col tempo, però, «si sono abituati»  

  • ORDINATO PRETE IL 28 GIUGNO 2020 e oggi parroco … I FEDELI SONO FELICISSIMI della sua presenza e lui dice: VIVO LE LORO STESSE DINAMICHE; mi incoraggiano a farmi qualche giorno di vacanza, a riposarmi e vedere i miei figli

  • SE OGGI GUARDA INDIETRO E RIPENSA AI PRETI della sua giovinezza, che l’avevano invitato ad andare a LOURDES, al mestiere di INSEGNANTE che gli ha reso facile parlare in pubblico, padre Raffara rende grazie per la… DELICATEZZA DI DIO in questa inattesa vocazione: «MI AVEVA PREPARATO» !!!

  •  RISONANZE: forse anche noi, se GUARDIAMO …”INDIETRO” ALLA NOSTRA VITA… “RILEGGENDO” OGGI TANTE SITUAZIONI  in cui ci siamo trovati…NON DOBBIAMO  DIRE: IL SIGNORE MI HA GUIDATO… MI HA PREPARATO!!?  Che ve ne pare, amici? 

—————————————-donalesiani@gmail.com

One comment

  1. Penso che lo Spirito santo ha un’inventiva che sorpassa ogni nostra idea di Dio, di chiamata, di missione e quant’altro possiamo pensare riguardo all’azione di Dio nel mondo. Noi siamo stati pensati, voluti e destinati a compiere un qualcosa di specifico, nel creare il mondo Dio lo riempie di fiori e di frutti, di alberi e di cespugli, ognuno ha un seme secondo la sua specie e in base a quel seme produce. l’uomo ha un seme, anzi, ne ha due, uno corruttibile e uno incorruttibile, uno carnale e uno spirituale. Il seme carnale è un cammino che giunge fino allo spirituale, affinché lo spirituale dia il suo frutto. se questo percorso non è secondo i nostri concetti, questo non vuol certo dire che Dio ha sbagliato percorso, Dio ci stia dicendo qualcosa con queste chiamate nell’età adulta. Noi siamo abituati, noi abbiamo degli schemi che Dio continuamente sbaraglia ma lo fa perché le situazioni cambiano. Dio si adegua ai tempi? si può anche dire sia così, ma io dico che Dio in realtà amplia le chiamate, le rende più probabili dove noi pensiamo non ci sia probabilità. Dio ci sorprende sempre, Dio è stupore che si fa presente nella vita delle persone, per dirci in definitiva che Lui non ha limiti, non preclude nessuno, tutto è possibile a Dio!

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