MUORE DA SOLO IN CASA…

NESSUNO SE N’E’ ACCORTO !?!   LO TROVANO…                                6 MESI DOPO!                                             Fulvio Fulvi 

  • IL CADAVERE DI UN UOMO DI 48 ANNI era in stato di decomposizione. Dopo la scomparsa dei genitori non usciva quasi mai. L’allarme dei vicini per il cattivo odore che usciva dall’alloggio…

  • TRAGEDIA DELLA SOLITUDINE si dice in casi del genere. Ma dietro a questa frase c’è sempre un dolore profondo, lacerante, una ferita non solo nell’anima di chi si è trovato a vivere all’improvviso, e senza le risorse necessarie, una condizione di vuoto assoluto attorno a sé e non ce l’ha fatta a riempirlo, ma una ferita anche nella coscienza di coloro che avrebbero forse potuto fare qualcosa per evitare l’irreparabile e invece non l’hanno fatto.

  • MARIO AVEVA 48 ANNI, ERA DISOCCUPATO e abitava in una casa alla periferia di Torino. Era rimasto solo da quando il padre era morto, e la madre, era stata ricoverata in una casa di riposo perché nè lui nè la sorella maggiore, potevano assisterla. Poi anche MAMMA MARIA SE NE VA. E da allora Mario, a sentire il racconto dei pochi conoscenti che aveva, SI CHIUDE IN SE  STESSO. Non parla quasi più. Per lui è come se fosse crollato il mondo. Usciva solo per fare la spesa o andare a comprare la pizza in corso Vercelli.

  • POI E’ ARRIVATA LA PANDEMIA, con le chiusure del lockdown e le relazioni si sono ridotte a zero. Già lui era un tipo schivo e taciturno. Non lavorava, anche se aveva provato a fare il bidello in una scuola, e la sorella provvedeva a pagare le spese del condominio.

  • GLI INQUILINI DELLA PALAZZINA hanno riferito alla polizia di averlo incrociato qualche volta sulle scale, quando scendeva a portare l’immondizia nel cassonetto:Buona sera”, più spesso un cenno del capo o un “ciao ciao” con la mano. E basta. Ma è da prima di Pasqua che gli inquilini non lo vedevano più.

  • E NESSUNO HA FATTO CASO  al fatto che la buca delle lettere di Mario era stracolma di bollette e notifiche. Finché martedì scorso, sentendo un cattivo odore provenire dal suo alloggio, alcuni vicini si sono insospettiti e hanno avvertito l’amministratore del condominio che ha chiamato i vigili del fuoco i quali, sfondata la porta, hanno trovato il cadavere del 48.nne in stato di decomposizione, praticamente mummificato.

  • IL DECESSO RISALE A PIU DI 6  MESI FA, ha scritto il medico legale nel referto di morte, che parla di “cause naturali” e specifica: “nessuna traccia di violenza o colluttazione sul corpo”. HA VISSUTO DA SOLO, MARIO E NESSUNO SE N’ È ACCORTO.

  • RISONANZE: sento come uno “schiaffo” davanti a quest’ultima frase. E io e voi, amici, ci ACCORGIAMO della ATROCE SOLITUDINE di qualcuno/a che ci sta accanto? Che cosa potremmo fare di più…? …………………………………………donalesiani@gmail.com

One comment

  1. LA SOLITUDINE DELL’AUTISTICO

    “Non sono loro a non essere adatti, siamo noi che non siamo pronti ad accoglierli”

    Luca ha qualcosa che non va. La famiglia di Luca ha cambiato da poco città e Luca nella nuova scuola non va volentieri.
    Tutti la rassicurano che Luca sta benissimo, che la sua insegnante è molto competente, che la scuola sta facendo il possibile per accogliere Luca nelle sue crisi e nei suoi momenti di difficoltà.
    Ma lei ha una voce interna che non la rassicura.
    Luca è cambiato. I giorni difficili diventano tutti i giorni.
    Il padre minimizza e dice che è esagerata e che deve dare a Luca il tempo di ambientarsi.
    Lei non crede sia quello il problema.
    La certezza arriva quando una bambina bionda con gli occhi azzurri si avvicina e le dice: “Ma cos’ha Luca? La maestra si lamenta sempre.
    LUCA è… AUTISTICO!!!

    “IL SILENZIO SULL’AUTISMO E’ ASSORDANTE, E COSì ANCHE LA SOLITUDINE PROFONDA DELLAUTISTICO, che LO ACCOMPAGNERA’ TUTTA LA VITA “

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