QUEI BIMBI VENDUTI   PER DEBITI E FAME…     Lucia Capuzzi giovedì 13 ottobre 2022

I nostri reportage dal Paese tornato sotto il controllo   dei Taleban. Una bella lettera dà l’occasione per indicare tre organizzazioni efficacemente Attive

  • Gentile direttore, le scrivo a proposito di un reportage di Lucia Capuzzi dall’Afghanistan (« Per la mia bimba 600 dollari, ma non l’ho venduta») in cui si dà conto di una tremenda “necessità” in cui si trovano non poche persone di quel Paese costrette a vendere i propri figli PER NON FAR MORIRE DI FAME GLI ALTRI FIGLI. Come possiamo restare a guardare impotenti una tragedia così grande? Possibile non si possa fare qualcosa? Ci sono organizzazioni oneste che possono intervenire?

  • Mi creda, il pensiero di quei genitori e di quei bambini non mi lascia in pace. Se è possibile fare qualcosa, “Avvenire” ci segnali gli enti a cui rivolgersi. Grazie per quanto potrà fare. Giulia de Bellis

  • Gentile dottoressa de Bellis, innanzi tutto anche a nome del direttore, le dico grazie per l’attenzione che ci riserva e per averci scritto. Ma soprattutto la ringrazio per la sensibilità con cui ha accolto le mie parole. Persone come lei, danno senso al mio – e al nostro – raccontare. “Si può fare qualcosa?”, si domanda. Ed è bello. Anche nei tempi bui dell’Emirato, sono tante le associazioni impegnate a portare almeno un po’ di sollievo a una popolazione ferita da decenni di guerra e dall’indifferenza globale. Nel mio recente viaggio, ne ho incontrate tre, di cui ho potuto constatare la professionalità e affidabilità. Una di esse è NOVE ONLUS che ha attivato proprio un programma per le mamme con situazioni particolarmente difficili, quelle costrette a vendere i propri figli per far sopravvivere gli altri. La storia dell’articolo l’ho incontrata grazie a NOVE (www.noveonlus.org).  UN’ALTRA È EMERGENCY, una luce nel Paese fin dai tempi del conflitto civile: è difficile trovare un afghano che non sia dovuto ricorrere alle cure gratuite e di qualità dell’Ong  fondata da Gino Strada. E, infine ho scoperto che il SERVIZIO GESUITA per i rifugiati è tornato nella nazione nonostante i taleban e fa uno splendido lavoro per l’istruzione degli ultimi fra gli ultimi: gli sfollati interni e le bambine(https://jrs.net/en/story/wemust-not-forget-the-people-ofafghanistan/). Ancora grazie.

  • RISONANZE: Pur consapevoli della nostra totale IMPOTENZA possiamo almeno pregare e  ringraziare il Signore e queste TRE ORGANIZZAZIONI AFFIDABILI... che cercano di aiutare in ogni modo. E  se di questi tempi DIFFICILI … abbiamo anche noi qualche problema… non lamentiamoci. Facciamo come in un ritiro spirituale ci consigliava FA-TI-CO-SA-MENTE   un ragazzo balbuziente con gravi problemi di salute:  TUTTO …CONSISTE …NEL  TOGLIERE …UNA “ S” ALLA PAROLA  SOFFRIRE  (S) – OFFRIRE!!!   Che ne dite,amici?——–——donalesiani@gmail.com – sito: www.donvincenzoalesiani.it

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