«RIPORTARE I GIOVANI A MESSA UNA FATICA PER ADULTI CREDIBILI»              

Laura Badaracchi domenica 9 ottobre 2022

  • LA FEDE «È SEMPRE QUALCOSA PER GLI ADULTI. Riportare i giovani a Messa implica la fatica di aiutarli a diventare adulti, nel tempo in cui i loro genitori e adulti di riferimento vogliono essere e fare i giovani per sempre»

  • D.  MATTEO mette il dito nella piaga dell’emorragia a cui assistiamo nelle parrocchie: assemblee sempre più sguarnite delle giovani generazioni. La responsabilità è di chi anagraficamente risulta un adulto e non lo è realmenteImmaturità umana che si riverbera in  testimonianza cristiana all’acqua di rose. Fa interrogare il suo ultimo saggio, “RIPORTARE I GIOVANI A MESSALa trasmissione della fede in una società senza adulti. Una sonora sveglia per genitori, educatori e insegnanti, che si relazionano quotidianamente con i ragazzi senza dare un esempio di solida maturità. «Gli adulti di oggi  ritengono che i giovani non abbiano bisogno di un’iniziazione a una religione, perché hanno… la giovinezza»

  • AFFONDA DON MATTEO,«È necessario riprendere la discussione ecclesiale sul tema delle nuove generazioni e DELL’ATEISMO GIOVANILE  « La discussione sinodale ha finito per mettere fuori gioco il tema della POSSIBILE FEDE dei numerosissimi giovani che con la comunità ecclesiale non hanno alcun rapporto…

  • PAPA FRANCESCO DIREBBE: ci si è dimenticato che SONO 99 LE PECORELLE  FUORI DAL NOSTRO OVILE». Questo corto circuito mostra LA CRISI DI «ADULTITÀ.  Una società senza adulti, come la nostra, è una società che non educa più e che non avvia più ad alcuna pratica di devozione.

  • LA SOCIETÀ DELL’ETERNA GIOVINEZZA si trasforma paradossalmente in una società che abbandona i giovani a un destino di povertà, umana e spirituale». Riflessioni che pesano come macigni e invitano a un urgente cambio di rotta.

  • «LA FATICA DI CREDERE DELLE NUOVE GENERAZIONI si intreccia con questa loro fatica di crescere, la quale rinvia a quella conversione giovanilistica delle generazioni adulte che sta provocando un radicale svuotamento della vita parrocchiale che la recente pandemia ha messo in maggiore evidenza».

  •  È DA QUI CHE SI DEVE RIPARTIRE » «Per affrontare lo svuotamento della vita parrocchiale, non sarà  sufficiente aprire le porte al sacerdozio uxorato, al diaconato femminile.. Nell’esortazione CHRISTUS VIVIT”  Papa Francesco ha dato ai credenti indicazioni «per andare incontro ai giovani, collaborando alla loro crescita umana e cristiana. I cristiani, sono chiamati  a farsi carico di questa  ferita che tocca la vita dei nostri “cuccioli”, che FATICANO a crescere e a credere». 

  • DI QUI  GLI INVITI:  «ascoltare, annunciare, introdurre alla preghiera (tante nostre realtà, parrocchie,  movimenti,  non sono ancora luoghi ove, oltre a pregare, SI INSEGNI A PREGARE)

  • AFFRONTA NODI CRUCIALI anche il saggioMETAMORFOSI DEL CREDERE di PAOLA  Bignardi. «I posti lasciati vuoti dai giovani nelle chiese sono sempre più numerosi. E suscitano preoccupazioni in quanti hanno a cuore il futuro dei nostri figli e del cristianesimo» «Ottima alternativa alle lamentazioni nei confronti dei giovani: una buona traccia per un esame di coscienza ecclesiale 

  • LA CRISI  puo diventare OPPORTUNITA’: UNA SFIDA A RINNOVARSI. «Nella sensibilità giovanile preme l’urgenza di immettere nella vita delle comunità cristiane una spinta verso il loro rinnovamento evangelico».

  • RISONANZE: testo impegnativo ma utile per diventare ADULTI NELLA FEDE e rinnovarci nelle iniziative pastorali. QUALI IN PARTICOLARE? Che ne dite, amici? —————————-donalesiani@gmail.com                     SITO: www.donvincenzoalesiani.it

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