ISRAELE HAMAS  SGOMENTI PER QUELLA FURIA PRIMITIVA   SUI CORPI DI DONNA 

 Marina Corradi

  •  NELLE IMMAGINI DALLA TRAGEDIA DI ISRAELE c’è, fra le prime, una ragazza bionda con i capelli lunghi fin sulla schiena, come li portano le adolescenti. Nel furore dell’attacco repentino di Hamas agli insediamenti israeliani,  c’è anche QUESTA RAGAZZINA PORTATA VIA CURVA, le mani dietro la schiena legate, come si lega un capretto
  •  IN UN’ALTRA FOTO DI QUESTO ATROCE 8 OTTOBRE si vedono, su un furgone degli uomini di Hamas, le gambe nude di una giovane donna e le mani dei soldati che le tengono ferme, sotto il controllo di un mitra puntato. Perché spogliarla, se non per umiliarla, per significare non sei un soldato, sei una donna, mostraci le gambe.
  •  CHISSÀ DOVE È ORA QUELLA PRIGIONIERA, se è viva. E la bella ragazza bruna rapita da un rave party caricata su una moto e portata via come un bottino prezioso? Lei ha occhi enormi di paura, grida, piange. Intollerabili questi video, perché in ognuna di queste giovani donne rapite sembra di rivedere UNA DELLE NOSTRE FIGLIE.
  • HANNO UCCISO, QUELLI DI HAMAS, e hanno portato via uomini, bambini e vecchi attaccati alla badante filippina annullando ogni codice di pietà o di onore militare. L’ESPLOSIONE DI UNA FURIA PRIMITIVA che fonda le sue  radici in odio ereditato, in annose sopraffazioni inferte e subite fra i due nemici. Ma quella voluttà di catturare il corpo delle donne, di portarselo via, esultando, atterrisce: perché ritrovi, sul tuo pc di ultima generazione, la primitività più bestiale degli uomini.
  • COME SE APPENA UN FIATO DI TEMPO, un nulla, fosse passato dai sacchi di ROMA, dalle invasioni barbariche che piombavano sulle città e le mettevano a ferro e fuoco. Ci raccontano che la guerra, già domani, sarà tutt’altra: Guerre chimiche o biologiche preparate nei Vedremo guerre di droni pilotati a fotografare, individuare, annientare quel punto preciso del campo di battaglia Insomma ci annunciano una guerra prossima crudelissima ma tanto tecnologica che non ci sporcherà le mani di sangue, non si marcirà nelle trincee. Ma non è vero. Già l’Ucraina ci ha mostrato le fosse comuni e le violenze alle donne, contro una in tanti ben noti… scantinati.

  • PERCHÉ TRA TANTI MISSILI senza alcuna possibilità di errore, manca ancora un’arma: la bestialità umana. Quella ferocia che, in guerra, con voluttà trascinano per i capelli una ragazza, verso una sorte che non conosciamo ma temiamo di sapere. E quell’altra, mezza nuda su un camion fra voci urlanti e mani eccitate a tenerla ferma?

  • PREDE, COME LA FANCIULLA portata via in moto, così bella, forse omaggio per un capo. Come ai tempi di Neandhertal. Come a…Berlino nel ’45, quando i vincitori sovietici violentarono donne e ragazzine. Tutte le armi del 21esimo secolo, i droni a spiarci, i satelliti a controllare ogni angolo e l’idea di una guerra tecnologica spietata in cui basti premere dei bottoni , nella furia di Hamas sui villaggi israeliani viene smentita. Quelle mani legate, quelle gambe nude di ventenni portate via, prede.

  • SALE IL MITO della intelligenza artificiale guardiamo quelle barbarie nel Negev: turpe marchio di una bestialità naturale che gli uomini hanno dentro. Se educati, istruiti, spesso se ne scordano. Ma in alcuni torna fuori, e si accanisce sulle donne come volendo dire: siamo i padroni ancora. Padroni dei loro corpi, del loro grembo che per millenni è stato un campo di terra. In cui piantare con prepotenza il proprio seme, la stirpe del vincitore.

  • RISONANZE: si potrebbero dire tante cose… ma davanti a tante brutture per me c’è solo un MESTO SILENZIO e una supplica a MARIA, mamma nostra e regina di pace. E VOI... che ne dite, amici? dv 3338890862 SITO: www.donvincenzoalesiani.it …………………………………………….

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