CARI AMICI,  riprendiamo il nostro tentativo di capire qualcosa di bello di S. PAOLO,  definito dagli studiosi: IL “PRIMO DOPO… L’UNICO”          E’ il modo migliore per prepararci alla sua festa il 25 Gennaio 

“L’AMORE DI CRISTO CI SPINGE”  (2Cor 5,14)                                                  IN  CAMMINO  CON  S. PAOLO  E  DON ORIONE

     6. AVVINTO DALLO SPIRITO, VADO A  GERUSALEMME    (At.19,21-20,1ss)

  • DOVE TROVAVI LA FORZA PER ANDARE AVANTI? Il primo giorno della settimana ci eravamo riuniti a spezzare il  pane e Paolo conversava con loro; e poiché doveva partire il giorno  dopo, prolungò la conversazione fino a mezzanotte. Un ragazzo chiamato Eutico, che stava seduto sulla finestra, fu preso da un sonno profondo e, sopraffatto dal sonno, cadde dal terzo piano e venne raccolto  morto. Paolo allora scese giù, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: “Non vi turbate; è ancora in vita!”. Poi risalì, SPEZZÒ IL PANE E NE  MANGIÒ e dopo aver parlato ancora molto fino all’alba, partì. Intanto avevano ricondotto il ragazzo vivo, e si sentirono molto consolati.
  • POTEVI DIRE DI AVER FATTO TUTTO PER I FRATELLI? Da Milèto mandò a chiamare  ad Efeso gli anziani della  Chiesa. Disse loro: “Voi sapete come mi sono  comportato con voi: ho servito il Signore tra le  lacrime e le prove… non mi sono mai sottratto a ciò che poteva essere utile,  al fine di predicare a voi e di istruirvi in pubblico e nelle vostre case, scongiurando Giudei e Greci di convertirsi a Dio e di credere nel Signore nostro Gesù. 
  • QUALE ERA IL TUO DESIDERIO PIÙ PROFONDO? Avvinto dallo Spirito, io vado a  Gerusalemme … So che mi attendono catene e  tribolazioni. Non ritengo la mia vita meritevole di nulla,  purché CONDUCA A TERMINE LA MIA CORSA E IL SERVIZIO che mi fu affidato  dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia  di
  • ERI CONSAPEVOLE DI QUANTO STAVA PER CAPITARTI? Ora so che NON VEDRETE PIÙ IL MIO VOLTO…Vegliate su voi stessi e su tutto il  Vigilate, ricordando che per 3 anni, notte e giorno, non ho cessato di esortare fra le lacrime ciascuno di voi. ED ORA VI AFFIDO AL SIGNORE … lavorando così si devono soccorrere i deboli, ricordandoci delle parole del  Signore Gesù, che disse: VI È PIÙ GIOIA NEL DARE CHE NEL RICEVERE!”.
  • SENTIVI CHE LA GENTE TI VOLEVA BENE? Detto questo, si inginocchiò con tutti loro e pregò. TUTTI  SCOPPIARONO in un gran pianto e gettandosi al collo di Paolo LO  BACIAVANO, addolorati perché aveva detto che non avrebbero più rivisto il suo volto. E lo accompagnarono fino alla  ..
  • HAI PREGATO ANCHE SU UNA … SPIAGGIA: DOVE?  Salpammo e per la via  diretta giungemmo a COS, il giorno seguente a RODI e di qui a  PÀTARA.  Trovata qui una nave che faceva la traversata per la  Fenicia, vi salimmo e prendemmo il largo. Giunti in vista di CIPRO, ce la  lasciammo a sinistra e, continuando a navigare verso la SIRIA, giungemmo a TIRO. Avendo ritrovati i discepoli, rimanemmo colà una settimana. Ma quando furon passati quei  giorni, uscimmo e ci mettemmo in viaggio, accompagnati da tutti loro  con le mogli e i figli sin fuori della città. INGINOCCHIATI SULLA SPIAGGIA  PREGAMMO, poi ci salutammo… noi salimmo sulla nave ed essi  tornarono alle loro case.(At. 21,1ss)
  • E COSA E’ SUCCESSO IN CASA DI FILIPPO? Ripartiti il giorno seguente, giungemmo a CESARÈA; ed entrati  nella casa dell’evangelista Filippo sostammo  presso di lui. Giunse dalla  Giudea un profeta Agabo. Egli disse: “Questo dice lo  Spirito Santo: l’uomo a cui appartiene questa cintura sarà legato così  dai Giudei a Gerusalemme e verrà consegnato nelle mani dei  pagani”. All’udir queste cose, pregammo  Paolo di non andare più a Gerusalemme.  Ma Paolo rispose: “Perché  fate così, continuando a piangere e a spezzarmi il cuore? Io sono  pronto non soltanto a esser legato, ma a morire a Gerusalemme per il  nome del Signore Gesù”. E poiché non si lasciava persuadere,  smettemmo di insistere dicendo: SIA FATTA LA VOLONTÀ DEL SIGNORE!”.
  • PAOLO               LA FORZA DELLA MESSA              DON ORIONE

Paolo allora scese giù, si gettò su di lui, lo abbracciò e disse: “Non vi turbate; è ancora in vita!”.  Poi risalì, SPEZZÒ IL PANE E NE  MANGIÒ e dopo aver parlato ancora molto fino all’alba partì. Intanto avevano ricondotto il ragazzo vivo, e si sentirono molto consolati (At.20) Tante soluzioni vengono dall’altare, tante decisioni dall’altare. Quante volte non sapevo come fare,..durante la santa Messa, ecco che, in un momento, quando si è lì a tu a tu con nostro Signore, tutto si chiarisce, tutte le difficoltà, che parevano così ardue e impossibili a superarsi, diventano la cosa più semplice:  noi siamo tenebra, ma Gesù è la luce e la soluzione di tutto. CHE GRAN COSA È MAI LA SANTA MESSA!  (V044P245)

…E NOI DOVE TROVIAMO LA NOSTRA FORZA? COME VIVIAMO LA S. MESSA?    RISONANZE SPIRITUALI: __________________________________________donalesiani@gmail.com

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