L’OASI DOVE ISRAELIANI E PALESTINESI  

VIVONO  (BENE)  INSIEME                                                                                            Riccardo Maccioni lunedì 23 ottobre 2023

  • A Neve Shalom Wahat al-Salam, tra Gerusalemme e Tel Aviv, vivono 80 Famiglie equamente distribuite tra israeliani e palestinesi. L’aggravarsi della crisi mediorientale non ha fermato la profezia

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  • INUTILE NEGARLO, preoccupazione, paura sono aumentate. Ma l’allerta che cresce non ferma il sogno diventato profezia di Neve Shalom Wahat al-Salam. Malgrado le bombe, missili e vittime innocenti, il villaggio tra Gerusalemme e Tel Aviv continua a vivere la sua missione, testimoniata sin dal nome, che IN ARABO E IN EBRAICO la definisce “OASI DI PACE”

  • «SENTIAMO GLI ALLARMI, avvertiamo i bombardamenti. È tutto spaventoso, per questo abbiamo potenziato la vigilanza con turni affidati anche ai volontari». Nato dal coraggio di padre Bruno Hussar ,il villaggio fu fondato nel 1972 su un terreno preso in affitto dal monastero di Latrun. Secondo l’idea originaria vi abita UN NUMERO UGUALE DI FAMIGLIE ARABE E ISRAELIANE , che condividono ogni decisione e scelta del vivere comune. Non si tratta di un luogo asettico, fuori dal mondo e dalla storia, ma pienamente inserito nel suo tempo dove la guerra giocoforza “entra”, solo che ARABI ED EBREI provano a farsene carico insieme. Essenziale in questo senso il ruolo affidato alla “SCUOLA PER LA PACE” frequentata anche da ragazzi dei villaggi vicini.

  • «ATTUALMENTE NEL VILLAGGIO VIVONO 80 FAMIGLIE, 300 persone e tra loro c’è chi ha perso o rapito un parente o persona cara. Ci troviamo in uno dei momenti più tristi della nostra storia. Difficile per i Palestinesi che abitano in Israele impegnati nelle istituzioni che promuovono la pace.

  • LA BRUTALITÀ quasi disumana di questi giorni, se sembra allentare le ragioni del vivere insieme, dall’altra ne rafforza la necessità. L’UNICA RISPOSTA È LA PACE  Tra il fiume e il mare ci sono 6 milioni di Israeliani e 6 milioni di Palestinesi. TUTTI hanno il diritto di vivere in pace. L’equazione cui ci ispiriamo è il RISPETTO DI OGNI PERSONA, garantendo uguaglianza e cercando la giustizia».

  • NATURALMENTE l’escalation della crisi ha modificato la quotidianità del villaggio. LE SCUOLE SONO CHIUSE ma vengono organizzati corsi online destinate a BAMBINI E FAMIGLIE che necessitano di più incoraggiamento e assistenza.  

  • LA SCUOLA PER LA PACE. Fermare i combattimenti e andare alla negoziazione. Occorre che ciascuna parte rinunci a qualcosa. «Per arrivare a una pace stabile, «serve un accordo che garantisca al popolo palestinese una sorta di indipendenza. Israele è una paese democratico MA A GAZA  tiene sotto oppressione DUE MILIONI DI PERSONE. Il prezzo più alto, lo pagano i poveri, oppressi dal REGIME DI HAMAS e intrappolati dall’OCCUPAZIONE ISRAELIANA.

  • PREOCCUPAZIONE E TRISTEZZA non mancano... Tuttavia, anche in questi momenti bui è più forte il richiamo al SOGNO ORIGINARIO su cui si fonda il villaggio. Come testimonia il messaggio pubblicato il giorno dopo il vile attacco di Hamas a Israele. «SOPRATTUTTO ORA quando la tempesta intorno a noi sta prendendo forza e siamo tutti in uno stato di ALLARME EMOTIVO, questo è il momento per noi e per tutti coloro che credono in una società condivisa, di continuare a ESSERE UNA BUSSOLA, di accendere le nostre TORCE NELL’OSCURITÀ che ci circonda e di essere un modello di PACE, UGUAGLIANZA E GIUSTIZIA»

  • RISONANZEtra tanta sofferenza, cattiveria e paura, fanno  bene  questi esempi di saggezza e bontà possibile…che ne dite, amici? dv 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it ………………………………………………………………………………………………

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