• CARI AMICI , ho visto che avete apprezzato  la prima parte del racconto autobiografico di  Giovanni… Continuiamo ad ascoltarlo…  E’ UN PO’ LUNGO MA… Merita davvero ! 
  • …ERA LA PRIMA VOLTA (davanti alla risurrezione della fanciulla morta …)  che costatavo  così da vicino la bontà del Signore. Mi fece tanta impressione. Anche perché,  a quel tempo ero tutt’altro che mite e umile di cuore .Quanta pazienza di Gesù nel correggere la impulsività mia e di mio fratello. Ci aveva appioppato anche un nomignolo: ci chiamava  BOANERGHES, cioè FIGLI DEL…TUONO. Eravamo per le soluzioni radicali . Un giorno, passando per un villaggio della Samaria, avevamo invocato il fuoco sugli abitanti che non ci avevano accolti:  “SIGNORE, VUOI CHE  DICIAMO CHE  SCENDA UN FUOCO DAL CIELO E LI CONSUMI ?”. Gesù ci diede una bella lavata di capo : Ma Gesù si  voltò e li rimproverò.
  • UN’ALTRA VOLTA, ( mi vergogno perfino a ricordarlo!) mentre salivamo a Gerusalemme e Gesù ci stava parlando del suo destino di umiliazione e di morte, io e mio fratello sfacciatamente ci siamo fatti  avanti e gli abbiamo chiesto:CONCEDICI  DI SEDERE NELLA TUA GLORIA uno alla tua destra e uno alla tua sinistra” Questo scatenò ovviamente la gelosia degli altri: All’udire questo, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e  Giovanni.
  • ERAVAMO TUTTI TANTO MESCHINI. Verso la fine della vita di Gesù… Stavamo andando a Gerusalemme.  Ci eravamo fermati a mangiare un boccone seduti sul ciglio della strada, quando Gesù venne fuori un’altra volta con un discorso strano sulla sua prossima fine dolorosa. La cosa  non ci era piaciuta affatto. Gesù se ne accorse e una  mattina…
  • PRESE CON SÉ PIETRO, GIACOMO E GIOVANNI E  LI PORTÒ SOPRA UN MONTE ALTO, IN UN LUOGO APPARTATO, LORO SOLI. Giunti sulla cima,  mentre stavamo ammirando lo stupendo panorama, mi accorsi che  poco a poco… LE SUE VESTI DIVENNERO SPLENDENTI,  BIANCHISSIME “NESSUN LAVANDAIO SULLA TERRA POTREBBE RENDERLE COSÌ  BIANCHE” Rimanemmo estasiati  a guardare Gesù.  Ma Lui ci scosse e via, di nuovo giù a valle … Giungemmo a Gerusalemme per la FESTA DI PASQUA e Gesù volle usare ancora una delicatezza con me: mi mandò insieme a Pietro a fare i preparativi per la festa .
  • ANDATE  A PREPARARE PER NOI LA PASQUA, PERCHÉ POSSIAMO MANGIARE”. Un signore ci mise a disposizione una bella sala. Naturalmente mi riservai il posto accanto a Lui, anche quella sera. Soprattutto quella sera. Perché sentivo nell’aria un’atmosfera solenne e densa di mistero. Quando fummo a mensa…
  • GESÙ SI ALZÒ DA TAVOLA, depose le vesti e, preso un asciugatoio,  se lo cinse attorno alla vita.  poi versò dell’acqua nel catino e  cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio  di cui si era cinto. Che sensazione, mio Dio, vederlo in ginocchio davanti a me. A lavarmi i piedi sporchi di terra e ad asciugarli amorevolmente.
  • Alla fine si mise a tavola anche Lui e ci raccomandò di volerci bene tra noi : Vi ho dato infatti l’esempio, perché come ho  fatto io, facciate anche voi. Subito però si fece triste e ci confidò il segreto che si portava in cuore da  tempo Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò:   IN VERITÀ, IN VERITÀ VI DICO: UNO DI VOI MI TRADIRÀ”.
  • Rimanemmo senza fiato. Pietro mi fece cenno di chiedergli chi fosse colui che lo avrebbe tradito. Mi feci coraggio : “CHI È SIGNORE?” Gesù stava per rispondermi, quando notai Giuda alzarsi, furtivo, da tavola e uscire di scatto. ED ERA NOTTE . Davvero la notte era scesa nel suo cuore.  E un velo di profonda tristezza ci avvolse tutti,  quella sera . E il cibo non andava più giù. Gesù fece di tutto per confortarci:
  • NON SIA TURBATO IL VOSTRO CUORE…VI LASCIO LA PACE, VI DO LA MIA PACECi rivelò la sua intimità col Padre,  come non aveva mai fatto prima: VI HO CHIAMATO AMICI PERCHÉ  TUTTO CIÒ  CHE HO UDITO DAL PADRE L’HO FATTO CONOSCERE A VOI. Ci disse che si sarebbe allontanato da noi,  ma solo per un poco.
  • Non ci voleva lasciare orfani. E ci promise la luce e la forza del suo Santo Spirito. Poi, alzati gli occhi al cielo, (era bello vederlo in quella posizione che gli era abituale!…)  si mise a pregare il Padre anche per noi : NON CHIEDO CHE TU LI TOLGA DAL MONDO, MA CHE LI CUSTODISCA DAL  MALIGNO.
  • DOPO POCO CI RITROVAMMO NELL’ORTO DEL GETSEMANI Ricordo che stava  a pochi metri da me, in ginocchio per terra, immerso nella preghiera e prostrato dal dolore . Ad un certo punto si avvicinò a  noi, mezzo addormentati,  e ci confidò l’angoscia che lo divorava:
  • LA MIA ANIMA È TRISTE FINO ALLA MORTE. RESTATE QUI  E VEGLIATE”  All’improvviso le cose precipitarono: l’arresto di Gesù . L’abbandono e la fuga vergognosa di tutti noi, suoi discepoli ...Al mattino,  seppi che era stato condannato e che già si stavano facendo i preparativi per l’esecuzione… Mi unii, smarrito e confuso,  a un piccolo corteo di donne fedeli che  si dirigevano verso il Golgota. Ci stringemmo accanto a Maria, impietrita dal dolore. Lo sguardo fisso al Figlio spogliato, inchiodato, innalzato sulla Croce.
  • STAVANO PRESSO LA CROCE DI GESÙ SUA MADRE, LA SORELLA DI SUA MADRE, MARIA DI CLÈOFA E MARIA DI MÀGDALA. E Gesù morente  si mise a invocare il perdono del Padre sui suoi crocifissori: “PADRE,  PERDONALI, PERCHÉ NON SANNO QUELLO CHE FANNO”. Quale lezione per me che avevo invocato il fuoco dal cielo sugli abitanti di Samaria. Ad un tratto in un supremo sforzo Gesù si rivolse con parole soffocate a sua Madre: “DONNA, ECCO IL TUO FIGLIO!”.  E a me mormorò: ECCO TUA MADRE Tesoro più prezioso non poteva lasciarmi. Da quel momento davvero lei fu la MIA MAMMA e io, suo figlio e suo trepido custode: E DA QUEL MOMENTO IL DISCEPOLO LA PRESE NELLA SUA CASA.
  • Dopo quei tremendi giorni di Gerusalemme, alcuni di noi tornarono in Galilea. Come per ricominciare dal paese da cui eravamo partiti tre anni prima. Eravamo solo in 7 quel giorno. Facevamo fatica, senza di Lui, a stare tutti uniti. Pietro ci invitò ad andare a pescare… Ma quella notte non prendemmo nulla. Stavamo tornando a riva, stanchi e sconsolati, quando scorgemmo un signore sulla riva che ci chiese premurosamente:
  • “FIGLIOLI, NON  AVETE NULLA DA MANGIARE?”. Alla nostra risposta negativa, ci invitò a gettare le reti sulla parte destra della barca. Un comando ridicolo per noi esperti di pesca. Ma gli obbedimmo. Ed ecco insperatamente, la rete piena di pesci… Guardammo tutti verso quello strano signore che passeggiava sulla riva …
  • RICORDO CHE UN FREMITO mi percorse la vita. Sentii che era Lui! Lo gridai pieno di gioia ai miei compagni E’ IL SIGNORE!” Ancora una volta potevo costatare la sua premura nel venirci incontro nei momenti di difficoltà. E questa volta lo faceva con sfumature materne: ci aveva acceso il fuoco, di mattino presto,  per prepararci  la colazione, come fa  una mamma con i suoi figlioli.
  • APPENA SCESI A TERRA, VIDERO UN FUOCO DI BRACE CON DEL PESCE  SOPRA, E DEL PANE. DISSE LORO GESÙ: “PORTATE UN PÒ DEL PESCE CHE  AVETE PRESO OR ORA”. Dunque era vivo. Era davvero risorto.  Era con noi. Per sempre . Non dimenticherò mai quella “colazione” che ad un certo punto prese toni che mi fecero ricordare l’ultima Cena con lui: Gesù disse loro: VENITE A MANGIARE” ALLORA GESÙ SI AVVICINÒ, PRESE IL PANE E LO DIEDE A LORO, E COSÌ  PURE IL PESCE.
  • QUESTE SUE DELICATEZZE mi stavano cambiando dentro. Stavo capendo che alla fine solo l’amore conta e vince…Anche a Pietro altro non chiese se non una triplice testimonianza di sincero amore: SIMONE DI  GIOVANNI, MI VUOI BENE?” PASCI LE MIE PECORELLE”.
  • SONO PASSATI 60 ANNI DA QUEL GIORNO. E mi convinco sempre più che L’AMORE E’ IL CUORE DI TUTTO CIO’ CHE ABBIAMO VISSUTO e che ha cambiato il mondo.“NOI AMIAMO PERCHE’ EGLI CI HA AMATI PER PRIMO  Veramente mi ha cambiato il suo amore. IL SUO AMORE, CAMBIERA’ IL MONDO.    Giovanni, il discepolo che Gesù amava.
  • RISONANZE PERSONALI: Che cosa ha cambiato Giovanni?… Che cosa cambierà noi e il mondo? QUALE CONTRIBUTO  POSSIAMO  DARE NOI, nel nostro piccolo ?     —————————————————  ————————–donalesiani@gmail.com

One comment

  1. Don Orione diceva che la Carità cambierà il mondo. Solo in Cristo abbiamo la dimensione di questo, della Caritas /Amore, perché Dio è questo. Giovanni è il mio evangelista prediletto, il suo Vangelo mi ha conquistata proprio per l’amore che vi si respira, si tocca. La scoperta dell’amore è un percorso di vita che inizia col nostro amore umano e che man mano cresce fino a incontrare quello di Dio in Gesù. Avrei voluto lasciare tutto, partire e portare ai lontani questo Amore. Niente di più sbagliato, ognuno ha un compito, una missione da portare a termine. Come si può cambiare il mondo? Cambiando il nostro mondo, portando in questo quell’amore che il Signore è venuto a donarci. Il mondo cambia quando l’uomo/donna cambia, quando impregniamo di Dio i nostri giorni, la nostra casa, il nostro lavoro, le nostre relazioni. A cambiare il mondo ci pensa Dio, a noi da il compito di collaborare amando. I figli assomigliano ai genitori, i figli di Dio assomigliano al Figlio di Dio. Il mondo sarà salvato dall’amore, quello di Dio che è Carità. Instaurare omnia in Cristo.

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