LE DONNE PROTAGONISTE       DI UNA RIVOLUZIONE DAL BASSO             GRAZIE AL PROGETTO DI OVERSEAS.  «ANCHE IN FAMIGLIA ORA MI CONSIDERANO DI PIÙ»

 

  • MIRA, donna palestinese coinvolta nel progetto overseas, al lavoro nel suo atelier DI RICAMO A GAZA. La “speranza” a Tubas, è arrivata una settimana prima di Natale con 3.000 pulcini e 30 tonnellate di mangime. «È un sogno che si potrebbe realizzare: aprire una vera e propria fattoria». AMAL è l’ultima delle 25 imprenditrici selezionate da Overseas a cui è stato consegnato il finanziamento previsto da “WE CHANGE”

  • QUELLO DI AMAL, 41 ANNI e un sorriso contagioso, è il tipico esempio di questa imprenditorialità femminile tenace più di ogni altra.  Una infarinatura di gestione aziendale,  pubblicità dei prodotti attraverso i social.     Le basi per presentare un progetto, calato nella realtà locale e nella storia familiare di ogni donna.    Per Amal si è trattato di affinare competenze APPRESE SIN DALL’INFANZIA, SINORA NON SFRUTTATE.

  • COSÌ IL CAPANNONE DI 110 METRI QUADRI sul terreno di famiglia dove sono coltivati alcuni olivi, ha visto comparire una stufa collegata a un termostato, mentre metà della struttura ancora sgombra di pulcini è servita per far essicare IL COMPOST OTTENUTO DURANTE LA RACCOLTA DELLE OLIVE. all’interno del capannone è stato montato un sistema per l’abbeveraggio dei pulcini…

  • COME UN “CALCIO D’INIZIO” di una partita tutta al femminile in società in cui le donne, nonostante un livello di istruzione più elevato degli uomini, sono relegate in funzioni marginali. A QUESTA RIVOLUZIONE CREATIVA DAL BASSO” MIRA IL PROGETTO AMAL… Si tratta di far crescere L’AUTOSTIMA DELLE DONNE per la propria attività e riuscire a DARE LORO UN RUOLO ATTIVO ANCHE DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO.

  • È STATO COSÌ ANCHE PER SAWSAN, che ha potuto avviare un piccolo RISTORANTE a Gaza, o PER MIRA, che ha fatto del RICAMO, iniziato come un passatempo, UNA ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE SEMPRE A GAZA. «Ho aperto un negozio, realizzato gioielli e prodotti tessili utilizzando IL TATREEZ, l’arte del ricamo tradizionale palestinese. E ora la mia stessa famiglia HA UNA CONSIDERAZIONE DIVERSA NEI MIEI CONFRONTI».

  • UN TRAMPOLINO DI LANCIO per giovani donne in grado di dimostrare capacità di leadership e di sapersi inserire in uno dei mercati di lavoro più difficili al mondo con un tasso di disoccupazione femminile in tutta la Palestina del 72%, e con picchi più alti in Cisgiordania.

  • TRA 40 GIORNI I PULCINI SARANNO POLLI, e il primo passo per Amal sarà compiuto. Poi la vendita e l’acquisto di nuovi pulcini per poter finanziare l’acquisto di altri animali per la fattoria. «AMAL» SIGNIFICA SPERANZA, QUESTA È LA SPERANZA DI …AMAL”

  •  RISONANZE: il nome  è davvero bello ma AMAL non si è accontentata di avere un bel NOME… SI è data da fare concretamente per REALIZZARE IL SUO NOME. DAVVERO AMMIREVOLE…CHE NE DITE, AMICI?   Dv 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it………………………………………………………………………………………………………………………………………..

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