SONO LE RELAZIONI LA PRIMA CURA…                                                         ECCO CHI LE COSTRUISCE  E COME                                           

 Elisabetta Gramolini  – 10 febbraio 2024                                 

Gli operatori sanitari   commentano il messaggio del Papa                         

per la 32ª GIORNATA MONDIALE DEL MALATO

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  • «FRANCESCO ci ricorda l’alleanza medico-paziente»… Rallentare il passo e ACCOGLIERE CON TENEREZZA. Agli operatori sanitari, nel suo messaggio per la Giornata del malato, chiede di non lasciare solo nessuno. LA SOLITUDINE non è una malattia, ma andrebbe trattata con la MEDICINA DELLA RELAZIONE che crea “alleanza terapeutica” tra medico-paziente-familiare.

  • «NON È BENE CHE L’UOMO SIA SOLO»,ricorda Francesco, citando LA GENESI. Un invito che le varie voci della sanità assumono come impegno, anche se le criticità aumentano. «L’intuizione della Scrittura e il riferimento del Papa collimano con le ricerche degli esperti che indicano come la più grande paura delle persone sia morire da soli», osserva Mario Cagna, cappellano nell’ospedale di Sestri e assistente spirituale nell’hospice di Chiavari.

  • «IN UN CENTRO DI CURE PALLIATIVE – gli operatori non sono attenti solo ai bisogni fisici ma a tutto ciò che ruota attorno alla persona. Per familiari e amici non ci sono orari e questo li sorprende». La preoccupazione più grave oggi è per i numeri: «Mancano i posti letto negli hospice – avverte don Mario – e negli ospedali manca il tempo per instaurare una relazione. In molti reparti riescono ed è ammirevole ma anche gli operatori sono soli e le risorse poche». Non come scarto ma come parte attiva della società, vive la condizione di paziente Angela Martino, past president della Associazione italiana sclerosi multipla (Aism).

  • NEL 2007 HA RICEVUTO LA DIAGNOSI ma i primi sintomi erano comparsi anni prima. «Stringo i denti e vado avanti – dice –. Anche i miei genitori sono anziani e malati ma ci prendiamo cura insieme. Ho sempre detto che prendevo su di me un pezzetto di sclerosi multipla degli altri, non per fare il supereroe ma perché il percorso diventasse più leggero». Per Angela, insegnante a Gioia Tauro, in un contesto a volte difficile, il messaggio del Papa è stato un secondo abbraccio. «Nel 2018 – ricorda – con l’Associazione siamo stati ricevuti in udienza. A FRANCESCO HO CHIESTO UN … ABBRACCIO PER TUTTI I PAZIENTI»….

 QUESTO PENSIERO MERITA una sottolineatura. CERTI GESTI SINCERI valgono più di tante parole..  CHE NE DITE, AMICI?  DV 3338890862  SITO: www.donvincenzoalesiani.it ………………………………………………………………………………………………………………………

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