IL PAPA AGLI UCRAINI:                               IL VOSTRO DOLORE È IL MIO.                                                                      Francesco venerdì 25 novembre 2022   A nove mesi dall’invasione russa, Francesco ha scritto una lunga lettera al popolo ucraino:

  • CARI FRATELLI E SORELLE UCRAINI! Sulla vostra terra, da nove mesi, si è scatenata l’assurda follia della guerra. Nel vostro cielo rimbombano senza sosta il fragore sinistro delle esplosioni e il suono inquietante delle sirene. Le vostre città sono martellate dalle bombe mentre piogge di missili provocano morte, distruzione e dolore, fame e freddo. Nelle vostre strade tanti sono dovuti fuggire, lasciando case e affetti. Accanto ai vostri fiumi scorrono fiumi di sangue e di lacrime.

  • IO VORREI UNIRE LE MIE LACRIME ALLE VOSTRE e dirvi che non c’è giorno in cui non vi sia vicino e non vi porti nel mio cuore e nella mia preghiera. IL VOSTRO DOLORE È IL MIO DOLORE. Nella croce di Gesù oggi vedo voi Che soffrite il terrore scatenato da questa aggressione. Sì, la croce che ha torturato il Signore rivive nelle torture rinvenute sui cadaveri, e in tante altre immagini cruente che fanno levare un grido: perché? Come possono degli uomini trattare così altri uomini?

  • NELLA MIA MENTE ritornano molte storie tragiche di cui vengo a conoscenza. Anzitutto quelle dei piccoli: bambini uccisi, rimasti orfani, strappati alle loro madri! PIANGO CON VOI per ogni piccolo che, a causa di questa guerra, ha perso la vita, come Kira a Odessa, come Lisa a Vinnytsia, e centinaia di altri bimbi:

  • IN CIASCUNO DI LORO è sconfitta l’umanità intera. Ora essi sono nel grembo di Dio, vedono i vostri affanni e pregano perché abbiano fine. Ma come non provare angoscia per loro? È incalcolabile il dolore delle madri ucrainePenso a voi, GIOVANI, che per difendere coraggiosamente la patria avete dovuto mettere mano alle armi anziché ai sogni che avevate coltivato per il futuro; penso a voi, MOGLI, che avete perso i vostri mariti e continuate nel silenzio, con dignità a fare ogni sacrificio per i vostri figliA VOI ADULTI, che cercate di proteggere i vostri cariA VOI ANZIANI, che invece di trascorrere un sereno tramonto siete stati gettati nella tenebrosa notte della guerra;   A VOI DONNE che avete subito violenze e portate grandi pesi nel cuore; A TUTTI VOI, FERITI NELL’ANIMA E NEL CORPO.  Vi penso e vi sono vicino con affetto e con ammirazione per come affrontate prove così dure. E penso a voi, VOLONTARI, che vi spendete ogni giorno per il popolo;   a voi, PASTORI del popolo santo di Dio, che spesso con grande rischio per la vostra incolumità –SIETE RIMASTI ACCANTO ALLA GENTE, portando la consolazione di Dio e la solidarietà dei fratelli, trasformando con creatività luoghi comunitari e conventi in alloggi dove offrire OSPITALITA’, SOCCORSO E CIBO a chi versa in condizioni difficili.  Penso ai PROFUGHI e agli sfollati interni, che si trovano lontano dalle loro abitazioni, molte delle quali distrutte;   e alle Autorità, per le quali prego: su di loro incombe il dovere di governare il Paese in tempi tragici e di prendere decisioni lungimiranti per la pace e per sviluppare l’economia durante la distruzione di tante infrastrutture vitali

  • CARI FRATELLI E SORELLE, in tutto questo mare di male e di dolore, sono ammirato del vostro buon ardore. Pur nell’immane tragedia che sta subendo, IL POPOLO UCRAINO non si è mai scoraggiato. Il mondo ha riconosciuto un popolo audace e forte, un popolo che SOFFRE  E PREGA, PIANGE  E LOTTA, RESISTE E SPERA: un popolo nobile e martire. Io continuo a STARVI VICINO, con il cuore e con la preghiera, perché vi sentiate accompagnati, perché non siate lasciati soli OGGI e soprattutto DOMANI

  • IN QUESTI MESI, nei quali la rigidità DEL CLIMA rende quello che vivete ancora più tragico, vorrei che l’affetto della Chiesa, la forza della preghiera, il bene che vi vogliono tantissimi fratelli e sorelle ad ogni latitudine SIANO CAREZZE SUL VOSTRO VOLTO.

  • TRA POCHE SETTIMANE  SARÀ NATALE e lo stridore della sofferenza si avvertirà ancora di più. Vorrei tornare con voi a BETLEMME, alla prova che la Sacra Famiglia dovette affrontare in quella notte, che sembrava solo fredda e buia. Invece, la luce arrivò: non dagli uomini, ma da Dio; non dalla terra, ma dal Cielo. La Madre sua e nostra, LA MADONNA, vegli su di voi. Al suo Cuore Immacolato, in unione con i Vescovi del mondo, ho consacrato la Chiesa e l’umanità, in particolare il vostro Paese e la Russia.  AL SUO CUORE DI MADRE PRESENTO LE VOSTRE SOFFERENZE E LE VOSTRE LACRIME. A lei che, come ha scritto un grande figlio della vostra terra, «ha portato Dio nel nostro mondo», non stanchiamoci di chiedere il dono sospirato della pace, nella certezza che «nulla è impossibile a Dio» (Lc 1,37).

  • EGLI DIA COMPIMENTO alle giuste attese dei vostri cuori, sani le vostre ferite e vi doni la sua consolazione. IO SONO CON VOI, PREGO PER VOI E VI CHIEDO DI PREGARE PER ME. Che il Signore vi benedica e la Madonna vi custodisca.

Roma, San Giovanni in Laterano,  24 novembre 2022 FRANCESCO

CARO PAPA FRANCESCO, GRAZIE DI CUORE PER UNA LETTERA COSI’ PATERNA…CHE NE DITE, AMICI?   ——————————————————————————————————————————————————-DV. 3338890862 ….SITO. www.donvincenzoalesiani.it

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