IL VIAGGIO DI MAMMA POLINA:

  nel baule la figlia di 5 anni                          

 uccisa dalle bombe

  • L’ ODISSEA DA KARKHIV al confine moldavo di una donna e i suoi due figli superstiti per sottrarre la più piccola alle fosse comuni e darle cristiana sepoltura
  • A KHARKIV E NEI VILLAGGI INTORNO, le bare di legno non si trovano più e i cadaveri vengono avvolti in sacchi neri di plastica per essere gettati nelle fosse comuni. Centinaia, in città, i civili uccisi finora dai missili russi, decine i minori finiti sotto le bombe. Nello strazio di una guerra senza pietà, tra le vittime innocenti che aumentano a dismisura a ogni ora che passa, c’è anche una bambina di 5 anni,Oxana, travolta dalle macerie di un palazzo.
  • IL SUO CORPICINO SENZA VITA stava per essere lanciato dagli addetti alla sicurezza in una di quelle buche scavate nella terra.  Ma la madre non ha voluto quella fine per la sua piccola Oxana, l’ha trascinata via. Desiderava per la piccola  una sepoltura cristiana, un luogo dove POTER ANDARE A TROVARLA, A PARLARCI, come ogni genitore fa con un figlio strappato troppo presto alla vita. Voleva una tomba DA ACCAREZZARE. Per farlo,  doveva scappare da quell’inferno, mamma Polina. Doveva fuggire per portare in salvo gli unici “tesori” che le sono rimasti: i due figli maschi di 7 e 9 anni.
  • COSÌ LA DONNA HA PRESO LA MACCHINA, ha nascosto il fagottino con il corpo di Oxana nel baule e affrontato con i due figli un viaggio di quasi 1000 KM per recarsi a Chortkiv, un borgo verso le frontiere con la Romania. Una meta sicura, dove trovare conforto…  Per distribuire gli sfollati dalle città  colpite dagli attacchi militari russi, il ministero degli Affari Sociali ucraino ha organizzato un esodo di donne, bambini e anziani in strutture di accoglienza:  a Polina e ai suoi ragazzi è toccato di andare alla Dim Myloserdia” (Casa della Misericordia) Si tratta di un istituto dalla  “Fondazione don Carlo Gnocchi”
  • MA NON È STATA UN’IMPRESA FACILE, perché tutte le strade dell’Ucraina, sono piene di posti di blocco presidiati dalle milizie armate e se si incontra una pattuglia di soldati russi o qualche cecchino senza scrupoli può essere la fine .
  • MA POLINA, UNA MAMMA CORAGGIO, non si è persa d’animo: il suo viaggio è durato più di tre giorni ma alla fine, dopo tanta fatica, ce l’ha fatta. La donna è arrivata a Chortkiv sana e salva – ma esausta – insieme con i suoi due ragazzi ed è stata accolta dalla presidente della “Dim Myloserdia”, Tetyana Dubyna, e dagli altri responsabili della struttura dove la famiglia alloggerà finché sarà possibile.
  • E IL CORPICINO DI OXANA, dopo aver ricevuto l’ultimo BACIO DELLA MAMMA E LA BENEDIZIONE DEL PARROCO, è stato finalmente sistemato in una cassa e tumulato nel cimitero del paese. Sopra la tomba è stata messa una croce con il suo nome: un simbolo sacro ma anche un segno della memoria, DAVANTI AL QUALE POLINA            TUTTI I GIORNI ORA PUÒ PREGARE.                                      (Fulvio Fulvi sabato 19 marzo 2022)

RISONANZE: Grazie, Signore, per mamme così… GRAZIE, POLINA  per l’esempio di forza e di fede che ci dai... e ci ricordi di andare ogni tanto al cimitero a pregare e …parlare con i nostri cari…. che ne dite amici? ——————————————————————————-–donalesiani@gmail.com

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