S I N O D A L I T À                                                                                                              … PER IMPARARE  A  ESSERE  CRISTIANI  OGGI

Con la guida di D. Pierangelo Sequeri                                                                         in cerca di segnali che orientano la fede                                                        dentro la cultura del nostro tempo.

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  • L’INTENTO DI QUESTE RIFLESSIONI è illuminare il seme cristianonel nuovo contesto dell’epoca. Il cristianesimo, non è un programma di governancedel mondo. 

  • L’IMPRESA, HA GENERATO una straordinaria avventura dell’Europa della filosofia e del diritto, dell’arte e della musica Nelle sue luci e nelle sue ombre, ha lasciato un’eredità non consunta. Però non è più sufficiente per la storia dell’anima fra i popoli.

  • COME HA POTUTO ACCADERE che la valorizzazione della dignità della persona, ci abbia condotti a un tale degrado delle relazioni comunitarie, al quale ci stiamo rassegnando? Le nascite sono in calo, il desiderio è spento. Le democrazie occidentali patiscono ora acutamente gli effetti sociali negativi della loro evoluzione individualistica e competitiva. Ciascuno è riconsegnato ai mezzi per conquistarsi il proprio riconoscimento. E’ abbandonato a sé stesso.

  • LE GENERAZIONI ADOLESCENTI stanno interiorizzando questa percezione con una rapidità che ancora ci sfugge. La comunità cristiana, disseminata di slanci di dedizione, non vede ancora UNA VIA NUOVA. Però, ogni giorno che passa, scopre al suo interno debolezze occultate, liti troppo attizzate, omissioni troppo trascurate.

  • MI LASCIO PROVOCARE DA PAPA FRANCESCO a cercare una “sinodalità” che ritrovi l’allegria della fedeche Gesù regala a chi non ha niente. Il tesoro è nel campo, ma bisogna scavare nei punti giusti: altrimenti uno si trova un campo pieno di buche, e si deprime. Intendo questasinodalità – “camminare insieme. Penso che dobbiamo dedicare più affetto ai milioni che, pur non coltivando nessuna ambizione, si riconoscono amati da Dio e si sforzano di seguire Gesù. E non si sottraggono alla testimonianza di speranza e amore che apprendono dal Vangelo di Gesù e ammirano nei suoi discepoli migliori.

  • NON È COSI’ CHE IL CRISTIANESIMO mette il sapore nell’insipida zuppa della storia? Forse qualcuno è un po’ SAMARITANO, qualcuno fin troppo PUBBLICANO? Lo Spirito non è forse arrivato da ZACCHEO, dalla SAMARITANA e dal CENTURIONE ROMANO assai prima che arrivassimo noi? CERCARE LA FEDE DOVE NON CI ASPETTIAMO DI TROVARLA è un esercizio che può rivelarsi salutare per la RISCOPERTA della fede che abbiamo già trovato. I MIEI PUNTI DI OSSERVAZIONE 7 PAROLE: IL FUTURO; LE ÉLITES; I MOLTI; L’INTESA;   L’ONORE;  LA PROVA; L’ATTESA

  • LA PRIMA PAROLA È IL “ FUTURO”. Siamo debitori della pubblicità? La prossima generazione super-tecnologica sarà più vicina al regno di Dio?

  • LA SECONDA PAROLA  È  ÉLITE, argomento di grandi dispute socio-politiche. LA TERZA PAROLA È I MOLTI. Le società evolute, le chiese perfette, respingono? Sono allegramente inclusive e colorate o sempre più selettive e grigie? LA QUARTA PAROLA SARÀ L’INTESA. Qui                 si ragionerà sul fiuto spirituale…Fiuto scoraggiato, fiuto ritrovato e condiviso.   LA QUINTA PAROLA È L’ONORE. l’umiliazione dell’altro è la madre di tutti i delitti. Peccato contro lo Spirito, a Dio insopportabile (proprio come la mortificazione del prossimo

  • LA SESTA PAROLA è la prova.L’iniziazione alla vita è iniziazione alla giustizia dell’amore: passa attraverso la prova, vive la cognizione del dolore. Lasciare solo l’altro, è la malattia mortale della comunità umana: il giudizio e la salvezza di Dio si decidono qui.

  • LA SETTIMA PAROLA SARÀ  ATTESA. Il compimento dell’avventura umana con «LA RISURREZIONE  DEI MORTI E LA VITA DEL MONDO CHE VERRÀ», secondo la bella espressione del Credo liturgico (più bella di tutti i nostri ispidi trattati teologici su morte, giudizio, inferno, purgatorio, paradiso), significa che GESÙ DESIDERA che tutti abbiano la possibilità di PARTECIPARE ALLA VITA DI UN MONDO REALMENTE RICONCILIATO dalle sue ferite e onorato per le sue lacrime (…delle quali, spesso, siamo responsabili !!!???).

  • FINO AD ALLORA, NON LASCEREMO INDIETRO NESSUNO per sopravvivere meglio,e non faremo sacrifici umani per assicurarci una razza superiore. E non malediremo la vita come se fossimo gli unici a patirne le ingiustizie. MENO RETORICA E PIÙ UMILTÀ,  nel condividere l’attesa di riscatto che accomuna gli umani e non si estingue con la morte, NON CI FARANNO CHE BENE.                                        LA FEDE VA CHIESTA A DIO GENTILMENTE, PER TUTTI.                      E DOVE MENO TE L’ASPETTI, SARÀ TROVATA.​                                                                           

  • RISONANZE: TESTO IMPEGNATIVO MA PUÒ FARCI DEL BENE... che ne dite, amici? dv 3338890862 SITO: donvincenzoalesiani.it …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…………………

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