«DIALOGO TRA LA FEDE E IL GENDER  VIA PER UMANIZZARE LA SESSUALITÀ»                                        Luciano Moia domenica 8 ottobre 2023

  • «COLORO CHE AFFERMANO che ogni tipo di pensiero gender si oppone alla tradizione cristiana ci ingannano». Parola di Philippe Bordeyne,preside del Pontificio Istituto “GIOVANNI PAOLO II”.  Tanti gli spunti emersi nel corso della due giorni dedicata al rapporto tra GENDER E FEDE.

  • FUMAGALLI, ha messo in luce gli sforzi della Chiesa per rispondere alla questione gender». «La sfida antropologica comporta un duplice problema: quello personale del rapporto tra spirito e corpo e quello relazionale tra uomo e donna».

  • COME USCIRNE? Il teologo Andrea Grillo ha presentato un percorso per una possibile apertura perché «siamo vittime della convinzione che la “fede” imponga certe soluzioni istituzionali e personali… Eppure non occorre “fare la rivoluzione” per tentare di conciliare LE TENSIONI DEL GENDER CON LA SOSTANZA DELLA FEDE.

  • TUTTI GLI ESSERI UMANI sono chiamati a condurre la loro esistenza personale e sociale senza smettere di cercare di scoprire la volontà di Dio. La creazione non è semplicemente un atto iniziale di Dio, ma come spiega Tommaso, è una relazione permanente tra le creature e il Creatore. Vivere le differenze sessuali nella gioia, nel rispetto reciproco è un processo che attraversa il tempo e la cultura, con differenze tra le culture nel corso della storia.

  • IL COINVOLGIMENTO CRISTIANO nelle questioni del genere, «richiede una continua interpretazione delle SCRITTURE e dell’insegnamento della CHIESA». Il messaggio biblico è che DIO APRE SEMPRE UNA NUOVA VITA per il suo popolo. Per guidare la Chiesa sinodale in un cammino di discernimento, PAPA FRANCESCO chiede costantemente “una cultura dell’incontro in una pluriforme armonia” (EG 220).La cultura dell’incontro inizia dall’ascolto e dal dialogo reciproco: ASCOLTARE per comprendere il cammino CHE HA CONDOTTO le persone LGBT a scegliere il loro modo di vita attuale».

  • SI TRATTA SPESSO DI UN PERCORSO in cui vi è sofferenza per lo stigma che in molti contesti segna ancora la vita delle persone lgbt. Guardare in faccia la realtà, cercare la verità, significa anche accogliere la complessità del tema, rifiutare le semplificazioni.

  • DI GRANDE INTERESSE IL CONTRIBUTO della teologa Lucia Vantini sull’importanza delle parole per spiegare in modo corretto il genere e le sue implicazioni. «Le parole legate alla differenza sessuale generano un campo simbolico conflittuale per cui occorre sempre negoziarne il senso con attenzione». SPIAZZANTE LA SUA RIFLESSIONE sulle incomprensioni legate alla parola  queer, aggettivo inizialmente usato per dire “BIZZARRO” O “STRANO” . Oggi queer se tradotto dalla lingua inglese «perde l’effetto sconcertante voluto da chi ha iniziato a usarlo».

  • E IN TEOLOGIA? «Il termine può richiamare anche la tensione interna della dimensione cristologica o evocare creatività dello Spirito»

  • RISONANZE: tema delicato e difficile da trattare… sempre difficile nella vita e nei rapporti il binomio VERITÀ E CARITÀCI SI RICHIEDE VERAMENTE LA CREATIVITÀ DELLO SPIRITO… che ne dite, amici? dv 3338890862  SITO: www.donvincenzoalesiani.it ……………………………………………………………………………………………..

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