L’84% DEGLI STUDENTI  SCEGLIE L’ORA DI RELIGIONE.

  • CARI STUDENTI E CARI GENITORI, nei prossimi giorni, procedendo all’iscrizione al primo anno dei diversi ordini e gradi di scuola, sarete chiamati a scegliere se avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica (IRC).

  • SI TRATTA DI DI UNA SCELTA IMPORTANTE, che vi permette di partecipare alla costruzione del percorso educativo offerto dalla scuola. È uno spazio di responsabilità quello che avete davanti, un modo per sentire ancora più vostro il cammino di crescita umana e culturale che state compiendo.

  • QUESTO E’ VERO  in particolare per i giovanissimi che iniziano la scuola secondaria, ma vale anche per gli altri studenti e per i genitori, tutti protagonisti nel dare forma a quella “alleanza educativa” che è l’IRC in Italia. Alla presenza e alla qualificazione di tale insegnamento, infatti, partecipano lo Stato, la Chiesa, le singole scuole, con gli insegnanti e i dirigenti, le famiglie e gli alunni stessi, mediante scelte consapevoli da cui emerge il loro essere “cittadini” nella e della scuola.

  • PER QUESTA RAGIONE l’IRC costituisce un’esperienza di grande rilievo nel panorama formativo, in quanto espressione di un patto condiviso” fra enti e persone diverse, un patto stretto per il bene dei ragazzi e, di conseguenza, della società intera. Un patto che non li vede solo destinatari ma coinvolti in prima persona.

  • SCEGLIERE E’ UN VERBO che esprime maturità e interesse. È un verbo essenziale per progredire nel cammino della vita. Lo ha ricordato papa Francesco parlando agli studenti di una scuola, durante il suo viaggio apostolico nel Bahrein: “Non esiste una vita senza sfide da affrontare. E sempre, di fronte a una sfida, come davanti a un bivio, bisogna scegliere, mettersi in gioco, rischiare, decidere. Ma questo richiede una buona strategia: non si può improvvisare, vivendo solo di istinto o solo all’istante!”.

  • PER IMPARARE A SCEGLIERE occorre “affinare lo sguardo interiore, cogliere l’essenziale” e “lavorare sul cuore”, così da non restare indifferenti o mostrarsi insofferenti agli altri, ma reagendo “con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole”.

  • AVVALERSI DELL’INSEGNAMENTO della religione cattolica a scuola, aiuta a camminare nelle direzioni indicate da Papa Francesco, anche grazie alla presenza di autentici educatori che sono gli insegnanti di IRC, a cui vogliamo esprimere sincera gratitudine.

  • CON QUESTI PENSIERI vi rinnoviamo l’invito ad avvalervi dell’Insegnamento della religione cattolica, per una scuola che guarda alla crescita integrale della persona e per una cultura generatrice di dialogo e di pace.
    (CEI: Conferenza episcopale italiana)

  • RISONANZE: Che ne dite, ragazzi? E voi… genitori?

DV 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it ————————————————————————————————————————————————————

One comment

  1. RINO FISICHELLA

    Non esiste di fatto, una CULTURA SENZA RELIGIONE,
    come se questo le fosse un corpo estraneo innestato in un imprecisato momento del suo sviluppo storico.
    La RELIGIONE, al contrario, favorisce il NASCERE, il CRESCERE
    e lo SVILUPPO DELLA CULTURA
    e in essa immette i germi fondamentali che le permettono di comprendere e descrivere l’uomo con la sua storia.
    Imporre una DIVISIONE TRA RELIGIONE E CULTURA è un processo IDEOLOGICO STERILE che non porta lontano
    e concretamente conduce alla stessa cultura dell’asfissia.
    L’INCONTRO tra RELIGIONE e CULTURA , dunque,
    è una realtà che appartiene ALLA NATURA STESSA DELLE COSE,
    perché partecipe dell’essere stesso dell’uomo nel suo auto-comprendersi e progettarsi.

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