NOVENA DI NATALE 2020: VENITE, ADORIAMO… O CIELI, PIOVETE DALL’ALTO;   O NUBI, MANDATECI IL SANTO.  O TERRA,                           APRITI O TERRA E GERMINA IL SALVATOR.  

  • Siamo il deserto, siamo l’arsura: Maranathà 
  •  Siamo il vento,  nessuno ci ode . Maranathà
  •  Siamo le tenebre  nessuno ci guida:
  •  Siam le catene, nessuno ci scioglie. 
  • Siamo il freddo, nessuno ci copre:Maranathà
  • Siamo le lacrime, nessuno ci asciuga Maranathà 
  • “IL TUO VOLTO, IO CERCO” – BENEDETTO XVI   La mia ricerca del  “Volto del Signore     Questo libro non è assolutamente un atto magisteriale, ma è unicamente espressione della mia ricerca personale del “volto del Signore” (Sal 27, 8). Al libro su Gesù sono giunto dopo un lungo cammino interiore… 
  • IO HO FIDUCIA NEI VANGELI         Per la mia presentazione di Gesù questo significa anzitutto che io ho fiducia nei Vangeli. Ho voluto fare il tentativo di presentare il Gesù dei Vangeli come il vero Gesù, come il “Gesù storico” nel vero senso della espressione.Io ritengo che proprio questo Gesù – quello dei Vangeli – sia una figura storicamente sensata e convincenteSolo se era successo qualcosa di straordinario, se la figura e le parole di Gesù superavano radicalmente tutte le speranze e le aspettative dell’epoca, si spiegano la sua crocifissione e la sua efficacia.
  • LO SCOPO PRINCIPALE DELL’OPERA?  Favorire nel lettore la crescita di  UN VIVO RAPPORTO   CON GESÙ CRISTO.
  • 16 DICEMBRE – PRIMO GIORNO                        IN ASCOLTO DEL  VANGELO  DI LUCA  2,1  ss  IN QUEI GIORNI UN DECRETO DI CESARE AUGUSTO ORDINÒ che si  facesse il censimento di tutta la terra.  Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di  Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata  Betlemme,  per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era  incinta.  Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei  i giorni del parto.  Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse  in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per  loro nell’albergo.
  • SULLO SFONDO LA STORIA UNIVERSALE  Mentre il dato temporale concernente il Battista resta all’interno della storia ebraica, “al tempo di Erode, re della Giudea”(1,5),  il racconto dell’infanzia di Gesù comincia con le parole: ”In quei giorni UN DECRETO DI CESARE AUGUSTO” (2,1) Sullo sfondo appare la grande storia universale, rappresentata dall’impero romano.
  • IN CONTEMPLAZIONE CON DON ORIONE     Anch’io sento un grande desiderio di amare il Signore, e di consumare la mia vita davanti a Lui. Io vi dichiaro che non so nulla,  non vado cercando null’altro che Lui! Lui! Lui!     

  • PREGHIAMO E CANTIAMO INSIEME…    PADRE NOSTRO… AVE MARIA…GLORIA …

  • TU SCENDI DALLE STELLE, o Re del cielo, e vieni in una grotta al freddo e al gelo. O Bambino mio divino, io ti vedo qui a Tremar. O Dio beato! Ah! Quanto ti costò l’avermi amato.  Ah! Quanto ti costò l’avermi amato. 
  •  NATALE: IL SUO PRIMO VAGITO  Marina Corradi  «La nostra prima preghiera è stato il vagito che ha accompagnato il primo respiro. In quel pianto di neonato si annunciava la continua fame e ricerca di felicità».  È una parola di PAPA FRANCESCO che fa riflettere. Il primo vagito come la prima preghiera di un uomo. In quell’istante in cui, strappato all’ombra calda del grembo materno, per la prima volta avverte sulla pelle il freddo; Scacciato dalla pace del grembo, gettato nel fiume della vita, il bambino lancia il primo vagito che è insieme respiro, paura, istinto vitale: e preghiera… Quella preghiera che «si annida dovunque c’è un uomo che ha fame,  piange, lotta, soffre e si domanda “perché”»mancano pochi giorni al NATALE. viene da immaginare, nella notte di Betlemme, in una stalla, al freddo  quella giovane donna che custodisce il suo indicibile mistero.  E adesso è giunta l’ora. ANCHE LUI lanciò sotto a un cielo di stelle quel primo vagito, uguale a quello di ogni bambino… Quella fu La Prima preghiera di GESÙ. Ai pastori, sembrò il pianto di un neonato. Ma era il farsi carne del Verbo: e tagliò per sempre il tempo e la storia. AVANTI CRISTO, DOPO CRISTO…:. PENSIAMOCI,  a quel pianto che inizia a creare una nuova umanità. È pura vita che si diffonde, acqua limpida da bere. PENSIAMO AL NOSTRO  PRIMO VAGITO, alla domanda che conteneva: fame, paura, bisogno di aiuto. Eravamo, in quel momento, totalmente sinceri,  mendicanti di tutto. forse dovremmo tornare a pregare così. Forse rinascere quando si è vecchi, come chiedeva Nicodemo, è affidarsi al padre con la fiducia inerme di un neonato.  Certo, non siamo più bambini. «Gesù, nella preghiera, non vuole spegnere l’umano. Non vuole che smorziamo le domande … Vuole che ogni sofferenza, si slanci verso il cielo. E diventi dialogo». Fare di ogni giorno, una domanda. BUTTARLA A DIO: come una supplica, una provocazione. AVERE FEDE, è un’abitudine al grido». Ce lo dice la voce di ogni figlio che nasce. Ce lo dice la memoria di quel vagito simile a quello di tutti gli altri bambini: LA PRIMA PREGHIERA  DI UN DIO CHE SI FA CARNE,    ED ENTRA NELLA STORIA. 

BUONA NOVENA DI NATALE!  –  donalesiani@gmail.com

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