TURETTA: «HO UCCISO GIULIA,                                 ORA VOGLIO PAGARE»

  • “SONO AFFRANTO, DISPIACIUTO PER LA TRAGEDIA che ho causato. Voglio pagare quello che sarà giusto per aver ucciso la mia ex fidanzata”. Filippo Turetta ha ammesso davanti al gip il femminicidio di Giulia Cecchettin, ripetendo in sostanza quanto già aveva dichiarato alla polizia tedesca subito dopo il suo arresto. All’interrogatorio, ha assistito anche il pm Andrea Petroni. Ma dopo le dichiarazioni spontanee il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere. Per capire qualcosa di più sulla dinamica del delitto bisognerà  attendere

  • STO CERCANDO DI RICOSTRUIRE NELLA MIA MEMORIA quello che è scattato in me quella sera” ha detto Turetta.“Che fosse stato lui lo avevamo capito subito, ne prendiamo atto ma lo sapevamo”. La famiglia di Giulia, tramite il legale, ha commentato così le parole di Turetta.

  • IL FUNERALE DELLA 22ENNE SI SVOLGERÀ A PADOVA – la città dove Giulia si sarebbe dovuta laureare in bioingegneria – nella Basilica di Santa Giustina in Prato della Valle: la piccola chiesa di Vigonovo è stata esclusa fin da subito, prevedendo che saranno in tantissimi a voler dare l’ultimo saluto alla ragazza.

  • SARÀ IL VESCOVO CLAUDIO CIPOLLA A PRESIEDERE IL RITO FUNEBRE. Chi parteciperà porterà addosso un fiocco rosso, raccogliendo il gesto compiuto da papà Gino, che in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ne aveva mostrato uno sui social, invitando tutte le vittime a denunciare abusi e atti di violenza.   Già da qualche giorno il fiocco rosso spunta sulle vetrine di diversi negozi, in segno di omaggio.

  • IL CORPO DI GIULIA sarà portato nel cimitero di Saonara e sepolto accanto a quello della madre, morta un anno fa. Intanto il legale di Elena Cecchettin, sorella di Giulia, aggiunge altri elementi contro Turetta. ‘L’omicidio è aggravato da stalking. Turetta ha dimostrato di essere un molestatore assillante: il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti, è connotato da reiterate condotte che descrivono fame di possesso verso Giulia” spiega l’avvocato Nicodemo Gentile. ‘Un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di ansia.

  • UN USO PADRONALE del rapporto che ha spinto Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, tramite chiamate e messaggi e poi, l’omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria

  • RISONANZE.. certo viene spontaneo un sentimento di odio e di sollievo per essere stato messo in carcere SE LO MERITA… E COME!!!  Eppure a me dal profondo del cuore,  mi sale  una specie di  domanda: ma non avrà anche lui  bisogno che qualcuno gli stia accanto per aiutarlo a CAPIRE, A PENTIRSI, A RIPARARE!?? E  voi che ne dite, amici?  dv 3338890862 sito: www.donvincenzoalesiani.it ………………………………………………………………………………

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