L’AMORE DI CRISTO CI SPINGE (2Cor 5,14)
IN CAMMINO CON S. PAOLO E D. ORIONE
7. IO MI APPELLO A CESARE…(Atti cc. 21-28)
- COME FOSTI ACCOLTO DAI FRATELLI DI GERUSALEMME? Arrivati a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero festosamente. L’indomani Paolo fece visita a Giacomo insieme con noi: c’erano anche tutti gli anziani. Dopo aver rivolto loro il saluto, egli cominciò a esporre nei particolari quello che Dio aveva fatto tra i pagani per mezzo suo.
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MA TI RENDEVI CONTO DEI PERICOLI CHE CORREVI? I Giudei della provincia d’Asia, vistolo nel tempio, aizzarono tutta la folla e misero le mani su di lui gridando… IMPADRONITISI DI PAOLO, lo trascinarono fuori del tempio. stavano gia cercando di ucciderlo, quando fu riferito al tribuno della coorte che TUTTA GERUSALEMME ERA IN RIVOLTA. Egli prese con sé dei soldati e si precipitò verso i rivoltosi. Alla vista del tribuno e dei soldati, cessarono di percuotere Paolo. Allora il tribuno si avvicinò, lo arrestò e ordinò che fosse legato con due catene.
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LA CONOSCENZA DELLE LINGUE TI SERVÌ ?!… Sul punto di esser condotto nella fortezza, Paolo disse al tribuno: “Posso dirti una parola?”. “CONOSCI IL GRECO?, disse quello, Allora non sei quell’Egiziano che in questi ultimi tempi ha sobillato e condotto nel deserto i quattromila ribelli?”. Rispose Paolo: “Io sono un Giudeo di Tarso di Cilicia…. Ma ti prego, lascia che rivolga la parola a questa gente”. Avendo egli acconsentito, Paolo, stando in piedi sui gradini, fece cenno con la mano al popolo e, fattosi un grande silenzio, RIVOLSE LORO LA PAROLA IN EBRAICO
TE NE INTENDEVI ANCHE DI “DIRITTO ROMANO” ?! Ma quando l’ebbero legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che gli stava accanto: “POTETE VOI FLAGELLARE UN CITTADINO ROMANO, NON ANCORA GIUDICATO?”. Udito ciò, il centurione corse a riferire al tribuno: “Che cosa stai per fare? Quell’uomo è un romano!”. Allora il tribuno si recò da Paolo e gli domandò: “DIMMI, TU SEI CITTADINO ROMANO?”. Rispose: “Sì”. Replicò il tribuno: “Io questa cittadinanza l’ho acquistata a caro prezzo”. Paolo disse: “IO, INVECE, LO SONO DI NASCITA!”. E subito si allontanarono da lui quelli che dovevano interrogarlo. Anche il tribuno ebbe paura…
MISERICORDIA E VERITÀ S’INCONTRERANNO… (Salmo 85,11)
S. PAOLO: Dopo Tanti Processi Ti APPELLASTI A CESARE ? Paolo rispose: “Mi trovo davanti al tribunale di Cesare, qui mi si deve giudicare. Se sono in colpa e ho commesso qualche cosa che meriti la morte, non rifiuto di morire; ma se nelle accuse di costoro non c’è nulla di vero, nessuno ha il potere di consegnarmi a loro. IO MI APPELLO A CESARE”. ALLORA FESTO, dopo aver conferito con il consiglio, rispose: “TI SEI APPELLATO A CESARE, A CESARE ANDRAI”. |
DON ORIONE SCRIVE AL SUO VESCOVO: Buenos Aires, 16 Ottobre 1934 Mio buon padre in Gesù Cristo, …Sa, chi pregherà ancora per lei dopo la sua morte? I poveri figli della Divina Provvidenza! La supplico umilmente in Gesù Cristo e nella santa Madonna di non voler morire così. Ella sa che si è tentato coprirmi di fango, e di qual fango! È da quattro anni che io sto aspettando UNA PAROLA DAL MIO VESCOVO, DI DIFESA: HO SEMPRE TACIUTO, HO SEMPRE SOFFERTO E PREGATO… MA NON SONO SASSO NÉ PIETRA; si tratta del buon nome e di ciò che un sacerdote deve avere più caro: il suo onore. Dalla chiesa mia di Tortona, che ho amato sempre e servito come si ama una madre, la parola non è venuta. Deh! vogliate sentire nella voce, e nell’umile supplica di questo povero figlio…vi supplico di non lasciare le cose così, di non voler morire così. Vi bacio le mani con un amore che il Signore solo conosce: Sac. Luigi Orione della Divina Provvidenza P. S. Ho scritto come il cuore gemeva e amava in Gesù Cristo Signor nostro. Scr. 45,323 |
- Davanti a violenze e ingiustizie… come reagiamo? Riusciamo a “fare la verità nella carità” come direbbe S. Paolo (Ef.4, 14)? Risonanze personali…
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