«IO, MUTILATO IN DONBASS,                                             SONO…  RIEMERSO  A LOURDES DALL’ABISSO DELLA GUERRA»  Oleksandr ha perso una gamba in battaglia.   POI L’ALCOL E LA DROGA.   «ORA ORGANIZZO PELLEGRINAGGI DELLA SPERANZA PER I MILITARI DISABILI».

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  • «SÌ, SONO UN CREDENTE E PREGO OGNI GIORNO. Ma, non sono un modello a cui ispirarsi». Scherza  Oleksandr quando confida di ritenersi un cristiano “eterodosso”. MA non toccategli LOURDES. Perché deveal santuario mariano la sua resurrezione: dal dramma di una gamba amputata, dal «tunnel dell’alcol e della droga in cui ero sprofondato una volta rientrato a casa senza più l’arto»

  • OLEKSANDR È UN FERITO DI GUERRA. Ha perso la gamba al fronte, combattendo contro i militari russi. Oggi è il samaritano dei mutilati di guerra. UN MEDICO DELL’ANIMA che ha scelto di dedicarsi a organizzarePELLEGRINAGGI DELLA SPERANZAper gli ex soldatiAvevo 29 anni. « i nostri comandanti ci hanno mandato in prima linea. Non avevamo avuto il tempo di costruire le trincee quando il nemico ci ha attaccato.Dopo un’ora  di scontri a fuoco,   È volato qualcosa vicino a me. Ho provato ad alzarmi MA LE GAMBE NON MI REGGEVANO». «I compagni mi hanno trascinato dietro. Lì i medici ci stavano aspettando: poi il volo in elicottero verso l’ospedale militare di Kharkiv «dove è avvenuta l’amputazione della gamba».

  • IL SOLDATO SHVETSOV ERA SALVO MA SFREGIATO: nel corpo e nello spirito.Per mesi ha rifiutato la protesi. «NON ACCETTAVO quello che mi era successo. HO INIZIATO A BERE.  Pensavo che mi avrebbe aiutato a livello psicologico. Era un’illusione». Finché non gli hanno offerto di ANDARE A LOURDES. «Prima di partire avevo  un fortissimo mal di testa ed ero molto preoccupato. Ma quando ho visitato le piscine, IL PROBLEMA È SCOMPARSO»  Oleksandr non parla di guarigione o di prodigio. «Sono pragmatico. Da quel momento mi sono detto che anche i miei ex commilitoni dovessero provare ciò che avevo provato io. Così è nata l’idea di ACCOMPAGNARLI A LOURDES».

  • HA CHIAMATO IL SUO PROGETTO “HERO BUS”perché tutto è cominciato da un pulmino a disposizione. C’erano 18 posti. Ma non avevo i soldi per il carburante e la sistemazione in albergo della comitiva di veterani disabili che volevo portare in Francia». E qui un’altra grazia….

  • «HO FATTO UN POST… ho ricevuto migliaia di risposte. E un mecenate YURIY, ha accettato di pagare tutto». «Con un compagno che ha perso una gamba e un braccio, abbiamo percorso a ottobre 120 chilometri.

  • OLEKSANDR ha ancora ben presente l’esperienza della battaglia. «Al fronte ci unisce l’amicizia con l’obiettivo di proteggere le nostre famiglie e il Paese». Una Nazione che il militare già immagina in pace. «NON VEDO L’ORA DI VEDERE I BAMBINI CHE GIOCANO FELICI SENZA PIÙ LA DISUMANA PAURA DELLE BOMBE», SOSPIRA

  • RISONANZE ..E con lui anche noi e tante persone ancora SOSPIRIAMO LA FINE DELLA GUERRA…DI OGNI GUERRA. CHE NE DITE, AMICI? DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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